Calendario

Aprile 2020


10 ott

Teatro Koreja in collaborazione con Dipartimento Studi Umanistici Università del Salento

L’ottava vita


12 ott

Tourneè

Tourneè


16 ott

Gloria Dorliguzzo With Butchers

Butchers


17 ott

Tourneè

Tourneè

Paola Bedoni /Compagnia Xe

Figura Figura


18 ott

Annamaria De Filippi /Compagnia Elektra

Trans


19 ott

Tourneè

Moshtari Hilal

BRUTTEZZA


25 ott

Danio Manfredini/Sardegna teatro

CARI SPETTATORI

Produzioni

Per fare un teatro di mani, pensieri, piedi e parole, di cuori, di occhi e di sogni

Quel diavolo d’un Bertuccia (1999) e (2002)

Bertuccia è un burattino frutto di un “gioco” teatrale che si ispira alla letteratura popolare delle fiabe, alla commedia dell’arte e al teatro di figura classico. Una volta alla luce, acquisisce però un
suo carattere, una sua specifica tipologia di personaggio: quello dello scansafatiche, furbastro, sempre affamato, ma pur sempre capace di gesta “eroiche”. Le avventure del nostro burattino
hanno la stessa struttura delle favole antiche, pur “tradendola” spesso, allo scopo di adattare stili arcaici a messe in scena moderne. Ci sono le prove da superare, i buoni e i cattivi, e c’è la
Signora Morte, personaggio chiave, al di sopra delle parti, ironica e capace di organizzare le prove da superare con l’abilità di un giocatore di scacchi. Quindi Bertuccia, coinvolto pur controvoglia
all’interno di questo meccanismo, inizia il suo viaggio alla ricerca del figlio scomparso. Nella messa in scena sparisce il tradizionale teatrino per dare spazio a immagini video, diapositive, luci
in cui burattini e attori, con pari importanza, diventano un tutt’ uno narrante.


primo studio nel 1999 con il titolo Bertuccia all’inferno
con Fabrizio Pugliese, Fabrizio Saccomanno, Cristina Belgioioso, Francesca Manno regia Fabrizio Pugliese cura tecnica Marco Oliani
collaborazione alle scenografia Cecco Fattizzo e Sabrina Daniele
ripreso nel 2002 con il titolo Quel diavolo d’un Bertuccia
con Fabrizio Pugliese e Fabrizio Saccomanno testo, regia e messa in opera Fabrizio Pugliese luci ed elaborazioni sonore Marco Oliani