Calendario

September 2022

Non sono previsti spettacoli per il mese selezionato.

immagine di copertina rassegna L’Angelo della storia<br> Una costellazione di aneddoti storici paradossali

Strade Maestre 22_23 // Teatro

(...) e darà nuovi canti questo amore

2022/2023

Sotteraneo

L’Angelo della storia
Una costellazione di aneddoti storici paradossali

foto L’Angelo della storia<br> Una costellazione di aneddoti storici paradossali

Non è che il passato getti la sua luce sul presente o il presente la sua luce sul passato: l’immagine è ciò in cui quel che è stato si unisce fulmineamente con l’adesso in una costellazione

Walter Benjamin

Nel suo ultimo lavoro il filosofo Walter Benjamin descrive un angelo che vola con lo sguardo rivolto al passato, dando le spalle al futuro: le macerie di edifici e ideologie si accumulano davanti ai suoi occhi e l’angelo vorrebbe fermarsi a ricomporre i detriti, ma una tempesta gonfia le sue ali e lo trascina inesorabilmente in avanti: questa tempesta è ciò che chiamiamo progresso. Per quanto l’angelo osservi il susseguirsi degli eventi e cerchi di resistere alla tempesta, non può fermarsi e intervenire, non può rincollare i pezzi e rifondare una realtà condivisa, non può fare assolutamente nulla per aiutarci se non altro perché gli angeli non esistono. Quale altro essere senziente potrebbe provare a ricomporre l’infranto, smontare le narrazioni e, volando o meno, finalmente girarsi per proiettare lo sguardo in avanti?


IDEAZIONE E REGIA Sara Bonaventura, Claudio Cirri, Daniele Villa IN SCENA Sara Bonaventura, Claudio Cirri, Lorenza Guerrini, Daniele Pennati, Giulio Santolini PRODUZIONE Sotterraneo COPRODUZIONE Marche Teatro, Associazione Teatrale Pistoiese, CSS Teatro stabile di innovazione del FVG, Teatro Nacional D. Maria II CONTRIBUTO Centrale Fies, La Corte Ospitale, Armunia COL SUPPORTO DI Mic, Regione Toscana, Fondazione Cassa di Risparmio di Firenze

immagine di copertina rassegna AQUADUEO_un pianeta molto liquido

Strade Maestre 22_23 // Teatro

(...) e darà nuovi canti questo amore

2022/2023

La banda Osiris e Telmo Pievani

AQUADUEO_un pianeta molto liquido

foto AQUADUEO_un pianeta molto liquido

La Terra è il “pianeta blu”. Il 70% della sua superficie è coperto da acqua. Tuttavia per gli esseri viventi sulle terre emerse e per l’uomo, solo una piccolissima parte dell’acqua terrestre è disponibile e a causa delle attività umane la disponibilità sta progressivamente diminuendo. Nel nuovo spettacolo della Banda Osiris l’acqua è il pretesto, attraverso la lente deformata e deformante del gruppo piemontese, per un viaggio musicale nei problemi che affliggono il nostro pianeta.

Inquinamento, cambiamenti climatici, effetto serra, sono temi con i quali ci si confronta quotidianamente e la Banda Osiris interviene nel dibattito per offrire il suo personale, quanto inutile, contributo magistralmente guidati dal prof. Telmo Pievani. Partendo da una suggestiva Hommage à l’eau, in cui l’acqua diventa base percussiva dell’intero brano, passando attraverso una lettera indirizzata ai grandi della terra, L’acqua DURATA 100′ che verrà liberamente ispirata a Lucio Dalla e scomodando in seguito Roger Waters, Buscaglione, Modugno, Vivaldi e i Beatles, la Banda Osiris vuole dimostrare che il nostro mondo è ormai con l’acqua alla gola. Un minestrone, come la tipica Acqua Cotta toscana, di musica e teatro, di comicità e poesia, che solo la Banda Osiris, dall’alto della sua più che trentennale esperienza nelle migliori cucine internazionali, preparerà con estro e ironia per soddisfare anche i palati più esigenti.


