Calendario

December 2021

Non sono previsti spettacoli per il mese selezionato.

immagine di copertina rassegna Voglio la luna

Teatro in Tasca 22 //

non posso continuare , continuerò

2022

ATGTP

Voglio la luna

Fabio è nella sua cameretta, alle prese con i suoi giochi ma soprattutto con i rimproveri della mamma. Non è per niente tranquillo, gli sembra che le cose non vadano mai come lui vorrebbe. Finché una notte, come per magia, si accorge che lì, proprio nella sua camera, è venuta a trovarlo la luna! E’ bellissima, grande, luminosa… giocano insieme e poi lei, così come è arrivata, scompare. Fabio non è mai stato così felice.

Decide che vuole averla a tutti i costi e parte per una fantastica avventura alla fine della quale riesce a catturare la luna e a portarla in camera sua. Gli sembra che tutti i suoi problemi siano finiti per sempre, solo che Fabio non sa che nel mondo, senza più la luna nel cielo, i problemi sono appena cominciati. Comprenderà allora che non sempre si può volere tutto per sé ciò che appartiene anche agli altri.. e con un gesto magico e poetico deciderà di condividere lo splendore della luna con il pubblico dei bambini. La storia è accompagnata dalla narrazione, dalla musica dal vivo e da scene di teatro di figura con pupazzi e ombre.


ideazione e regia Simone Guerro, Lucia  Palozzi con Fabio  Spadoni, Simone Guerro, Silvia Barchies , allestimento e figure Ilaria Sebastianelli , Alessio Pacci

immagine di copertina rassegna Napucalisse

Strade maestre 2021_22 //

Mimmo Borrelli

Napucalisse

Napucalisse è un racconto dolente e arrabbiato dell’uomo napoletano messo in condizioni di inferiorità e ghettizzazione sociale, che non sentendosi parte dello stato e della sua famiglia, è destinato a esplodere, bomba che cammina, come il Vesuvio. Un complesso congegno teatrale, che avvolge in un magma indistinto Napoli con l’apocalisse, che è sempre sul punto di manifestarsi. Un monologo e un’invettiva che Borrelli tratteggia in forma di oratorio, con il ritmo della musica che è protagonista materica di una continua escandescenza, creatrice e distruttrice, senza speranza e, proprio per questo, inversa dichiarazione d’amore.


Di e con Mimmo Borrelli Musiche dal vivo Antonio Della Ragione

immagine di copertina rassegna Madre

Strade maestre 2021_22 //

Montanari Ricci Roccato

Madre

Sullo sfondo di un desolato paesaggio, un figlio rimprovera la madre: mentre cerca strategie surreali per salvarla e lei confessa di non sentirsi poi così a disagio in fondo al pozzo, si staglia l’allegoria di una Madre Terra sempre più avvelenata, l’incubo di una tecnologia e di un futuro arroganti e forieri di distruzione. Nell’intarsio del testo, tra italiano e dialetto romagnolo, emergono due figure in bilico tra la realtà cruda dei nostri giorni e i simboli di un futuro minaccioso e indecifrabile. In Madre si intrecciano i disegni live di Ricci, le sonorità vocali del “dialetto di ferro” di Ermanna Montanari e quelle del contrabbasso di Roccato per dar vita, parola e sostanza emotiva a un dittico per due voci che non si incontrano mai e consumano, nel soliloquio, l’impossibilità di un dialogo


Di E Con Ermanna Montanari, Stefano Ricci, Daniele Roccato Poemetto Scenico Di Marco Martinelli Regia Del Suono Marco Olivieri produzione Teatro delle Albe /Ravenna Teatro  

immagine di copertina rassegna È bello vivere liberi!

Strade maestre 2021_22 //

Marta Cuscunà

È bello vivere liberi!

Lo spettacolo si ispira alla biografia di Ondina Peteani scritta dalla storica Anna Di Giannantonio. Ondina che, a soli 17 anni, si accende di un irrefrenabile bisogno di libertà e si scopre incapace di restare a guardare, cosciente e determinata ad agire per cambiare il proprio Paese. Ondina partecipa alla lotta antifascista nella Venezia Giulia, dove la Resistenza inizia prima che nel resto d’Italia. È bello vivere liberi! è uno spettacolo per riappropriarsi della gioia, delle risate, delle speranze dei partigiani che sono state soffocate dallo sterile nozionismo. È uno spettacolo per riscoprire l’atmosfera vitale e vertiginosa di quel periodo della nostra storia in cui tutto sembrava possibile. È bello vivere liberi! è dedicato a tutti quelli che l’antifascismo l’hanno studiato solo sui libri di scuola, perché, anche per loro, la Resistenza diventi “festa d’aprile”.


