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May 2025

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immagine di copertina Donne non vi fermate lottate, il silenzio è complicità

Donne non vi fermate lottate, il silenzio è complicità

Visioni
di Gigi Mangia

Se i corpi delle giovani donne sono percepiti e trattati come rifiuti, non è solo violenza ma odio e profondo disprezzo verso di loro.
Il professore, Massimo Ammanniti, psichiatra infantile e scrittore di successo, ha studiato in profondità la fragilità dell’età degli adolescenti nella società in crisi emotiva ed esistenziale; ha approfondito i ruoli educativi, la scuola e la famiglia nel tempo dei social. Ha scritto pagine molto interessanti sull’integrazione dei disabili e dei ragazzi stranieri nella scuola: come accoglierli, come sostenere il processo dell’integrazione, come insegnare a usare la lingua italiana diversa rispetto alla lingua dei ragazzi stranieri provenienti da mondi lontani.
Per un bambino, fare un percorso di crescita cognitiva e affettiva, i un contesto nuovo e lontano dalle proprie origini culturali, è difficile ed è anche impegnativo, per raggiungere buoni risultati serve un grande impegno. Massimo Ammaniti ha studiato in profondità la crisi e la fragilità della famiglia dei nati digitali. Con i suoi studi ha dato una nuova definizione di famiglia: Adultescente, esaminando i tempi emotivi nei passaggi della crescita dentro i rapporti e nella conflittualità dei desideri verso la rottura e la distanza dei bisogni fra genitori e figli in particolare nei social.

Le sue ricerche, il suo studio aiutano a vedere nella famiglia la frontiera della crisi del welfare sociale e anche capire la crisi degli adolescenti esposti alla solitudine, all’angoscia, alla depressione.
I femminicidi di ragazze sono la misura drammatica della perdita dei valori della nostra società, dove il dolore e la sofferenza portano al buio morale, dove scompaiono i valori e in particolare si perde il rispetto dell’identità altrui.
Martina Carbonaro aveva appena 14 anni, 12 anni quando si è fidanzata con Alessio Tucci, il suo assassino. Martina aveva subito violenza, uno schiaffo dal suo fidanzato e per questo aveva deciso di lasciarlo. Martina è ancora bambina e non ha raggiunto l’equilibrio di gestire le sue emozioni e i suoi sentimenti. È nelle mani del suo fidanzato, il quale ha il pieno potere sul suo corpo e sui suoi sentimenti. In un casolare fatiscente e abbandonato, i due si appartavano e avevano rapporti sessuali.
Alessio l’ha uccisa colpendola a sassate perché Martina voleva liberarsi. Alessio dopo aver privato della vita il corpo di Martina, ha trattato il corpo come se fosse un rifiuto speciale infatti lo ha ricoperto di rifiuti e con un vecchio armadio, dimostrando un profondo disprezzo mosso dall’odio. I corpi delle giovani donne svuotati dalla loro vita, diventano rifiuti, vengono fatti a pezzi, messi in sacchi neri di spazzatura e poi abbandonati nelle campagne, buttati nei fiumi, lasciati nei cassonetti. Sono troppi i femminicidi di donne giovanissime per non capire che serve una vera evoluzione educativa dei sentimenti a partire dalla scuola e nella famiglia. Serve anche un profondo cambiamento del linguaggio, troppo offensivo verso le donne, in particolare il rap violento dei giovani. Non serve l’aumento delle pene, il populismo giustizialista, serve al contrario un grande piano di educazione profonda che coinvolga l’intera società tutte le agenzie educative e sociali.
DONNE NON VI FERMATE, LOTTATE, IL SILENZIO E’ COMPLICITA’ .

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immagine di copertina CTK INSTITUT istituto per le scienze umane

CTK INSTITUT istituto per le scienze umane

Visioni
di Gigi Mangia

L’inquietudine non spaventa il teatro.
Siamo coinvolti da una straordinaria crisi emotiva; disarmati subiamo la paura; cadiamo nel vuoto della vita e non siamo capaci di dare la mano al diverso, a guardare fuori, a capire il dolore, ad accogliere chi sfida la morte per trovare un futuro.
Alessandro Leogrande scriveva nella rivista “Lo straniero”, dove trovava parole chiare, coraggiose per raccontare la storia, la sfida dei corpi feriti dai violenti venti salati e dalla violenza delle onde del mare contro i migranti che non fanno sconti alla morte. Alessandro Leogrande esortava a non voltare le spalle al dolore per non vedere la loro morte, per non assistere al naufragio di barche inadeguate e sporche alla navigazione. La “Frontiera” non è un libro di semplici accuse: è molto di più. È un grido inquieto verso e contro la politica che ha dimenticato Dio e ha tradito Cristo facendo del Vangelo carta straccia. Leogrande aveva i valori della promessa cristiana, della solidarietà, della convivialità, delle differenze vissute e maturate nella sua prima esperienza di vita sociale nella associazione dei boyscout. Sono pagine straordinarie quelle scritte sulla storia di Taranto che approfondiscono il capitalismo selvaggio e uccide e distrugge, la sua città infatti perde la bellezza del mare e l’aria diventa malata.
Dedicare al nome dello scrittore Alessandro Leogrande da parte di Koreja non è semplicemente voler rispettare la memoria di un grande amico ed esperto collaboratore, ma è invece prendere l’impegno di continuare nel teatro a far tesoro del suo pensiero e del suo insegnamento. L’istituto delle scuenze umane vuole essere un passaggio, un incontro di culture, di esperienze artistiche, di progetti per declinare una visione delle culture mediterranee che tengano e diano vita ai grandi valori che hanno promosso e guidato l’uomo nelle grandi conquiste sociali. Il teatro è ancora lo specchio vuoto dove la società si rappresenta, si fa immagine, si conosce e quindi trova la strada per guarire con la forza della creatività dell’arte.

