Calendario

October 2020

Non sono previsti spettacoli per il mese selezionato.

immagine di copertina rassegna Il teatro ai tempi del colera

Strade Maestre 2020 // Incontri

Non posso continuare,
continuerò

2020

Eugenio Barba dialoga con Franco Perrelli

Il teatro ai tempi del colera

Un dialogo fra Eugenio Barba fondatore e direttore dell’Odin Teatret e Franco Perrelli, professore di storia del teatro all’Università degli Studi di Bari Aldo Moro. Saluto di benvenuto di Aldo Patruno, direttore generale settore Turismo e Cultura della Regione Puglia; introduzione del direttore artistico del Teatro Koreja di Lecce, Salvatore Tramacere.

“È  il tempo della cura, è il tempo della ricerca – sostiene Salvatore Tramacere, Direttore di Koreja – e il ritorno in Puglia del maestro Barba, coniuga ancora una volta queste necessità. Questo periodo ha imposto un arresto forzato ma ha anche regalato del tempo utile e necessario per pensare. “Il teatro al tempo del colera”, infatti, genera una crasi linguistica, dove teatro si legge anche “amore” e colera si legge anche “covid”. Ecco perché l’incontro tra il Professore Perrelli ed Eugenio Barba sintetizza la volontà che ha il Teatro Koreja di riflettere sul lavoro culturale e di spostare il proprio punto di vista: organizzare questo prezioso incontro a Bari con la Regione Puglia, significa coltivare una visione comune nel progettare insieme una politica culturale sostenibile e sensibile; significa avere coraggio e insieme cura del teatro e della cultura tutta, significa scommettere ancora una volta sulla ricerca di un futuro possibile”.

L’appuntamento è organizzato in collaborazione con la Regione Puglia – Assessorato Turismo, Economia della Cultura e Valorizzazione del Territorio


immagine di copertina rassegna Dire fare baciare lettera testamento

Teatro in tasca 2020 //

Non posso continuare,
continuerò

2020

Teatro Koreja/Babilonia teatri

Dire fare baciare lettera testamento

Dire fare baciare lettera testamento è un’ode al bambino. È un canto alla sua bellezza, alle potenzialità che ogni bambino racchiude dentro di sé, all’ infinita gamma di possibilità che ognuno di noi ha davanti quando nasce.

Dire fare baciare lettera testamento è il nostro personale manifesto dei diritti del bambino. Riflette su un tempo, il nostro, e su una società caratterizzati da ritmi sempre più frenetici ed accelerati dove spesso i bambini vengono trattati come piccoli adulti, senza rispettare i loro tempi, i loro bisogni e senza riservare loro ascolto adeguato. Lo spettacolo attraverso diversi quadri che si susseguono con ritmo travolgente mostra e fa vivere come un bambino abbia bisogno di fare esperienze, di come abbia bisogno che gli vengano accordate stima e fiducia.

Dire fare baciare lettera testamento è una proposta di gioco rivolta ai bambini, ai loro genitori, maestri e agli adulti in genere. È un invito a scoprire le possibilità del fare, del fare da soli, del fare insieme. Lo spettacolo non racconta una storia, ne racconta tante. Racconta di come il gioco per un bambino sia importante e necessario quanto l’aria che respira. Racconta dei mondi che il gioco contiene e dischiude, di come il gioco sia spazio in cui crescere e confrontarsi, conoscere e conoscersi.

Si gioca perché giocare è il lavoro dei bambini. Per giocare però servono delle condizioni che lo permettano e queste condizioni non sono i bambini a doverle creare, sono i grandi. Per giocare servono i bambini non i giochi. Un bambino appena nato conosce il mondo intero, da lassù, dal mondo dei bambini, ha visto tutto. Più di ogni altra cosa un bambino appena nato sa quali sono i suoi diritti.

Un bambino ha diritto al dialogo. / Ha diritto alla quiete e al silenzio. / Ha diritto ad uscire quando piove, a giocare con l’acqua, a saltare nelle pozzanghere e a bagnarsi. / Ha diritto a piantare chiodi, a segare e raspare legni, a scartavetrare, a incollare. / Ha diritto a rompere le uova, a sbatterle e a impastare l’acqua e la farina. / Ha diritto a giocare con la terra, a fare torte di fango e castelli di sabbia. / Ha diritto agli odori. / Ha diritto al buio, a giocare con le ombre e le pile. A dormire la notte all’aperto. / Un bambino ha diritto all’alba e al tramonto. / Ha diritto alle sfumature, / al sole che sorge, / all’aurora, / ha diritto al crepuscolo, / ha diritto ad ammirare la notte, la luna, le stelle / ha diritto ad incontrare i fantasmi e ad avere paura.


