Calendario

November 2020

Non sono previsti spettacoli per il mese selezionato.

immagine di copertina rassegna Katër I Radës. Il Naufragio

Strade maestre OFF // streaming

2022

uno spettacolo di Koreja

Katër I Radës. Il Naufragio

foto Katër I Radës. Il Naufragio

L’Istituto Italiano di Cultura di Pechino è lieto di annunciare la partecipazione italiana al BEIJING FRINGE FESTIVAL 2020 dell’opera Katër I Radës. Il Naufragio, lo spettacolo di Koreja (coprodotto con la Biennale Musica di Venezia nel 2014) per la regia di Salvatore Tramacere; musica di Admir Shkurtaj e libretto di Alessandro Leogrande (dal romanzo-reportage Il naufragio, Feltrinelli 2011).

Per un intero
mese e fino a domenica 27 dicembre 2020 
(sempre disponibile) la trasmissione in streaming gratuito dello
spettacolo, sottotitolato in cinese, sarà effettuata attraverso la piattaforma
YOUKU, con accesso diretto attraverso il link:

ttps://v.youku.com/v_show/id_XNDkzMDA5MjczMg==.html

Si ringrazia lo Spazio Teatro NO’HMA Teresa Pomodoro ente collaboratore del BEIJING FRINGE FESTIVAL per il prezioso contributo alla realizzazione di questo evento.

Dal 2008, la Cina vanta il festival più importante dell’Asia: il Beijing Fringe Festival, appunto. In pochi anni è diventato il bacino-laboratorio dei giovani talenti dell’arte scenica, sia cinesi che internazionali, con indirizzo verso eventi di divertimento intelligente, brillanti, e di forti provocazioni creative; eventi tesi anche a tessere scambi tra giovani artisti, aprendo, così, un nuovo scenario trampolino di lancio di molte opere teatrali eccellenti.

https://www.teatrokoreja.it/en/production/kater-i-rades/


nel cast del video: opera da camera -commissione la Biennale di Venezia musica Admir Shkurtaj (1969) libretto Alessandro Leogrande (dal romanzo-reportage Il naufragio,
Feltrinelli 2011) regia Salvatore Tramacere direzione Pasquale Corrado assistente alla regia Emanuela Pisicchio scenografia Michelangelo Campanale costumi Stefania Miscuglio realizzazione scene e tecnica Mario Daniele tecnici Mario Daniele, Alessandro Cardinale Simona Gubell0  soprano, Marzia Marzo mezzosoprano, Stefano Luigi Mangia tenore Alessia Tondo voce popolare, Emanuela Pisicchio attrice Anna Chiara Ingrosso attrice Fabio Zullino attore, Admir Shkurtaj fisarmonica e oscillatori analogici Marco Ignoti clarinetto basso e clarinetto in sib Giorgio Distante tromba in sib e live electronics Jacopo Conoci violoncello Vanessa Sotgiu pianoforte Pino Basile cupa cupe e percussioni Nazo Çelaj, Nikolin Likaj, Meleq Çela, Sali Brahimaj, Vendim Kapaj coro polifonico Violinat e Lapardhase co produzione la Biennale di Venezia – Koreja (Lecce) prima rappresentazione assoluta: 12 ottobre 2014

immagine di copertina rassegna Heroides

Heroides // streaming

uno spettacolo di Koreja in collaborazione con le Belle Bandiere

Heroides

lettere di eroine del mito dall’antichità al presente

Pensando a questo tempo turbolento, alla molteplice e viva realtà di Koreja e a questo gruppo di sei attrici creative e autentiche, tutte guidate da un forte spirito di collaborazione e ascolto, ma anche tutte molto diverse tra loro, ho pensato ad un’opera strana e avvincente di Ovidio, nella quale potessimo immergerci con curiosità e libertà, misurandoci con quello sguardo verso il passato che ispira e illumina il presente nei momenti di cambiamento e trasformazione, sia che si tratti di un passato biografico che della cultura e della storia dell’umanità.