CON Sandro Berti (MANDOLINO, CHITARRA, VIOLINO, TROMBONE), Gianluigi Carlone (VOCE, SAX, FLAUTO), Roberto Carlone (TROMBONE, BASSO, TASTIERE), Giancarlo Macrì (PERCUSSIONI, BATTERIA, BASSOTUBA), Telmo Pievani (FILOSOFO DELLA SCIENZA) PRODUZIONE Banda Osiris E Aboca

immagine di copertina rassegna 70 anni: Leo Bassi

Strade Maestre 22_23 // spettacolo annullato

(...) e darà nuovi canti questo amore

2022/2023

Leo Bassi

70 anni: Leo Bassi

foto 70 anni: Leo Bassi

Lo spettacolo 70 anni: Leo Bassi, creato dall’artista per celebrare il suo 70° compleanno, vede il clown di fama mondiale ripercorrere la propria avventurosa vita cosmopolita attraverso pellicole 8 millimetri girate dal padre quando lui era piccolo, con racconti incredibili animati dal suo atavico spirito provocatore e irriverente, motore di tutti i suoi spettacoli. “

Se qualcuno mi avesse detto a 20 anni che a 70 anni sarei stato pieno di progetti e con più voglia di vivere che mai, lo avrei considerato pazzo o maligno. Allora mi era chiaro che la vita creativa era un’esplosione della mia forza vitale giovanile e che dopo i 50 anni, se tutto fosse andato bene, avrei potuto vivere serenamente fino alla fine con ciò che avrei ottenuto. Raggiungere i 70 anni non era nei miei piani. Ora, di fronte a una realtà che non posso negare, ho 70 anni!…. Nel caso del Giullare che sono, significa accettare che la Risata è una delle grandi forze dell’esistenza e che noi, coloro che la provochiamo, abbiamo l’immensa responsabilità di custodirla. In altre società, le persone che si assumono queste responsabilità di fronte ai misteri della vita sono chiamate sciamani. A 70 anni ho appena accettato questa responsabilità”. Leo Bassi è l’anima provocatoria dell’ arte clownesca e uno dei padri fondatori della clownerie contemporanea, rappresentante dell’antica tradizione di irriverenza dei buffoni. Di antica famiglia circense di origine italiana, ha girato il mondo con spettacoli di grande successo in strada, in teatro, in televisione.

Durata 70′


DI E CON Leo Bassi

immagine di copertina rassegna Quentin Crisp la speranza è nuda

Strade Maestre 22_23 // Teatro

(...) e darà nuovi canti questo amore

2022/2023

Teatro dell'Elfo/Luca Toracca

Quentin Crisp la speranza è nuda

foto Quentin Crisp la speranza è nuda

La vita di Quentin Crisp, icona gay nel mondo anglosassone, comincia con una difficile giovinezza in cui, per vivere, si deve prostituire e posare nudo nelle scuole d’arte. Deriso continuamente per il suo essere effeminato, Crisp viene ripetutamente molestato dalla polizia, insultato e picchiato. Proprio per difendersi si costruisce nel corso degli anni una corazza fatta di intelligenza e di irresistibile distacco ironico.

Come lui stesso ammette, non ha nessun talento se non quello di essere se stesso, ma la sua personalità e il suo acume sono più che sufficienti a renderlo ben presto noto anche al di fuori della cerchia ristretta dei locali gay. Alla repressione e alle aggressioni reagisce con le sue mises fiammeggianti, i suoi trucchi e le sue clamorose pettinature. Mark Farrelly costruisce un monologo in due parti che attinge a piene mani da un repertorio di aforismi e paradossi degni di Oscar Wilde. Nella prima parte racconta gli anni difficili di Londra, nella seconda parte riproduce uno degli irresistibili one man show in cui Crisp si esibiva a New York. Luca Toracca, attore dotato di ironia, curiosità per la vita e abilità trasformistiche, è l’interprete perfetto per farci conoscere questo personaggio sorprendente, inedito e soavemente rivoluzionario.


DI Mark Farrelly TRADUZIONE DI Matteo Colombo CON Luca Toracca A CURA DI Ferdinando Bruni LUCI E SUONO Roberta Faiolo e Lorenzo Crippa ASSISTENTE SCENE E COSTUMI Roberta Monopoli SARTA Ortensia Mazzei PRODUZIONE Teatro dell’Elfo

immagine di copertina rassegna restituzione pubblica <br>Purgatorio dei Poeti <br>azione corale di Marco Martinelli