di Valeria Raimondi e Enrico Castellani cura Valeria Raimondi parole Enrico Castellani con Giorgia Cocozza, Carlo Durante, Anđelka Vulić assistente alla creazione Maria Rosaria Ponzetta tecnici Alessandro Cardinale e Mario Daniele una produzione Teatro Koreja 

immagine di copertina rassegna Per primo Amore

Showcase Casa d’Altri //

2020

Teatro koreja

Per primo Amore

Showcase CASA D’ALTRI /attuato da TEATROKOREJA e finanziato dal TEATRO PUBBLICO PUGLIESE nell’ambito del PROGETTO NETT //Progetto co-finanziato dall’Unione Europea, Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (F.E.S.R.) e da fondi nazionali della Grecia e dell’Italia

E’ un lavoro ricco di desiderio, passione e dolcezza. Un viaggio nel tempo verso la tragedia antica e il mito, che sono attuali e sono vita e nutrimento per una visione nuova della contemporaneità. La presentazione site-specific, pensata appositamente per “vivere” gli spazi non convenzionali attraverso il teatro, è liberamente ispirata alle Eroidi, raccolta di epistole composte dal poeta latino Ovidio tra il 25 ed il 16 a.C. circa: un epistolario immaginario tra eroine note e meno note e i loro mariti, fidanzati o amanti. Mai nella storia un uomo, prima di Ovidio, aveva scritto dal punto di vista di una donna, esplorando la psicologia femminile. Lettere poetiche, straordinariamente moderne e originali. Donne innamorate, abbandonate o tradite. Da questo corpus di scritti prende vita il lavoro del Teatro Koreja: le eroine, Arianna (Emanuela Pisicchio), Fillide (Giorgia Cocozza) Enone (Andjelka Vulic) e Medea (Maria Rosaria Ponzetta), Alessandra De Luca (Fedra), Angela de Gaetano (Canace) dialogheranno con le parole del mito.


Progetto site specific cura artistica Elena Bucci cura del progetto Salvatore Tramacere con Giorgia Cocozza, Alessandra De Luca, Angela De Gaetano, Emanuela Pisicchio, Maria Rosaria Ponzetta, Anđelka Vulić musiche originali Giorgio Distante tecnici di compagnia Alessandro Cardinale, Mario Daniele organizzazione Georgia  Tramacere  amministrazione Daniela de Matteis

immagine di copertina rassegna Patrasso, la città delle fabbriche, Rebetiko e Karagiozis

Showcase Casa d’Altri //

2020

Teatro Municipale e regionale di Patrasso

Patrasso, la città delle fabbriche, Rebetiko e Karagiozis

Showcase CASA D’ALTRI /attuato da TEATROKOREJA e finanziato dal TEATRO PUBBLICO PUGLIESE nell’ambito del PROGETTO NETT //Progetto co-finanziato dall’Unione Europea, Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (F.E.S.R.) e da fondi nazionali della Grecia e dell’Italia

Le storie personali del passato danno vita alla storia di Patrasso. L’intrattenimento popolare della classe operaia, l’insediamento dei rifugiati provenienti dall’Asia minore e la loro cultura orientale, l’emergere e lo sviluppo di un’economia industriale vengono visualizzati attraverso le storie personali di persone anonime e si trasformano in tessere significative del mosaico di storia locale.

Le
immagini contemporanee della città sono impegnate con gli artisti dal vivo e
tutti insieme creano frammenti di Patrasso; di tanto in tanto.


Concept – Regia: Fanis Diplas Testo: Vasilis Ladas Drammaturgia: Elena Alexandraki  Installazione: Danae Stratou  Scenografia: Kenny Mclellan Ricercatori: Dionisis Karatzas, Isidoros Sideropoulos, Mina Petropoulou Consulenti scientifici: Giorgos Theodoridis (Storia), Grigoris Mikronis (Danze e musica tradizionali), Nikos Sarafolopulos, Xenofon Papaefthimiou (Storia e architettura industriale), Aros Milionis(Storia del teatro ombra e Rebetiko) Burattinaio ombra e creatore di figure: Christos Kalpouzanis Video e immagini: Eva Vlakhaki, Theodoris Livathinos Musica: Papercut Progetto illuminotecnico: Efstatia Drakontaedi Esecutori dal vivo: Georgia Kalogeratou, Nikolas Tsichlas Cast: Dimitris Georgalas, Giorgos Markou, Christina Koutaliagka

immagine di copertina rassegna Racconti di Pietra (bella addormentata)

Showcase Casa d’Altri //

2020

La luna nel letto/associazione culturale tra il dire e il fare

Racconti di Pietra (bella addormentata)