Ovidio immagina le eroine del mito intente a scrivere una lettera ai loro uomini, narrando di amore, abbandoni, tradimenti. Per la prima volta nella storia della letteratura siamo di fronte ad un romanzo epistolare dove le donne indirizzano il loro messaggio al silenzio e all’assenza dell’altro. La voce del poeta si intreccia alla loro per raccontare l’intero mito, ma anche per rivolgere una luce speciale e spesso ironica sul destino delle donne, sulle loro ingiuste sofferenze, sulle loro qualità spesso ignorate, disilluse, sprecate. Lo fa con l’ironia dell’intelligenza e della creazione, la stessa che ha sorretto molte donne nel loro cammino, la stessa che fa degli artisti creature senza sesso e identità, votate a creare e a reinterpretare le storie e i personaggi più diversi senza giudicare, ma cercando di comprendere. Seguendo il luminoso esempio di Ovidio che si fa medium di un coro spesso ammutolito dalla storia, diamo voce e corpo ad alcune eroine del mito, più o meno famose come Fillide, Enone, Arianna, Canace, Fedra e Medea, ma non solo. Lo spumeggiante gruppo di spose vestito dalla sapienza di Enzo Toma si è moltiplicato. Si sono fatte largo, tra un’improvvisazione e una rilettura dei testi del mito e delle tragedie, le Donne del coro: assomigliano molto alle donne che ci sono rimaste impresse dall’infanzia, quelle che ci hanno trasmesso i canti, le ninne nanne, quelle che ci hanno raccontato a modo loro il mondo. Sono ironiche e tragiche allo stesso tempo, proprio come è la vita, sono le nutrici, le corifee, le amiche, le sorelle, le madri, le nonne, le zie e commentano, partecipano, cadono in contraddizione, giudicano, si ricredono, si commuovono, cambiano.
Si trasformano a tratti e a sorpresa nelle Donne del presente che, evocate da canzoni d’amore interpretate da artiste straordinarie, guardano con gli occhi di ora i destini delle eroine e delle donne, famose e non famose. Assommano in sé tratti delle attrici, ma anche di donne delle quali hanno sentito o letto le storie. Rivivono attraverso ricordi, emozioni, gesti e parole la complessa relazione con il mondo maschile e raccontano di uomini che, di fronte alle rivoluzioni del loro ruolo, rispondono a volte con apertura e voglia di cambiare, a volte con indifferenza, a volte con violenza.


Ho voluto, pur esercitando uno sguardo piuttosto implacabile e minuzioso, che ogni attrice si misurasse anche come autrice, affrontando la riscrittura del testo di Ovidio e una serie di proposte di improvvisazione e creazione. Abbiamo realizzato così una drammaturgia a più strati, dove i linguaggi si mescolano e si arricchiscono l’un l’altro passando dal dialetto all’italiano, da lingue straniere dal suono affascinante all’universale linguaggio del corpo e dei suoni.
Trattandosi di un’opera in musica, abbiamo ritrovato canti antichi che risvegliassero la sensazione del legame con la terra dove si nasce per allargare poi lo sguardo al mondo intero e abbiamo intrecciato le parole e le azioni alle musiche del poliedrico e generoso Giorgio Distante, che, unico uomo in scena, sempre in ascolto, è diventato profondamente partecipe alla creazione.
Immergendoci in un viaggio nel tempo e nello spazio verso la tragedia antica e il mito, passando attraverso i documenti, le statue, i dipinti, i suoni, i personaggi, le storie, abbiamo cercato di riportare al presente quei frammenti che potessero diventare memoria di tutti e individuando diverse vie per trasformare il dolore in sorriso, per farne nutrimento di una visione nuova, dove la lotta per la sopraffazione tra i sessi sia solo un ricordo del quale prendersi gioco con sollievo, una sciocca fase di arresto del cammino dell’umanità. Le donne, riprendendo la loro voce, dialogano anche con lo stesso poeta Ovidio e con quegli antenati che costruirono miracoli di arte e cultura praticando l’orrore della schiavitù. Ci aiuta, con la sua geniale e affettuosa ironia, una grande artista come Virginia Woolf con il suo “Una stanza tutta per sé’”. Uomini e donne si ritrovano grazie alla magica pozione della poesia e dell’arte. Le donne, attraverso la loro fragilità diventano testimoni della fragilità e della povertà di tanti altri, uomini, donne, bambini, senza distinzione di sesso e di età. Cerchiamo di sentirci parte di una sola famiglia, buffa, criminale, sorprendente, affascinante, incamminata verso un futuro luminoso. 