Strade Maestre 22_23 //

(...) e darà nuovi canti questo amore

2022/2023

Marco Martinelli/Teatro delle Albe

restituzione pubblica
Purgatorio dei Poeti
azione corale di Marco Martinelli

“L’universalità del racconto dantesco parla a tutti e in ogni latitudine: tutti sappiamo, per esperienza, cosa sia il sentirsi smarriti nella “selva”, nelle sabbie mobili della nostra angoscia, sul punto di affogare, quando un sapore di morte ci fa acide le labbra. Fin qui, è l’esperienza di tutti e Dante ci prende per mano e ci sussurra anch’io pellegrino, anch’io esule, anch’io smarrito lungo la via, come voi. Accantoniamo quindi la retorica del Sommo Poeta, il Padre della Lingua e della Letteratura italiana, accantoniamo il Monumento che intimidisce: Dante è tutto questo, certo, e la Commedia è Divina perché è un romanzo immenso, è cinema, psicanalisi, speleologia, teatro, alchimia di canto e arte che stordisce: ma, prima, Dante è l’uomo che si svela, che ci confessa “mi ritrovai”, è il fratello, il ferito a morte che indica il fragile cammino della “nostra vita”, la vita di tutti. Ma proprio lì, in quella tenebra, lì dove il sipario sembra calare per sempre, proprio lì è possibile trovare la forza per il salto, lì c’è l’Imprevedibile, il Bene – sussurra il poeta al nostro orecchio: “il ben ch’io vi trovai” – da lì potremo intraprendere il viaggio che ci traghetterà dall’oscurità alla luce. Il Paradiso è già in quel primo passo fuori dalla tenebra. Per questa “azione corale” lavoreremo sui primi due canti dell’Inferno, ai quali mescoleremo frammenti poetici di Emily Dickinson, Vladimir Majakovskij, Walt Withman e altri poeti della costellazione del Purgatorio dei poeti.” Marco Martinelli

immagine di copertina rassegna A cena con Dante

Strade Maestre 22_23 // annullato

(...) e darà nuovi canti questo amore

2022/2023

Federico Valicenti/Vito Teti

A cena con Dante

foto A cena con Dante

In occasione della settimana dedicata a Dante, Federico Valicenti, chef lucano che ama definirsi “cibosofo” per la sua idea di cucina fatta di arte, storia e cultura, propone una cena speciale e innovativa. Un menù ideato in occasione del contesto celebrativo dei 700 anni dalla morte del sommo poeta, riprendendo il
poemetto dantesco “Il fiore”, per far vivere e attraversare un itinerario gastronomico che unisce memoria e presente senza far perdere il gusto e la sorpresa. L’antropologo lucano Vito Teti, accompagnerà la cena, nella cornice del pensiero della Restanza, dove l’idea di restare in un luogo significa custodirlo, rigenerandolo radicalmente.
PRENOTAZIONE OBBLIGATORIA

UOVO FRITTO ALLA SUGNA E TARTUFO

LAGANE( tagliatelle) DELLA SERA DELLA VIGILIA DI NATALE ALLE NOVE COSE

MAIALE AL VINO SPEZIATO  

FIADONI

immagine di copertina rassegna MOUN  Portata dalla schiuma e dalle onde

Teatro in tasca 22_23 // annullato

2022_2023

Teatro Gioco Vita

MOUN Portata dalla schiuma e dalle onde

foto MOUN  Portata dalla schiuma e dalle onde

Mentre la guerra non smetteva di rimbombare anche il cibo venne a mancare. I genitori di Moun presero allora una difficile decisione: costruirono una piccola scatola di bambù e vi deposero la loro prima creatura e le loro ultime speranze. Con un atto disperato decidono di abbandonare al mare
l’unica figlia, nella speranza che, lontano dalla guerra, avrà una possibilità di salvezza. Moun attraversa l’oceano e arriva al di là del mare, dove su una spiaggia un’altra coppia la porta in salvo e l’adotta. Moun cresce così in una famiglia che la ama, circondata da fratelli e sorelle. Arriva però il giorno in cui le sono rivelate le sue vere origini e Moun si trova a fare i conti con la propria storia. Moun è una storia che nonostante tratti temi forti come l’abbandono, l’adozione, la nostalgia e la costruzione di sé, trasmette un senso di grande serenità.


con Deniz Azhar Azari regia e scene Fabrizio Montecchi sagome Nicoletta Garioni (dai disegni di Sophie) musiche Paolo Codognola coreografie Valerio Longo costumi Tania Fedeli luci Anna Adorno in collaborazione con Emilia Romagna Teatro Fondazione

immagine di copertina rassegna Atlantide

Teatro in tasca 22_23 //

2022_2023

Cada Die teatro/La Baracca - Testoni Ragazzi

Atlantide

foto Atlantide

Si narra che Atlantide fosse una terra meravigliosa, dove regnavano la giustizia e il bene. Atlantide era bellezza, terra verdeggiante e città dalle architetture accoglienti e lucenti. Ma dov’era? Com’era fatta? Quanto era grande? A partire dal ritrovamento di un misterioso pacco, in modo inaspettato e sorprendente, i due protagonisti, accomunati da un simile destino, cominciano un viaggio. Grazie a un’immersione immaginifica, entreranno in una dimensione onirica. Attraverseranno memorie e ricordi d’infanzia, ma anche desideri inespressi o dimenticati. Si perderanno e si ritroveranno in un continuo rovesciamento della realtà, seguendo le luci delle stelle e ascoltando il suono della loro voce tra una lacrima e un sorriso, forse, raggiungeranno la mitica Atlantide.


