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Aprile 2025


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ESSERE O NON ESSERE

immagine di copertina Il grafico che sconvolge il mondo: la paura dei dazi di Donald Trump

Il grafico che sconvolge il mondo: la paura dei dazi di Donald Trump

Visioni
di Gigi Mangia

Nel giardino delle rose, la Casa Bianca, Donald Trump in un grafico comunica al mondo il suo disegno sui dazi, causando paura e sconvolgendo l’intero mondo. È una vera dichiarazione commerciale ma i dazi sono il provvedimento più sbagliato secondo tutti gli economisti. Il giorno d’oro, della liberazione degli stati uniti, è il giorno della paura dei mercati finanziari in cui si sono bruciati miliardi.

È un giorno di paura, di ritorno al grande attentato dell’11 settembre, che cambió la storia degli Stati Uniti. I numeri di Trump sono folli e irrazionali, giudicati sbagliati dagli esperti. I dazi hanno un disegno di affermare nuove frontiere nel mondo : A. Stabilire una alleanza con la Russia di Vladimir Putin, al quale Trump risparmia i dazi e si impegna per cancellare le sanzioni alla Russia e consentire alle banche di avere il riconoscimento di operare sui mercati;
B. allontanare la Cina dalla Russia;
C. Di avere libertà di sfruttare le terre rare dell’Ucraina,;
D. escludere dalle trattative di pace l’Europa e di impedire all’Ucraina di entrare a far parte della NATO.
L’altro grande interesse per Trump è quello dell’energia: il controllo del mercato del gas e del petrolio, da fare con la Russia e l’Arabia Saudita del principe Mohammad bin Salman Al Sa’ud, leggi i colloqui a Riad in Arabia. Sono in poche parole, ma molto chiare le scelte dell’amministrazione Trump: confini, muri, dazi, terre da occupare attraverso trattative o con le armi come la Groenlandia. La crisi è generale, dal 2019, prima la grande epidemia del Covid, poi la guerra in Ucraina, i dazi con i quali Trump vuole cambiare gli equilibri del mondo. C’è tanta paura e poco pensiero, la diplomazia è disarmata, la democrazia liberale è affossata: sul diritto prevale il voto del consenso popolare, infatti comanda e ha la maggioranza.
Per noi che siamo cooperativa culturale, il cui impegno è quello della ricerca, dello studio, dei linguaggi performativi e tetrali, seguire le comunicazioni di Trump è interessante perchè ci aiuta a svolgere il ruolo di tetro culturale aperto alla società.

Il presidente Trump non firma i suoi ordini esecutivi con la penna di valore ma con grande gesto con un vistoso pennarello. La rivoluzione Trumpiana è nuova e profonda, chiara e semplice nei singoli: nel grafico dei dazi nella firma col pennarello.

Questa forma di comunicazione con il popolo, con un linguaggio semplice e diretto, senza mediazione, lo troviamo proprio nel vocabolario che Trump ha reso obbligatorio nella comunicazione sua e dei suoi ministri.

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