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immagine di copertina Con i dazi, il presidente Donald Trump, fa la guerra alla libertà dell’arte

Con i dazi, il presidente Donald Trump, fa la guerra alla libertà dell’arte

Visioni
di Gigi Mangia

Al Festiival di Cannes, Robert Deniro ricevendo la Palma d’oro alla carriera, ha fatto un discorso importante e impegnativo in difesa del Cinema e in particolare della libertà dell’arte. Per il presidente Trump, combattere e osteggiare l’arte con i dazi in particolare i film prodotti fuori dagli Stati Uniti è una strategia che fa parte di quel modello di valorizzare l’economia dell’america, infatti secondo Trump con i dazi si realizzeranno gli anni d’oro degli Stati Uniti primi al mondo. La politica al contrario, la politica dei dazi, si sta verificando una vera follia , una grande presentazione del manifesto populista, in cui gli obiettivi dichiarati sono:

  1. Il potere di fare affari eliminando il conflitto di interesse;
  2. Il potere di controllare la ricerca scientifica dell’istruzione tagliando i finanziamenti;
  3. Il controllo della stampa imponendo un codice linguistico dichiarando illegali le parole contrarie alla politica Trumpiana;
  4. Tagliare le unghie alla libertà di stampa, rendendo la voce del nuovo populismo al potere.
    Robert De Niro è stato molto chiaro e puntuale con il suo discorso nel mettere in evidenza il pericolo del ritorno del fascismo e del nazismo, non solo per il ritorno dei nazionalismi in politica con il successo delle destre, ma più ancora per il pericolo della nostalgia del passato. Il potere assoluto e le mani del dittatore cancella i corpi intermedi, la libertà di stampa e dichiara guerra alla libertà dell’arte. Donald Trump in una intervista dichiara di non essere obbligato al rispetto della costituzione, venendo meno al giuramento fatto sulla Bibbia. Robert De Niro lo ha capito e lo ha denunciato con forza e con grande lucidità. Per noi il discorso dell’attore Robert De Niro deve essere non solo un momento di riflessione e di condivisione ma un grande impegno per difendere in tutti i campi la libertà della creatività dell’arte.

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Il cantico delle creature

Visioni
di Gigi Mangia

Il cantico delle creature di San Francesco compie 800 anni e il suo messaggio è ancora vivo nei nostri giorni.
Il cantico di San Francesco compie 800 anni di vita ed è ancora una delle prime pagine fondative della letteratura popolare, all’origine della letteratura italiana. Il cantico del frate di Assisi è l’inizio di una visione del pensiero che vede nei corpi, nella relazione con la natura la bellezza della vita, il dono fatto da Dio all’essere umano.
Le parole chiave usate dal Santo sono: Fratello, Sorella e Madre Terra. Il frate di Assisi, disegna una geografia dei sentimenti interiori, in cui sentire, vedere, conoscere e scoprire, sono i momenti che regolano il rapporto Uomo-Natura, il paesaggio esteriore con i sentimenti più profondi del pensiero. Ma fratello, sorella e madre sono anche i verbi con cui il frate cerca di delineare una chiesa di solidarietà, lontana dalla guerra. San Francesco dovette scontrarsi con la chiesa di Roma, rischiò infatti di essere accusato di eresia ma ala fine il Papa Onorio III riconobbe il suo movimento. San Francesco era per il dialogo fra le religioni del mediterraneo e soprattutto si battè per la difesa dei poveri secondo l’insegnamento del Vangelo.
Il principio di Fraternità, come valore fondativo delle differenze, è il dialogo fra religioni monoteiste in lotta nella città di Gerusalemme, distrutta dalla guerra, oggi rendono quanto mai attuale il Cantico del Frate. La Chiesa con Papa Francesco è stata la voce morale più alta che si è battuta per fermare la guerra e avere la pace. Con la sua morte Papa Francesco lascia un mondo in guerra, la quale potrebbe cambiare definitivamente il rapporto mondiale tra i popoli. Il mondo è angosciato e la voce più alta è quella che chiede la Pace e il rispetto della natura ma i grandi della terra rispondono offrendo guerra e distruzione. Lunedì 5 Maggio il gabinetto di Governo del Presidente di Israele, Benjamin Netanyahu, ha approvato l’occupazione della striscia di Gaza, bombardando per espellere definitivamente i Palestinesi verso il sud, nel piccolo lembo di striscia verso Rafha mettendo in fuga più di 2 milioni di palestinesi, costringendoli a subire fame e morte.
Siamo in una crisi terribile, con 52 guerre e con il rischio di avere la guerra nucleare fra India e Pakistan. In un mondo di crisi i poveri non lottano pù per il lavoro, lottano invece per difendere la vita, per vincere la paura della morte.
La guerra distrugge, la terra non è più la madre che da frutti succosi e colorati del cantico di San Francesco ma un cielo aperto di morti innocenti.
Personalmente mi sento di condividere e sostenere l’appello degli intellettuali “Gli Ultimi Giorni di Gaza” per salvare i palestinesi dalla violenza della guerra e soprattutto difendere il diritto di avere la loro terra.

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