Calendario

Maggio 2025


04 dic

Teatro dei luoghi >Festival internazionale

Il paesaggio cambiato: dalla ferita alla rinascita

La Puglia tra memoria e futuro: la bellezza che resiste> teatro dei luoghi festival internazionale

L’olio nuovo della rinascita

Teatro Koreja in collaborazione con Potenziali Evocati Multimediali

X di Xylella , Bibbia e Alberi Sacri


06 dic


07 dic

Teatro Koreja

MODUGNO, PRIMA DI VOLARE


08 dic

Teatro La Baracca Testoni Ragazzi

L’ELEFANTINO


18 dic

Crisitina Kristal Rizzo/ Diana Anselmo

MONUMENTUM DA


20 dic

Federica Rosellini

IVAN E I CANI


21 dic

Teatro Koreja in collaborazione con Babilonia Teatri

ESSERE O NON ESSERE

immagine di copertina CTK INSTITUT istituto per le scienze umane

CTK INSTITUT istituto per le scienze umane

Visioni
di Gigi Mangia

L’inquietudine non spaventa il teatro.
Siamo coinvolti da una straordinaria crisi emotiva; disarmati subiamo la paura; cadiamo nel vuoto della vita e non siamo capaci di dare la mano al diverso, a guardare fuori, a capire il dolore, ad accogliere chi sfida la morte per trovare un futuro.
Alessandro Leogrande scriveva nella rivista “Lo straniero”, dove trovava parole chiare, coraggiose per raccontare la storia, la sfida dei corpi feriti dai violenti venti salati e dalla violenza delle onde del mare contro i migranti che non fanno sconti alla morte. Alessandro Leogrande esortava a non voltare le spalle al dolore per non vedere la loro morte, per non assistere al naufragio di barche inadeguate e sporche alla navigazione. La “Frontiera” non è un libro di semplici accuse: è molto di più. È un grido inquieto verso e contro la politica che ha dimenticato Dio e ha tradito Cristo facendo del Vangelo carta straccia. Leogrande aveva i valori della promessa cristiana, della solidarietà, della convivialità, delle differenze vissute e maturate nella sua prima esperienza di vita sociale nella associazione dei boyscout. Sono pagine straordinarie quelle scritte sulla storia di Taranto che approfondiscono il capitalismo selvaggio e uccide e distrugge, la sua città infatti perde la bellezza del mare e l’aria diventa malata.
Dedicare al nome dello scrittore Alessandro Leogrande da parte di Koreja non è semplicemente voler rispettare la memoria di un grande amico ed esperto collaboratore, ma è invece prendere l’impegno di continuare nel teatro a far tesoro del suo pensiero e del suo insegnamento. L’istituto delle scuenze umane vuole essere un passaggio, un incontro di culture, di esperienze artistiche, di progetti per declinare una visione delle culture mediterranee che tengano e diano vita ai grandi valori che hanno promosso e guidato l’uomo nelle grandi conquiste sociali. Il teatro è ancora lo specchio vuoto dove la società si rappresenta, si fa immagine, si conosce e quindi trova la strada per guarire con la forza della creatività dell’arte.

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