Ideazione, Drammaturgia, Regia E Interpretazione Marta Cuscunà Oggetti Di Scena Belinda De Vito

immagine di copertina rassegna All’inCirco varietà

Teatro in Tasca 22 //

non posso continuare , continuerò

2022

LANNUTTI & CORBO

All’inCirco varietà

Tutti invitati All’inCirco Varietà, uno spettacolo d’arte varia a cavallo tra il circo teatro e il cabaret in un crescendo pirotecnico di comicità, magia, acrobazia, poesia e follia.

La COMPAGNIA LANNUTTI & CORBO nasce dall’incontro di due artisti nella vita e sul palco; Domenico Lannutti (Italia) e Gaby Corbo (Argentina) entrambi sulla piazza dal 1995. Domenico Lannutti è un
comico, attore, mago, autore, regista e insegnante di teatro comico, mentre Gaby Corbo  è acrobata, attrice e insegnante di circo teatro.

I loro spettacoli fondono comicità, magia,acrobazia, trasformismo, poesia e follia.Nel 2012 fondano insieme la P. I. P. P. U. Piccola Impresa Per Produrre Umorismo, con l’obiettivo di fondere le arti
per produrre meraviglia a 360°. Oltre che nei più importanti festival di teatro di strada in Italia, hanno rappresentato I loro spettacoli in Lussemburgo, Turchia, Grecia, Paesi Bassi.

Sul palcoscenico dei Cantieri, Lannutti & Corbo daranno vita ad un varietà surreal-popolare, abitato da personaggi bizzarri e assurdi: un imbonitore, una soubrette, Saverio l’oggetto del desiderio, un acrobata che vuole vivere in un mondo alla rovescia, un ventriloquo muto, Frank-Stein, il mago della Maiella e la sua assistente, e altri eventuali e vari. Lo spettacolo è godibile dai 0 ai 100 anni, può essere degustato a qualsiasi ora del giorno e della notte, prima e dopo i pasti.

età consigliata: dai 3 anni

durata 60 minuti


di e con Domenico Lannutti (Italia) e Gaby Corbo (Argentina)

immagine di copertina rassegna L’Oreste

Strade maestre 2021_22 //

Accademia Perduta /Romagna Teatri e Società per Attori

L’Oreste

L’Oreste è internato nel manicomio dell’Osservanza a Imola. È stato abbandonato quando era bambino. Si è specializzato a trovarsi sempre nel posto sbagliato nel momento peggiore. L’Oreste è una riflessione sull’abbandono e sull’amore negato. Su come la vita spesso non faccia sconti e sia impietosa. Grazie alle illustrazioni di Andrea Bruno e alla collaborazione con il Festival Lucca Comics, lo spettacolo funziona con l’interazione continua tra teatro e fumetto animato. I sogni dell’Oreste, i suoi incubi, i suoi desideri e gli errori di una vita tutta sbagliata trasformano la scenografia in un caleidoscopio di presenze che solo le tecniche del “Graphic Novel Theater” rendono realizzabile: un impossibile viaggio tra Imola e la Luna attraverso la tenerezza disperata di un uomo abbandonato da bambino che non si è più ritrovato.


di Francesco Niccolini con Claudio Casadio regia di Giuseppe Marini  

immagine di copertina rassegna L’attore totale

Strade Maestre 2021 // dimostrazione di lavoro

non posso continuare, continuerò

2021

Odin Teatret /I Wayan Bawa

L’attore totale

I Wayan Bawa (Bali) è uno dei più importanti interpreti della celebre danza balinese Topeng. Tecniche di canto, danza e teatro balinese si incrociano in questo lavoro che parte con un’offerta e un estratto da Gambuh, la più antica forma balinese di danza drammatica risalente al XV secolo.

La parte principale dello spettacolo è dedicata al Topeng, la famosa danza della maschera balinese cui segue una breve spiegazione di ciascuna maschera: le maschere intere, silenziose, le mezze maschere parlanti, il penasar che ha il compito di spiegare la storia al pubblico e i bonri (pagliacci) che interagiscono con gli spettatori. La dimostrazione si conclude con una sequenza di forme fisse e dialoghi improvvisati che termina con Sidya Kharya (la divinità che conclude la danza) spruzzando acqua benedetta e tenendo un panno bianco come protezione contro gli spiriti maligni.