da Heroides di Ovidio
e da improvvisazioni e scritture sceniche elaborazione drammaturgica e regia Elena Bucci collaborazione alla drammaturgia e sguardo Marco Sgrosso con Giorgia Cocozza, Angela De GaetanoAlessandra De Luca, Elisa Morciano,  Maria Rosaria PonzettaAnđelka Vulić musiche originali dal vivo Giorgio Distante disegno luci Loredana Oddone cura del suono Franco Naddei costumi Enzo Toma assistente all’allestimento Nicoletta Fabbri tecnici di compagnia Alessandro Cardinale, Mario Daniele Foto di Ilenia Tesoro

immagine di copertina rassegna Show case – Web Edition

Strade Maestre 2020 // streaming

Non posso continuare,
continuerò

2020

Show case – Web Edition

Speciale WEB EDITION dello Show Case internazionale programmato all’interno del progetto “NeTT – Network of Theatres for the valorization of Cultural and Natural Heritage to develop a Sustainable Tourism”, finanziato al Teatro Pubblico Pugliese, nell’ambito del Programma di Cooperazione Transfrontaliero V-A Interreg Greece-Italy 2014-2020.

venerdì 6 novembre a partire dalle ore 10 sarà possibile seguire l’appuntamento sulle pagine Facebook: https://www.facebook.com/ProgettiTPP e https://www.facebook.com/interreg.nett

Un evento finale online suddiviso in due giornate per presentare i risultati del progetto che, nonostante il momento di grave crisi che il mondo intero sta vivendo da gennaio scorso, ha cercato e trovato il sistema per proseguire il proprio cammino, modificandolo, adattandolo e, in alcuni momenti, migliorandolo.

Una dimostrazione di resilienza che ha coinvolto tutti i partner, italiani e greci, che hanno dimostrato come l’arte sia in grado di resistere alle avversità, di portare il bello nella vita delle persone anche nei momenti più duri e di guardare al futuro con speranza e spirito di adattamento.

Ed ecco che, quindi, quando gli spostamenti fisici sono fortemente sconsigliati se non impossibili, in soccorso arriva la tecnologia grazie al cui utilizzo si riesce ad andare avanti. Così il 6 e 7 novembre 2020 le compagnie coinvolte nel progetto, due pugliesi e due greche, si alterneranno in due incontri streaming (il 6 le compagnie pugliesi; il 7 quelle greche), per raccontare e mostrare al pubblico estratti delle proprie produzioni, frutto del lavoro sul territorio di provenienza teso a coordinare e a mettere in rete le Istituzioni Teatrali delle regioni partecipanti al progetto e gli stakeholder locali di altri settori economici, come ad esempio: turismo, management del patrimonio naturale e culturale, agroalimentare, artigianato.

Obiettivo generale

Aumentare il livello di attrattività dei territori puntando ad una loro narrazione coordinata attraverso produzioni teatrali, in un’ottica di sviluppo del Turismo Sostenibile favorendo la valorizzazione del patrimonio culturale e naturale.

Il progetto NeTT, finanziato dall’Unione Europea
nell’ambito del Programma Interreg V-A Grecia-Italia 2014-2020, è coordinato
dal Teatro Pubblico Pugliese insieme ai partner Fondazione Teatro Petruzzelli,
Teatro Municipale e Regionale di Corfù, Teatro Municipale e Regionale di
Patrasso e Camera di Commercio di Acaia. Il Dipartimento Economia della
Cultura, Turismo e Valorizzazione del Territorio della Regione Puglia è partner
Associato.