Showcase CASA D’ALTRI /attuato da TEATROKOREJA e finanziato dal TEATRO PUBBLICO PUGLIESE nell’ambito del PROGETTO NETT //Progetto co-finanziato dall’Unione Europea, Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (F.E.S.R.) e da fondi nazionali della Grecia e dell’Italia

Le fiabe attraversano i secoli, raccolgono e si nutrono dei vissuti di intere generazioni, in un eterno ritorno. Le fiabe come le pietre si modellano al passaggio del vento dell’acqua, del sole… del tempo. Re, regine, principi e principesse sono sempre lì, a farci sognare, ma anche a ricordarci che prima o poi sul nostro cammino incontreremo una strega. Nello spettacolo di Michelangelo Campanale, ancora una volta, protagonista è l’antagonista, in questo caso la strega, che con il suo sguardo eterno ci accompagna nel suo mondo fatto di saggezza e necessità, ma anche di solitudine data dalla conoscenza profonda dell’animo umano, delle cose del cielo e della terra. Ci parla di donne e del potere della creazione. Temi universali che il progetto artistico cristallizza affidando la drammaturgia alla danza, alle arti visive, alla parola e la musica, che si intrecceranno sapientemente per dare forma ad uno spettacolo permeabile ed empatico, capace di comunicare al di là dei codici verbali, capace di comunicare a tutti.


in collaborazione con i danzatori della Compagnia EleinaD con Maria Pascale, Erica Di Carlo, Francesco Lacatena, Antonella Piazzolla, Roberto Vitelli drammaturgia, regia, scene e luci Michelangelo Campanale coreografie Vito Cassano assistente alla coreografia Claudia Cavalli luci Michelangelo Volpe costumi Maria Pascale  

immagine di copertina rassegna Cosa sono le nuvole

Showcase Casa d’Altri //

2020

Rachele Andrioli e Rocco Nigro

Cosa sono le nuvole

Showcase CASA D’ALTRI /attuato da TEATROKOREJA e finanziato dal TEATRO PUBBLICO PUGLIESE nell’ambito del PROGETTO NETT //Progetto co-finanziato dall’Unione Europea, Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (F.E.S.R.) e da fondi nazionali della Grecia e dell’Italia

Il duo traccia un percorso ben preciso, una successione di arie popolari, di omaggi a voci femminili e di brani inediti. Si sale, un salto dopo l’altro, dalla musica tradizionale del Sud Italia alla canzone popolare italiana (Matteo Salvatore, Rosa Balistreri, Gabriella Ferri, Domenico Modugno) e del mondo (Edith Piaf, Amalia Rodriguez, Chavela Vargas, ..). Due giovani autori e interpreti che lavorano a una proposta con tratti innovativi, tra un ben radicato tratto salentino e una dimensione decisamente nuova, tra “world music” e nuove “sensibilità musicali” contemporanee. Maliè Maldimè e Maletiempu sono le pubblicazioni discografiche prodotte dal duo. Hanno ottenuto notevole successo di pubblico e critica, anche in ambito internazionale, prodotti dall’etichetta salentina Dodicilune.

immagine di copertina rassegna Sapori e conquiste

Showcase Casa d’Altri //

2020

TEATRO MUNICIPALE e REGIONALE DI CORFU

Sapori e conquiste

Showcase CASA D’ALTRI /attuato da TEATROKOREJA e finanziato dal TEATRO PUBBLICO PUGLIESE nell’ambito del PROGETTO NETT // Progetto co-finanziato dall’Unione Europea, Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (F.E.S.R.) e da fondi nazionali della Grecia e dell’Italia

È uno spettacolo che sceglie di svelare la storia locale attraverso una narrazione di ricette che passa da una generazione all’altra, mantenendo i sapori del passato e collegandoli con nuove ispirazioni. Come uno spettacolo di viaggi di cucina che offre uno sguardo ai molti conquistatori e alle culture che hanno influenzato Corfù e ne hanno segnato l’unicità. La nuova generazione interagisce con il più vecchio. Un giovane chef, Aggeliki, che introduce le moderne abitudini alimentari e Gia, la zia più anziana e audace che usa gli idiomi linguistici, che tendono ad essere dimenticati, ma continuano ad affascinare tutti. Un promemoria delle influenze e delle abitudini passate che si battono in armonia con quelle nuove per creare un sapore equilibrato di convivenza e comprensione. Proprio come le persone che coesistevano in questo luogo, sopravvissero a ogni ostacolo, ogni difficoltà e ogni “invasione”.