Odin Teatret / Conoscenze condivise. Il teatro come laboratorio sociale Lecce _Spettacoli, dimostrazioni, conferenze, film, incontri, baratti
immagine di copertina rassegna Celestina e la luna

Teatro in tasca 2021 //

Non posso continuare, continuerò

2021

CREST

Celestina e la luna

Celestina è una bambina con un’immaginazione senza confini, sempre
persa dietro progetti inverosimili o imprese strampalate. Ma le sue doti così speciali le costano tanta solitudine e gli sfottò anche pesanti degli altri ragazzini. Unica amica possibile e necessaria, è Amie, un’amica immaginaria che da tempo la affianca in ogni impresa. L’ultima fissazione della nostra eroina è…la Luna: mesi di calcoli e coloratissimi progetti dimostrano che lo spazio è a portata di mano e andare sulla luna un gioco da ragazzi. Anzi, da ragazze!

Celestina compie veramente il suo viaggio oppure sogna, tranquillamente addormentata nella sua stanza? Il sogno è uno strumento necessario alla crescita.


drammaturgia Damiano Nirchio; regia Damiano Nirchio e Anna de Giorgio; con Anna Moscatelli/Maristella Tanzi, Anna de Giorgio, Nico Pisani; scene Bruno Soriato; costumi Maria Martinese; maschere Amalia Franco; disegno luci Michelangelo Campanale; elaborazioni audio video Gianluigi Strafella; illustrazioni video Peppe Frisino

immagine di copertina rassegna Mattia e il nonno

Teatro in tasca 2021 //

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2021

Factory Compagnia Transadriatica/Fondazione Sipario Toscana in collaborazione con Nasca Teatri di Terra

Mattia e il nonno

Mattia e il nonno è un piccolo capolavoro scritto da Roberto Piumini, autore italiano tra i più apprezzati della letteratura per l’infanzia. In una lunga e inaspettata passeggiata, che ha la dimensione di un sogno, nonno e nipote si preparano al distacco. Un viaggio costellato di incontri magici e piccole avventure pescate tra i ricordi durante il quale il nonno spiega a Mattia le regole che governano l’animo umano e come si può fare a rimanere vivi nel cuore di chi si ama. Un lavoro che ci insegna, con gli occhi innocenti di un bambino e la saggezza di un nonno, a vivere la perdita come trasformazione e a comprendere il ciclo della vita.


di Roberto Piumini dal romanzo omonimo pubblicato da Einaudi Ragazzi; con Ippolito Chiarello; adattamento e regia Tonio De Nitto; musiche originali Paolo Coletta; Costume Lapi Lou; Luci Davide Arsenio; Tecnico Matteo Santese

immagine di copertina rassegna Sapiens

Teatro in tasca 2021 //

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2021

PRINCIPIO ATTIVO TEATRO

Sapiens

Lo spettacolo racconta l’incontro-scontro tra due specie di ominidi che hanno condiviso l’esistenza in Europa per migliaia di anni, Sapiens e
Neanderthal. L’ultimo Neandertaliano, entrato in contatto con la comunità
Sapiens e desideroso di essere accolto, si innamorerà di una giovane del
gruppo, destando scalpore e rifiuto. La paura del diverso e la volontà di
emarginazione non tarderanno a mostrarsi nel clan Sapiens. L’amore sarà ostacolato ma, dopo l’iniziale rifiuto, il gruppo si lascerà contaminare. Il figlio, nato dall’unione tra i due innamorati, porterà con sé caratteristiche dei Sapiens e peculiarità dei Neanderthal.

Ma cosa accadde realmente? Ci furono momenti in cui le due specie si
incontrarono? Perché una delle due si estinse? Possiamo fare qualcosa oggi cogliendo in quell’incontro, avvenuto migliaia di anni fa, uno spunto di riflessione sulla nostra condizione?


di Valentina Diana; regia Giuseppe Semeraro; con Dario Cadei, Silvia Lodi, Otto Marco Mercante, Cristina Mileti, Francesca Randazzo, Giuseppe Semeraro; bande sonore e musiche Leone Marco Bartolo; coreografie Barbara Toma; disegno luci Davide Arsenio; ombre Silvio Gioia; costumi Cristina Mileti, Francesca Randazzo