Nel rifiuto-liberazione del velo la libertà delle donne iraniane
Nel rifiuto-liberazione del velo la libertà delle donne iraniane
Visioni
di Gigi Mangia
Il rifiuto è più ancora la liberazione del velo delle donne non é semplicemente un rifiuto e una ribellione alla tradizione islamica : é molto di più!
“La rivoluzione delle ragazze corre ancora. A capo scoperto, senza paura”. (Corriere della sera 08/12/25Senza velo, finalmente libere con i capelli neri, lunghi, raccolti in trecce o code , le giovani donne dell’isola di Kish, marciano e sfidano il potere. La forza più coraggiosa, più dirompente, più carica di rivoluzione é quella di una giovane donna che esce da casa danzando, sfidando il vento, il potere che opprime. Le giovani donne in marcia, con maglietta rossa , rappresentano un grande passo nella storia, perché la loro lotta é quella di liberare l’Islam dall’ideologia repressiva, autocratica, negativa dell’umanità. Le donne lottano per essere libere di pensare, di vivere, di sognare, di avere libertà di relazioni , di godere della bellezza e della libertà del loro corpo, libero finalmente da ogni divieto, da ogni uso strumentale, finalmente da portare in un mondo dove la libertà é riconosciuta. Le giovani donne dell’Iran ci chiedono di guardare e di vivere con loro la loro lotta perché ci insegnano a realizzare quel progetto di cultura del meriteranno dei popoli, dove l’oriente e l’Occidente cessano di essere civiltà separate e contrapposte. Le donne non chiedono di bombardare l’Iran, ci chiedono di lottare per una sola bandiera: LA BANDIERA DELLA LIBERTÀ!
