Calendario

Settembre 2021


04 dic

Teatro dei luoghi >Festival internazionale

Il paesaggio cambiato: dalla ferita alla rinascita

La Puglia tra memoria e futuro: la bellezza che resiste> teatro dei luoghi festival internazionale

L’olio nuovo della rinascita

Teatro Koreja in collaborazione con Potenziali Evocati Multimediali

X di Xylella , Bibbia e Alberi Sacri


06 dic


07 dic

Teatro Koreja

MODUGNO, PRIMA DI VOLARE


08 dic

Teatro La Baracca Testoni Ragazzi

L’ELEFANTINO


18 dic

Crisitina Kristal Rizzo/ Diana Anselmo

MONUMENTUM DA


20 dic

Federica Rosellini

IVAN E I CANI


21 dic

Teatro Koreja in collaborazione con Babilonia Teatri

ESSERE O NON ESSERE

immagine di copertina Non sparate più

Non sparate più

Visioni
di Gigi Mangia

Il meridione d’Italia è stato divorato dal fuoco fra luglio e agosto del 2021. Sono andati in fiamme migliaia di ettari, di boschi, pinete e macchia mediterranea. Il paesaggio ha subito gravissime perdite e ci vorranno anni per recuperare. Il territorio è stato ferito dalla mafia, dalla criminalità e dalla speculazione, se solo il 2% degli incendi è avvenuto per cause naturali. È mancata la prevenzione ed è stata carente la lotta nello spegnimento dei grandi incendi. Perdendo 60 milioni di ulivi a causa della Xylella fastidiosa finiti in tronchi di carbone, il Salento ha perso la sua identità e la sua bellezza. Da parco a cielo aperto si è trasformato nel cimitero dei giganti vegetali ridotti in fantasmi bruni e ha perso il verbo della narrazione della terra benedetta dal mare. Anche il mare subisce la violenza della civiltà incapace di rispettare la natura. La grave crisi del clima, il conseguente aumento della temperatura hanno causato la perdita del 30% della Posidonia del fondo marino e il mare ha perso la bellezza dei colori delle sue acque. È diventato acido, malato. La terra, senza gli alberi, è indifesa dal sole, che la brucia e non perdona. La nostra è una condizione estrema di pericolo per l’uomo e per tutta la natura, compresi gli animali. Mi chiedo se può avere ancora un senso la caccia o se invece sarebbe necessaria la sua sospensione, prevista anche dalla legge n. 152 quando ci sono condizioni gravi di crisi ambientali come quella dei nostri giorni. Se i cacciatori amano e rispettano la natura, dovrebbero rinunciare a cacciare i pochi uccelli che ancora sono presenti nelle nostre campagne.

Oggi sparare, colpire gli uccelli, vuol dire uccidere il futuro della terra, che invece ci chiede aiuto, responsabilità e rifiuta la violenza. Rinunciate al fucile e, invece di sparare, leggete i poeti per imparare a vivere in armonia con la natura.

Come suggerisce Mariangela Gualtieri nella poesia 9 marzo del 2020, avremmo dovuto fermarci prima, ma non l’abbiamo fatto. Oggi le condizioni estreme, le temperature a 49° mai registrate prima nel Mediterraneo, ci dicono che dobbiamo avere il coraggio di farlo.

LA POESIA: https://www.doppiozero.com/materiali/nove-marzo-duemilaventi?fbclid=IwAR2Df2jnln_WFj_9kpVX-2ZEFZfAgYtol–L13XhdrBmB5wRzVWSWm4dhRg

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