PROGRAMMA COMPLETO DELLE DUE GIORNATE

6.11.2020 sulla pagina Facebook Progetti TPP (https://www.facebook.com/ProgettiTPP) e sulla
pagina Facebook Interreg Nett (https://www.facebook.com/interreg.nett).

10.00 > Saluti iniziali Regione Puglia, partner associato NeTT e TPP, presentazione del progetto NeTT a cura di Lino Manosperta

10.10 > Saluti partner greci (Teatro Corfù, Teatro Patrasso, Camera di Commercio di Acaia)

10.20 > Presentazione Fondazione Petruzzelli e saluto del Direttore amministrativo Nicola Grazioso

I saluti iniziali saranno tutti in lingua inglese poi si
proseguirà in italiano

10.30 > Presentazione Koreja: 

  • Intervista a Paola Pepe, ufficio stampa della Compagnia, che presenta video dello Showcase a Lecce
  • Intervista a Andelka Vulic, attrice, che presenta video spettacolo “Per primo amore” sottotitolato in inglese;
  • Intervista a Salvatore Tramacere, direttore artistico, che presenta video “Il Pasto della Tarantola”;
  • video “Kater i Rades”;
  • video “Giardini di plastica”

H.11.30 > Questions and answers time

H 11.40 > Presentazione La Luna nel letto

Intervista a Michelangelo Campanale e Katia Scarimbolo che
presentano:

  • video Showcase Ruvo di Puglia a cura di Roberto D’Introno, sottotitolato in inglese
  • video “Racconti di Pietra. Bella Addormentata” a cura di Mariagrazia Proietto, sottotitolato in greco
  • video “Cappuccetto Rosso”
  • video “L’abito Nuovo”
  • video “Semino”
  • video “Jack e il Fagiolo Magico. Una storia tra terra e cielo”

 H 12.45 > Saluti e conclusioni

Sabato 07/11/2020

(Ora Grecia 17.00, in Italia, inizio ore 16.00) sulla pagina Facebook Progetti TPP (https://www.facebook.com/ProgettiTPP) e sulla pagina Facebook Interreg Nett (https://www.facebook.com/interreg.nett).

17:00 > Breve presentazione TPP del progetto NeTT;

17:05 > Intervento del Coordinatore del JS del Programma Grecia Italia, Gianfranco Gadaleta;

17:10 > Saluti da Camera di Commercio della Regione di Achaia, Teatro Municipale e Regionale di Patrasso e Teatro Municipale e Regionale di Corfù;

17:30 > Saluti e presentazione video Fondazione Teatro Petruzzelli, dott. Nicola Grazioso, direttore amministrativo;

18:00 > Presentazione video Teatro Municipale e Regionale di Patrasso;

18:30 > Presentazione video Teatro Municipale e Regionale di Corfù;

19:15 > Conclusioni.

www.greece-italy.eu

        

Il Programma Interreg
V-A Grecia–Italia 2014-2020
,
con una dotazione finanziaria di euro 123.176.896, è un programma bilaterale di
cooperazione transfrontaliera, co-finanziato dall’Unione Europea attraverso il
Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (FESR) e dai due stati membri (Italia e
Grecia) con una quota nazionale del 15%. Il Programma ha come obiettivo
principale la definizione di una strategia di crescita transfrontaliera tra la
Puglia e la Grecia, finalizzata allo sviluppo di un’economia dinamica basata su
sistemi smart, sostenibili e inclusivi per migliorare la qualità della vita dei
cittadini di queste regioni.

immagine di copertina rassegna Beat…hoven/annullato

Strade Maestre 2020 // Musica

Non posso continuare,
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2020

Beatrice Rana

Beat…hoven/annullato

foto Beat…hoven/annullato

Per celebrare Beethoven a 250 anni dalla nascita, Beatrice Rana racconta la modernità e l’universalità della sua musica.