TESTO Bruno Cappagli, Fabio Galanti, Mauro Mou, Silvestro Ziccardi REGIA Bruno Cappagli, Mauro Mou CON Fabio Galanti, Silvestro
Ziccardi OGGETTI DI SCENA Fabio Galanti DISEGNO LUCI Andrea Aristidi SONORIZZAZIONE E MUSICHE ORIGINALI Matteo Sanna ILLUSTRAZIONE MANIFESTO Valeria Valenza FOTO DI SCENA Matteo Chiura COPRODUZIONE Cada Die Teatro / La Baracca – Testoni Ragazzi

immagine di copertina rassegna A pesca di emozioni

Teatro in tasca 22_23 //

2022_2023

Eccentrici Dadarò

A pesca di emozioni

foto A pesca di emozioni

C’era una volta un uomo che adorava pescare, appena sorgeva il sole saliva in sella alla sua bicicletta e pedalava verso il mare… C’era una volta un altro uomo che adorava pescare, appena sorgeva il sole saliva in sella alla sua bicicletta e pedalava verso il mare… Una storia piccola. Due uomini e la loro giornata di pesca in un paese dove si vive con un palloncino in testa, perché è lì, nel palloncino, che risiedono le emozioni. Piccole manie, piccoli gesti, piccoli litigi e piccole incomprensioni per riuscire a pescare un piccolo pesce che farà scoprire loro l’emozione più grande: l’amicizia, raccontata con l’essenzialità di una striscia disegnata a colori. Abbiamo deciso di realizzare uno spettacolo semplice e leggero come i palloncini per trattare il tema centrale nell’infanzia dell’identificazione e del riconoscimento delle emozioni, utilizzando un linguaggio che appartiene al loro mondo, quello dei colori.


LIBERAMENTE ISPIRATO A I COLORI DELLE EMOZIONI DI ANNA LLENAS DI UMBERTO BANTI, SIMONE LOMBARDELLI, DADDE VISCONTI REGIA DADDE VISCONTI CON UMBERTO BANTI, SIMONE LOMBARDELLI COSTUMI FRANCESCA BIFFI SCENOGRAFIA DAMIANO GIAMBELLI DISEGNO LUCI DADDE VISCONTI VFC FRANCESCA ZOCCARATO MUSICHE MARCO PAGANI PRODUZIONE ECCENTRICI DADARÒ CON IL SOSTEGNO DI RESIDENZA CARTE VIVE/TEATRO IN-FOLIO

immagine di copertina rassegna La casa del Panda

Teatro in tasca 22_23 //

2022_2023

Compagnia TPO

La casa del Panda

foto La casa del Panda

A passi di danza, seguiamo un Panda. La sua “casa” è in una foresta grande quanto tutta la Cina. In questo viaggio immaginario ci addentreremo nelle storie, nella tradizione, nella cultura della Cina. Incontreremo foreste di bambù, mostri, fuochi d’artificio, aquiloni. Capiremo in modo semplice e intuitivo come, nel pensiero cinese, gli elementi della natura siano in relazione tra di loro secondo un andamento circolare. È la teoria dei “Cinque Elementi” (WU XING), dove ciascun elemento si trasforma e genera il successivo: legno – fuoco – terra – metallo acqua. I “Cinque Elementi” sono quindi la traccia seguita dai due
danzatori per coinvolgere i bambini in un viaggio, unico e immersivo, nel tempo e nello spazio.
In scena le immagini ed i suoni avvolgono i piccoli spettatori in ambienti colorati e interattivi, in piacevoli giochi di gruppo insieme ai danzatori, rendendo questa esperienza di viaggio unica e immersiva.


DIREZIONE ARTISTICA Francesco Gandi, Davide Venturini BASATO SU UN’IDEA DI Lizhu Ren COREOGRAFIA Daniele Del Bandecca, Martina Gregori DANZA PER DUE PERFORMER VISUAL DESIGN Elsa Mersi SOUND DESIGN Spartaco Cortesi COMPUTER ENGINEERING Rossano Monti COSTUMI Chiara Lanzillotta OGGETTI DI SCENA Livia Cortesi PRODUZIONE Compagnia TPO IN COPRODUZIONE CON Tong Production E Teatro Metastasio di Prato