Direzione degli script: Barbara Dukas Scenografie: AKis Cheirdaris Costumi / oggetti di scena: Pinelopi Mamalou Musica: Georgios Vlachos Marietta Savani nel ruolo di Gia Aggeliki Vlachopoulou nel ruolo di Aggeliki Dimitris Vlachos nel ruolo di Manolis Luci / film: Michalis Kapetanidis Studio cinematografico: Spiros Kourkoulos, Nikos Moustakas, Zoe Papaioannou, Spiros Patelis Trucco e capelli: Stella Papavlasopoulou Suono: Sudio “Lichnia” – Kleomenis Evangelopoulos Assistente di produzione: Konstantinos Eleftheriadis

immagine di copertina rassegna Pasto della Tarantola

Strade maestre OFF //

2022

Tenuta Moreno (Mesagne ) Koreja

Pasto della Tarantola

degustazione teatralizzata di prodotti tipici salentini

L’allestimento dello spettacolo è costituito da una serie di postazioni per una degustazione individuale guidata. Le attrici-cameriere accompagnano lo spettatore-avventore alla scoperta dei sapori tipici salentini. I prodotti alimentari tipici rispecchiano e testimoniano la cultura (non solo materiale) da cui sono nati. Proponiamo alla degustazione cinque prodotti tipici del Salento (mùscari, scapèce, pomodori secchi sott’olio, africano e negroamaro). Chi non coglie lo stretto collegamento fra i sapori di tali prodotti e la terra generosa che li produce? L’amarognola stratificazione del lampascione, il forte e robusto sapore della scapece, la dolce acidità del pomodoro, la armoniosa vigoria del negroamaro danno un tocco originale alla cucina salentina. Emerge la luce riverberante del Salento, la pietra tenera degli edifici barocchi, la condizione geografica della penisola salentina di vero fondo dell’Italia, come dice Piovene, e il pellegrinaggio delle tarantolate, morse dal ragno soprattutto d’estate quando le donne erano più impegnate nel lavoro dei campi. Insomma cultura e colture, saperi e sapori uniti da  un unico respiro che alimenta il miracolo di un territorio, il Salento, ricco di tradizione e di futuro.

in collaborazione con Candido Vini

La performance della durata di 20 minuti, rivolta ad un numero massimo di 30 persone, può essere presentata più volte nell’arco della giornata.


testi, video e regia Silvio Panini e Paolo Pagliani  con  Ottavia Perrone  e Maria Rosaria Ponzetta, consulenza artistica Salvatore Tramacere realizzazione scenografie Mario Daniele organizzazione e tournée Laura Scorrano, Georgia Tramacere

immagine di copertina rassegna Dizionario inesistente

Teatro dei Luoghi Fest & Fineterra //

I luoghi della fioritura

2020

Ex Convento dei Teatini/Stefano Massini racconta

Dizionario inesistente

Così seguito in tv nei suoi monologhi del giovedì sera a Piazzapulita, Stefano Massini è animato da sempre da una fortissima curiosità e voglia di raccontare. Forse per
questo la sua vena irresistibile di narratore si sprigiona più che mai in Dizionario inesistente, il libro pubblicato da Mondadori in cui lo scrittore inanella ritratti formidabili e storie avvincenti, in un crescendo fra ironia, risate, emozioni e riflessioni
profonde. Le sue narrazioni, intrise di vivissima umanità, fanno
scoprire figure e storie inattese e spiazzanti e, al tempo stesso, ci
raccontano il nostro presente.

immagine di copertina rassegna L’abito della festa

Teatro dei Luoghi Fest & Fineterra //

I luoghi della fioritura

2020

Koreja /Masseria Tagliatelle, Parco delle Cave

L’abito della festa

L’armadio dei vestiti è un tesoro che nasconde segreti e storie di
vita. Un’anticamera della propria memoria che si riaccende ogni
volta che indossiamo un abito particolare o legato alla nostra esperienza. Così, L’abito della festa, racconta segreti e memorie delle feste patronali. Quattro quadri accompagnati dalla musica, che compongono una partitura che va dalla sacralità del rito alla sua potente espressione popolare: Polvere tra i bottoni, Passamanerie, La divisa della banda, Pippi la Festa, descrivono quel particolare e unico momento in cui un abito diventa
una vita. Sullo sfondo la festa patronale, quel luogo allo stesso
tempo reale e immaginario, parte del vissuto di chi ha ancora un’anima da vestire a festa.


scritto da Giulia Maria Falzea regia Salvatore Tramacere con Carlo Durante musiche dal vivo Giorgio Distante tromba/basso tuba con Roberto Chiga rullante, Giovanni Chirico sax alto/baritono Emanuele Ferrari gran cassa realizzazione costumi Lilian Indraccolo
un ringraziamento speciale a Porziana Catalano in collaborazione con PugliArmonica