Calendario

Novembre 2020


04 dic

Teatro dei luoghi >Festival internazionale

Il paesaggio cambiato: dalla ferita alla rinascita

La Puglia tra memoria e futuro: la bellezza che resiste> teatro dei luoghi festival internazionale

L’olio nuovo della rinascita

Teatro Koreja in collaborazione con Potenziali Evocati Multimediali

X di Xylella , Bibbia e Alberi Sacri


06 dic


07 dic

Teatro Koreja

MODUGNO, PRIMA DI VOLARE


08 dic

Teatro La Baracca Testoni Ragazzi

L’ELEFANTINO


18 dic

Crisitina Kristal Rizzo/ Diana Anselmo

MONUMENTUM DA


20 dic

Federica Rosellini

IVAN E I CANI


21 dic

Teatro Koreja in collaborazione con Babilonia Teatri

ESSERE O NON ESSERE

immagine di copertina Call for artist

Call for artist

progetto scelto

La direzione del Teatro Koreja ha  selezionato il progetto presentato da Eleonora Lezzi dal titolo “Abbiamo noi stesse”

Descrizione progetto

“Abbiamo noi stesse” sono le prime battute di Piccole Donne
di Luoisa May Alcott, classico mondiale della letteratura, romanzo di
formazione che ha accompagnato diverse generazioni. Abbiamo noi stesse non è
solo un’affermazione ma è soprattutto una domanda che trova nello strumento del
teatro una possibile risposta.

Anche nel 2020 essere una giovane donna del sud vuol dire vivificare il concetto di periferia inteso in vari modi e pone degli interrogativi profondamente identitari. La scelta di partire da un’opera in apparenza così lontana nel tempo e nello spazio permette di interrogarsi sugli archetipi della natura umana. Un testo così diverso rispetto alla periferia salentina è una scelta sfidante che può essere affrontata solo attraverso lo specchio dell’arte che annulla le distanze e garantisce uno sguardo aperto.

Piccole Donne

E’ un romanzo collettivo fatto da più voci, voci di donne molto diverse anche se accomunate dall’essere sorelle: questo è il motivo per cui ho deciso di non basarmi solo sulla mia personale rilettura di Meg, Jo, Beth ed Amy ma di farlo avviando un percorso di ricerca condiviso con un gruppo di giovani donne e allieve attrici provenienti dalla provincia incontrate lungo il mio percorso artistico e formativo. Le giovani attrici con cui collaborerò vivono come me ogni giorno le contraddizioni di una vita di periferia, alle volte scelta e alle volte subita, rispetto ad un mondo che può essere quello non solo urbano ma anche del lavoro, della formazione, delle relazioni e del proprio corpo.

Temi universali

I temi universali ai quali il teatro può dare voce e forma, in quanto indagine sulle periferie del corpo scenico che è corpo vivo. In questo senso la periferia diventa una metafora che apre le porte a molteplici visioni; sarà proprio attraverso la ricerca teatrale che sonderemo i nostri limiti: muoversi non solo nei centri degli spazi fisici e metafisici, ma indagare, talvolta smascherare, i margini e le periferie, luoghi in cui si radica l’identità profonda di ciascuno.

Il mio interesse nei confronti di questo testo non nasce dalla volontà di riproporlo nella sua natura originale bensì dall’idea di farne materiale di ricerca drammaturgica da cui trarre spunto. Alle giovani attrici non sarà imposto un ruolo ma sarà chiesto di abitare il testo in modo da restituire la loro visione sull’importanza di “avere” se stesse .

L’obiettivo finale

L’obiettivo finale sarà quello di mettere in scena i risultati della ricerca condotta durante la residenza: al fine di raggiungere nel migliore dei modi questo obiettivo si richiederà la consulenza delle figure artistiche e tecniche interne al teatro Koreja.

La residenza sarà poi maggiormente arricchita dall’esperienza e dallo sguardo di Else Marie Laukvik, donna, donna di teatro e Norvegese, quindi abitante di un’altra periferia del mondo. L’incontro con lei sarà un’opportunità per stravolgere e mettere in crisi l’intero processo creativo, garantendo la cura e l’attenzione che un lavoro in teatro richiede.

prossimi Appuntamenti

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