Calendario

Dicembre 2019


04 dic

Teatro dei luoghi >Festival internazionale

Il paesaggio cambiato: dalla ferita alla rinascita

La Puglia tra memoria e futuro: la bellezza che resiste> teatro dei luoghi festival internazionale

L’olio nuovo della rinascita

Teatro Koreja in collaborazione con Potenziali Evocati Multimediali

X di Xylella , Bibbia e Alberi Sacri


06 dic


07 dic

Teatro Koreja

MODUGNO, PRIMA DI VOLARE


08 dic

Teatro La Baracca Testoni Ragazzi

L’ELEFANTINO


18 dic

Crisitina Kristal Rizzo/ Diana Anselmo

MONUMENTUM DA


20 dic

Federica Rosellini

IVAN E I CANI


21 dic

Teatro Koreja in collaborazione con Babilonia Teatri

ESSERE O NON ESSERE

immagine di copertina rassegna Ombre folli

Strade Maestre // Teatro

Chi ha resistito,
gli è fiorito il cuore

2019/2020

Compagnia Vetrano/Randisi

Ombre folli

foto Ombre folli

All’inizio è la scrittura a evocare le ombre. C’è un prologo in cui l’Autore racconta i suoi sogni: sghembi, visionari, anticipatori. E, intanto, il sognato prende coscienza, lentamente, di vivere imprigionato dalla fantasia del sognante, del tiranno scrittore.

Unica via di uscita, per riuscire a governare la sua vita, è sopprimerlo. Poi c’è la storia. Le ombre di due uomini si raccontano: il primo ha la passione segreta di travestirsi, truccarsi e andare in strada a praticare l’arte in cui è Maestra, come dice con orgoglio. La sua è una scommessa con la vita, una roulette russa al contrario: se qualcuno lo riconosce, il suo piacere si raddoppia, fino all’apice toccato nel momento dell’amplesso finale. Il secondo, che dice di amarlo come un figlio, scopre questa sua doppia vita e lo sequestra per redimerlo e vivere con lui un’esistenza “serena” fatta di rinunce, sacrifici e sublimazione, in una dipen- denza reciproca, fino alla vecchiaia.

Come sempre, nel mondo di Franco Scaldati, chi parla non è mai solo, anche se parla da solo. Scritto nella sua poetica lingua natìa, ogni monologo viene recitato da un personaggio e, frase dopo frase, tradotto dall’altra ombra, in un gioco di rispecchiamenti che in questo testo diventa particolarmente struggente.


Di Franco Scaldati Interpretazione E Regia: Enzo Vetrano E Stefano Randisi Video E Luci: Antonio Rinaldi