Beatrice Rana (Copertino, 22 gennaio 1993) è una pianista italiana. Nata in una famiglia di musicisti e avviatasi allo studio del pianoforte in tenera età, ha studiato per otto anni sotto la guida del pianista Benedetto Lupo presso il Conservatorio Nino Rota di Monopoli, dove si è diplomata con lode e menzione e dove ha anche approfondito lo studio della composizione con Marco Della Sciucca.

A 18 anni ha conseguito il primo premio al Concorso Internazionale di Montréal, in Canada, diventando la più giovane vincitrice della competizione, nonché la prima italiana. In Italia ha vinto il concorso “Muzio Clementi” di Lastra a Signa, lo “Yamaha-Del Rio Giovani Talenti” a Cesenatico, il “1º Concorso Internazionale Repubblica di San Marino”, il “Marco Bramanti” di Forte dei Marmi e il Premio delle Arti 2005. Nel 2013 ha conseguito il secondo premio al Concorso pianistico internazionale Van Cliburn di Fort Worth, dove ha anche ottenuto il premio del pubblico. Intraprende una carriera solistica internazionale collaborando con molte orchestre e direttori e partecipa a diversi festival internazionali. Prosegue i suoi studi ad Hannover con Arie Vardi presso la Hochschule für Musik, Theater und Medien. Nel 2014 è inserita nella classifica 30 under 30 della rivista International Piano. Nel 2018 Beatrice Rana viene candidata ai Classic BRIT Awards come migliore artista femminile dell’anno per l’interpretazione delle Variazioni Goldberg di Bach, registrate con la casa discografica Warner Classics. Attualmente vive a Roma.

immagine di copertina rassegna Per primo amore/annullato

Strade Maestre 2020 // Site specific

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2020

Teatro Koreja

Per primo amore/annullato

Un lavoro ricco di desiderio, passione e dolcezza. Un viaggio nel tempo verso la tragedia antica e il mito, che sono attuali e sono vita e nutrimento per una visione nuova della contemporaneità. La presentazione site-specific, pensata appositamente per vivere” gli spazi non convenzionali attraverso il teatro, è liberamente ispirata alle Eroidi, raccolta di epistole composte dal poeta latino Ovidio tra il 25 ed il 16 a.C. circa: un epistolario immaginario tra eroine note e meno note e i loro mariti, fidanzati o amanti. Lettere poetiche, straordinariamente moderne e originali. Donne innamorate, abbandonate o tradite. Da questo corpus di scritti prende vita il lavoro del Teatro Koreja


progetto site specific cura artistica Elena Bucci cura del progetto Salvatore Tramacere con Giorgia Cocozza, Alessandra De Luca, Elisa Morciano, Maria Rosaria Ponzetta, Anđelka Vulić musiche originali Giorgio Distante, tecnici di compagnia Alessandro Cardinale, Mario Daniele organizzazione Georgia Tramacere amministrazione Daniela de Matteis. Lo spettacolo è prodotto nell’ambito del Progetto NeTT, finanziato dal Programma di Cooperazione Territoriale V-A Interreg Greece-Italy 2014-2020. Lead Beneficiary Teatro Pubblico Pugliese  

immagine di copertina rassegna Bubù settete/annullato

Teatro in tasca 2020 //

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2020

Associazione Teatro Giovani /Teatro Pirata

Bubù settete/annullato

Quanti sono disposti a confessare le proprie paure? Pochi, quasi nessuno. Tutti abbiamo paura, ma non dobbiamo aver paura di ammetterlo! A volte basta una risata per vincere la paura! È proprio questo il percorso che faranno due strani individui: il professor Aristide Menelao Fanfulla da Lodi, studioso di “paura” e il suo aiutante Miro Vladimiro, timoroso quanto basta a scatenare processi di identificazione nei bambini. I due professori hanno la pretesa di liberare chiunque da qualsiasi paura, e lo faranno tramite la narrazione di storie originali e racconti che si perdono all’alba dei tempi fino all’epilogo finale, dove il buon Vladimiro supererà definitivamente le sue e le vostre paure. La compagnia, con la solita ironia, i pupazzi e le scenografie di Marina Montelli, una colonna sonora originale, mette in scena magiche suggestioni e momenti indimenticabili in cui le paure più profonde e inconfessate si scioglieranno grazie ad un divertente gioco teatrale. Vi aspettiamo… per farvi ridere dalla PAURA!!!


