Calendario

Marzo 2024


04 dic

Teatro dei luoghi >Festival internazionale

Il paesaggio cambiato: dalla ferita alla rinascita

La Puglia tra memoria e futuro: la bellezza che resiste> teatro dei luoghi festival internazionale

L’olio nuovo della rinascita

Teatro Koreja in collaborazione con Potenziali Evocati Multimediali

X di Xylella , Bibbia e Alberi Sacri


06 dic


07 dic

Teatro Koreja

MODUGNO, PRIMA DI VOLARE


08 dic

Teatro La Baracca Testoni Ragazzi

L’ELEFANTINO


18 dic

Crisitina Kristal Rizzo/ Diana Anselmo

MONUMENTUM DA


20 dic

Federica Rosellini

IVAN E I CANI


21 dic

Teatro Koreja in collaborazione con Babilonia Teatri

ESSERE O NON ESSERE

immagine di copertina Parole rubate

Parole rubate

Visioni
di Gigi Mangia

Per convincere e superare la resistenza dei residenti dei luoghi ad accettare interventi pesanti e distruttivi del paesaggio, si usano parole rubate, e poi spogliate del loro significato come “parco eolico” il quale è un intervento di un mega impianto industriale eolico realizzato nel posto sbagliato: nel parco marino regionale Otranto Santa Maria di Leuca.

È un intervento industriale di un inaccettabile impatto paesaggistico sul mare. Le torri infatti superano i 300 metri d’altezza, ostacolano la navigazione ed intervengono sulle correnti e sono devastanti sia per i pesci sia per il paesaggio del fondale marino, come quello del canale d’Otranto. Non solo il grande impianto eolico sarebbe mortale per l’economia turistica del salento ma creerebbe una desertificazione dei borghi e disoccupazione. Il nostro mare, il nostro paesaggio sono l’oro della nostra offerta turistica alla base della differenza fra il turismo del sud rispetto a quello del nord che sia gli imprenditori sia i sindaci conoscono molto bene per questo devono lottare e assecondare la difesa del nostro mare.
Contro le parole rubate degli imprenditori egoisti di denaro, ci sono le parole dei poeti.
“Estate.
C’è un giardino chiaro, fra mura basse,
di erba secca e di luce, che puoce ad agio
la sua terra. È una luce che sa di mare.
Tu respiri quell’erba, tocchi i capelli.
E ne scuoti il ricordo.
Ho veduto cadere
molti frutti, dolci, su un’erba che so,
con un tuffo. Così tralasci tu pure
al sussurro del sangue. Tu muovi il capo
come intorno accadesse un prodigio d’aria
e il prodigio sei tu c’è un sapore unguale
nei tuoi occhi e nel caldo ricordo
ascolti

Cesare Pavese”.
Il 17 Marzo, a Porto Miggiano, manifestiamo uniti per difendere il mare e il nostro paesaggio, difeso nell’artico 9 della Costituzione. I valori e la conoscenza sono la sapienza dei comportamenti e delle nostre scelte.

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