Calendario

April 2022


17 lug

Teatro Koreja

Come amore Canta

TTB - Accademia delle Forme Sceniche, Accademia Arte Diversità-Teatro La Ribalta Antonio Viganò e Teatro Koreja

Il suono della caduta


18 lug

TTB - Accademia delle Forme Sceniche, Accademia Arte Diversità-Teatro La Ribalta Antonio Viganò e Teatro Koreja

Il suono della caduta

Martina Natuzzi e Christian Greco

Dalla Luna alla Terra


19 lug

Teatro Koreja in collaborazione con Potenziali Evocati Multimediali

X di Xylella, Bibbia e alberi sacri

dj set a cura di Enrico Stefanelli

Frequenze naturali


20 lug

Emanuela Pisicchio ed Enrico Stefanelli

Ánemos Nóos

I nuovi scalzi/crest

La Ridiculosa commedia


21 lug

Roberto Latini

Paradiso Perduto

Gianluca De Rubertis (Il Genio)

Discorsi suonati su Paolo Conte


22 lug

Brigitte Cirla & Sébastien Béranger

Recettes Immorales

Brigitte Cirla & Sébastien Béranger

Recettes Immorales


23 lug

A. Renda/ Albe, Ravenna Teatro

NEPHESH

Carlotta Viscovo

Il corpo della Lotta

Gianni Blasi e Vincenzo Pentassuglia

Eco Liquido


24 lug

A. Renda/ Albe, Ravenna Teatro

NEPHESH

A. Renda/ Albe, Ravenna Teatro

NEPHESH

Atalaya de Musicas

Resistencia Arbórea


25 lug

A. Renda/ Albe, Ravenna Teatro

NEPHESH

A. Renda/ Albe, Ravenna Teatro

NEPHESH

Teatro Koreja

Modugno, prima di Volare

Atalaya de Musicas

Suite Flamenca

immagine di copertina La Russia fuori dalla biennale di Venezia

La Russia fuori dalla biennale di Venezia

Visioni
di Gigi Mangia

Con un comunicato stampa, la Biennale di Venezia ha comunicato che la Russia è fuori dalla Biennale d’Arte Contemporanea, che sarà inaugurata il 24 aprile, ma il padiglione russo sarà chiuso. La ragione dell’esclusione degli artisti russi è stata quella della guerra feroce e violenta di Vladimir Putin, il quale ha agito violando le norme del Diritto Internazionale che vietano l’invasione degli Stati con atti di guerra.

La guerra è contraria alla creatività. Uccide i bambini e stupra le donne, bombarda teatri e monumenti, scuole e biblioteche. L’arte, universale e bene dell’umanità non è indifferente alla guerra. I teatri, i musei, le biennali come i festival, non sono neutrali. L’arte non è neutrale. Già nel 1500 l’arte era l’arma critica contro la guerra, ma il suo ruolo politico divenne importante nella politica con l’Illuminismo francese. L’arte contemporanea si esprime spesso con istallazioni, che prevedono la partecipazione e il coinvolgimento della società.

L’arte contemporanea, infatti, è coinvolgimento e partecipazione e non è licitazione di opere in sale di esposizione. Le immagini dei palazzi sventrati dai missili, di donne e bambini in fuga sotto i colpi dell’artiglieria dei cecchini e di città rase al suolo, come le notizie di esecuzione sommarie e fosse comuni, provenienti dai territori conquistati dalle forze ucraine, intorno a Kiev, ci hanno sconvolti tutti per la crudeltà efferata. Vladimir Putin ha negato la sua responsabilità, ma è evidente invece, che davanti a questi crimini di guerra egli deve essere portato ad essere giudicato dalla Giustizia Internazionale. Vladimir Putin vuole distruggere l’intera Ucraina.

A Bucha, città a 60 km da Kiev, l’esercito russo ha compiuto un massacro di civili, ha usato forni crematori mobili per far scomparire i corpi dei morti al fine di cancellare le prove del massacro. Sono stati trovati 410 corpi in una fossa comune. Il massacro di Bucha riporta indietro la nostra memoria a quello avvenuto 25 anni fa Srebrenica dove le forze bosniache e quelle russe massacrarono migliaia di civili musulmani. 25 anni fa l’Europa fu debole e non volle vedere, ora invece l’Europa vuole reagire e non ripetere l’errore. Il disegno geopolitico di Vladimir Putin è fuori dal tempo, nella gloriosa follia della Russia di oggi, potenza coi piedi di argilla che vive e cerca un ritorno al vecchio nazionalismo del passato. La Russia di Putin non merita la Biennale d’Arte Contemporanea di Venezia. Merita invece il suo Presidente di essere portato davanti alla Corte Penale Internazionale per essere giudicato dei crimini di guerra contro l’umanità.

La Biennale di Venezia, con i suoi 127 anni di storia, ha avuto il coraggio di escludere gli artisti russi dalla Biennale d’Arte Contemporanea per portare all’attenzione delle diplomazie il tema della pace, del rispetto del Diritto Internazionale che vieta l’aggressione di espansione con la guerra.

L’arte e la scienza sono universali e sono soprattutto il bene dell’umanità.

prossimi Appuntamenti

17, 18 lug

TTB - Accademia delle Forme Sceniche, Accademia Arte Diversità-Teatro La Ribalta Antonio Viganò e Teatro Koreja

Il suono della caduta

17 lug

Teatro Koreja

Come amore Canta

18 lug

Martina Natuzzi e Christian Greco

Dalla Luna alla Terra