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CARI SPETTATORI

immagine di copertina Un femminicidio di massa quello delle donne afgane nell’indifferenza del mondo

Un femminicidio di massa quello delle donne afgane nell’indifferenza del mondo

Visioni
di Gigi Mangia

Sono parole, come chiodi, che fanno veramente tanto male e paralizzano il pensiero, quelle che vietano alle donne Afgane il diritto allo studio come infermiere, ostetriche e medicina.
È l’ultimo decreto del governo talebano che impedendo e vietando lo studio di fatto negano alle donne di poter curare il corpo e la loro salute. L’effetto del divieto allo studio di fatto costringe le donne a rischiare la vita. Secondo il ministero del decoro e della morale le donne non possono essere curate da uomini salvo che non ci sia l’autorizzazione del tutore.

L’Afganistan è l’unico paese al mondo in cui è negato il diritto allo studio alle donne. Le donne Afgane sono senza diritti: non possono parlare e neanche cantare perché con la loro voce macchiano la morale. Il modello politico dei talebani al potere, contro l’occidente e contro la corruzione, ha come obiettivo quello di emarginare le donne escludendole dalla società cancellando i loro diritti. Le più penalizzate sono le donne povere, le quali non hanno nessuna possibilità di potersi curare anche perché mancano gli ospedali e i pochi che ci sono per poterli raggiungere devono fare lunghe giornate di cammino. L’umanità che nega la donna, la combatte e la uccide è una umanità persa senza valori, senza un Dio a cui credere perché è la fine dell’uomo. L’umanità che uccide i bambini e uccide le donne è un’umanità senza futuro.
Mi stupisce e mi crea tanto stupore e sconforto il silenzio dell’ONU che avanti a tanta oscura violenza contro le donne non reagisce, non dice una parola mentre è un femminicidio di massa che vale come un crimine contro l’umanità.
La crisi del nuovo millennio è causata dal tramonto del diritto.

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