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immagine di copertina rassegna ESSERE O NON ESSERE

Teatro dei luoghi >festival internazionale //

il passato è un paese straniero

2023

Teatro Koreja/ Babilonia Teatri

ESSERE O NON ESSERE

foto ESSERE O NON ESSERE

Uno spettacolo per raccontare cosa voglia dire divenire bambini e bambine,

per interrogarsi su quali siano i fattori, culturali e sociali, che guidano l’educazione in relazione al genere.

Lo spettacolo si compone per quadri.

Le due attrici e i due attori presenti in scena con i loro corpi danno vita a immagini, azioni e parole che si inseguono e si rincorrono.

I corpi degli attori divengono campo di gioco.

Gli attori si colorano, si vestono, si travestono, si scambiano di posto.

Da una parte fotografiamo come ancora oggi il maschile e il femminile vengano separati in modo dicotomico.

Rosa e azzurro. Pallone e tutù. Libri da maschi e libri da femmine.

Dall’altra proviamo a mostrare come ascoltando l’indole, il carattere, la sensibilità e l’unicità di ognuno le linee di demarcazione saltino.

Come ognuno di noi abbia davanti a sé infinite possibilità, come nessuno si esaurisca nel genere a cui appartiene, come le nostre caratteristiche una volta inserite in uno bicchiere e shakerate non diano come risultato il cromosoma X o il cromosoma Y, ma una serie infinita di sfumature e di colori in grado di comporre una tavolozza grande come il mondo.

Cosa intendiamo quando parliamo di regole e aspettative di genere?

Quali sono i comportamenti appropriati, accettati e condivisi per un bambino e per una bambina?

Per un uomo e una donna?

Quali le parole che utilizziamo per appellarli e per rivorgerci loro?

Quanto, ancora oggi, gli stereotipi connessi all’appartenenza di genere sono radicati?

Quanto chi non si conforma a queste aspettative corre il rischio di essere escluso e marginalizzato dal sistema culturale condiviso dai più?

Quanto le aspettative finiscono per assurggere a presunti valori da non disattendere?

Quanto chi non condivide questi pretesi valori diventa oggetto di stigmatizzazione e discriminazione? Un contesto culturale di questo tipo finisce per essere terreno fertile in cui si inscrivono il fenomeno dell’omo-transfobia e della violenza di genere?


uno spettacolo di KOREJA
in collaborazione con Babilonia Teatri • di Valeria Raimondi e Enrico Castellani cura Valeria Raimondi
parole Enrico Castellani
con Carlo Durante, Barbara Petti, Enrico Stefanelli, Anđelka Vulić