ideazione e regia Francesco Mattioni, Silvano Fiordelmondo, Diego Pasquinelli, Simone Guerro con Silvano Fiordelmondo, Simone Guerro scene e costumi Marina Montelli musiche originali Simone Guerro, Nicola Paccagnani

immagine di copertina rassegna Vista interno mare

Strade Maestre 2020 // Incontri

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2020

Progetto Aida

Vista interno mare

AIDA è un progetto finanziato dal programma INTERREG ITA-ALB-MONT che vede come capofila il Teatro Koreja (ITA) e come partner il Teatro Metropol (ALB), la Fondazione LIKA (MONT) e la Fondazione Molise Cultura (ITA) Il progetto intende dimostrare che è possibile considerare l’intera area del programma (Italia Albania Montenegro) da un unico punto di vista, evidenziando i tanti punti di contatto che esistono tra i cittadini e le comunità dei diversi territori coinvolti. VISTA INTERNO MARE – L’identità adriatica di un’umanità in cammino  è un lavoro basato sulla memoria delle comunità realizzato a seguito di una serie di interviste ad abitanti del quartiere Borgo Pace di Lecce, dove nascono i Cantieri Teatrali Koreja. Un lavoro insieme corale e particolare, in cui le diverse anime di Italia e Albania si ritrovano nella visione comune di un mare stretto e lungo che è, da sempre, un mare in cammino.

immagine di copertina rassegna Letra/la lettera

Strade Maestre 2020 // Teatro

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2020

Teatro Koreja /Teatro Metropol

Letra/la lettera

foto Letra/la lettera

LETRA racconta la vita di un povero Cristo in una lettera di assegnazione per una casa popolare. Un lavoro teatrale su quanto il suono delle parole che descrivono un’esistenza misera decifrano e comprendo la storia di tutti. Un uomo, un mendicante, in una notte di pioggia come tante, chiede ad un maestro di città che insegna nel paesino di montagna dove questi è nato e vissuto, di scrivergli una lettera per farsi assegnare una casa popolare. È un uomo solo, Mark, che si rivolge al maestro Andrea cercando la sua comprensione. Un uomo che chiede aiuto per avere una casa. Il maestro scrive la lettera e Mark chiede che gli venga riletta. Questa lettura, l’oggettivazione della sua vita, senza alcuna enfasi diventa l’ossessione figurata del senso dell’esistenza. Mark chiederà che la lettera della sua vita gli venga riletta, nella stessa notte dal maestro e per gli anni a seguire dagli scolari che ferma per strada. Fino a che non decide di diventare voce narrante della sua stessa vita: vuole imparare a leggere e scrivere, vuole comprare un abecedario.


testo Ylljet Aliçka elaborazione drammaturgica Giulia Maria Falzea Salvatore Tramacere regia Salvatore Tramacere con Roerd Toçe elaborazione sonora Giorgio Distante scena Lucio Diana tecnico Alessandro Cardinale Con il supporto del comune di Barletta nell’ambito del progetto TOURNÉE – Programma Interreg IPA CBC Italy-Albania-Montenegro 2014-2020

immagine di copertina rassegna La casa del sordo

Strade Maestre 2020 // streaming

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2020

Odin Teatret/Eugenio Barba

La casa del sordo

foto La casa del sordo

Siamo a Bordeaux, nella casa di un sordo, Francisco Goya. È l’ultima notte della  sua vita. La sua amante per più di trent’anni, la vivace Leocadia Zorilla, scatena la sua fantasia e i suoi ricordi.

Francisco José de Goya (1746-1828) è considerato il più importante pittore e incisore spagnolo tra la fine del 18° e l’inizio del 19° secolo. Nel corso della sua lunga carriera fu un impegnato commentatore e cronista della sua epoca. Morì in esilio a Bordeaux, in Francia.  […] La casa del sordo – Capriccio su Goya è la trasposizione teatrale del genere artistico del capriccio applicata alla biografia e all’opera di Francisco Goya. La sua vita si svolse tra gli sconvolgimenti politici dell’Europa alla fine del 18° secolo, tra Età della Ragione e Romanticismo, Inquisizione e Rivoluzione Francese, erotismo, esilio e mutilazione fisica dovuta alla sordità totale che colpì Goya a 46 anni […] Il capriccio, come genere artistico, si sviluppò nel XVI secolo in musica, architettura e pittura. Il compositore tedesco Michael Praetorius lo definì “una specie di fantasia improvvisata che passa da un tema all’altro” […] La casa del sordo è un capriccio teatrale su Goya: una varietà di temi che l’arte dell’attore trasforma in un flusso di decadenza fisica e vitalità creativa, avidità di prestigio, sperpero di denaro, egoismo, inventiva, passione e frivolezza. Un caleidoscopio di immagini, situazioni e pensieri che si dibattono nel tentativo di approssimarsi al mistero della Bellezza e della Vita la cui spietata verità cammina, deridendoli, sui morti […]  Eugenio Barba


Un capriccio su Goya Testo Else Marie Laukvik Eugenio Barba Scenografia Else Marie Laukvik, Rina Skeel Consulente Scenografico Jan De NeergaardAttori Else Marie Laukvik, Rina Skeel, Frans Winther Assistente alla regia Rina Skeel Regia Eugenio Barba una produzione 2019 Masakini Theatre (Kuala Lumpur, Malesia) Nordisk Teaterlaboratorium / Odin Teatret (Holstebro, Danimarca)  

immagine di copertina rassegna Eugenio Barba intervista Carlo Salvemini a seguire The art of impossible

Strade Maestre 2020 // streaming

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2020

Eugenio Barba intervista Carlo Salvemini a seguire The art of impossible

Eugenio Barba fondatore e direttore dell’ Odin Teatret intervista il Sindaco di Lecce Carlo Salvemini a seguire The art of impossible un roadmovie con Eugenio Barba: ritorno alle origini dell’Odin Teatret

Nel 1964 l’immigrato italiano Eugenio Barba fondò l’Odin Teatret in un rifugio antiaereo a Oslo. Oggi l’Odin è una delle compagnie di teatro più famose a livello internazionale e Eugenio Barba è considerato come uno dei più grandi innovatori del teatro moderno. Il loro palcoscenico è il mondo intero e hanno reso la piccola città danese di Holstebro famosa come la città della cultura. Ma da cosa è spinto Barba? Perché pensa ancora che la cultura è qualcosa di importante per cui lottare? E qual è il significato di fare teatro nei tempi del capitalismo, dell’apatia, del terrore? Come ha ispirato un gruppo di attori a essere creativo per così tanto tempo? E come sarà per lui tornare in Norvegia dove tutto è cominciato?

Elsa Kvamme è stata un’attrice dell’Odin Teatret dal 1973 al 1975. Ha partecipato alle attività che l’Odin ha realizzato a Carpignano Salentino nel 1974 e ha preso parte nella performance Il libro delle danze. Negli anni successivi ha fondato a Oslo la Saltkompagniet, che ha diretto per sei anni, per poi trasferirsi a New York a frequentare una scuola di cinema. Si è fatta conoscere anche come artista di cabaret e cantautrice. Oggi è una regista cinematografica, ha realizzato il lungometraggio Fia! e i documentari A Streetcar to Auschwitz e The Doctors’ War

Eugenio Barba fondatore e direttore dell’ Odin Teatret intervista il Sindaco di Lecce Carlo Salvemini


Un film di Elsa Kvamme Sceneggiatura Elsa Kvamme Direttori della fotografia Tore Vollan, Nils-Petter Lotherington Editato da Claire Coriat e Erik Thorvald Aster Musica di Henning Sommerro Prodotto da Alert Film
Durata: 66 minuti
Anno: 2018