Calendario

September 2022

Non sono previsti spettacoli per il mese selezionato.

immagine di copertina rassegna Trame su misura

La stagione dei ragazzi e delle ragazze // Matinée

spettacoli per le scuole

2022/2023

Giallo Mare Minimal Teatro

Trame su misura

Lo spettacolo, utilizzando uno stile scenico che “mixa” lettura ad alta voce, narrazione teatrale, disegno e composizione grafica dal vivo, videoproiezione ed animazione di figure e oggetti, evoca le vicende di due fiabe. Da una parte la storia del Lupo Romeo e della Capretta Giulietta ripensata in una chiave ironica, immaginando cioè sette caprette, sorelle di particolare bellezza, fra le quali spicca Giulietta la capretta nera. Una differenza di colore che crea fra loro screzi e gelosie. Quella diversa sfumatura di colore si rivela però come una “chance” formidabile ed imprevista per evitare che il lupo Romeo divori le sette sorelle. Una versione appetitosa de Il lupo e i sette capretti, da mangiare … con gli occhi! Dall’altra una versione dei Tre Porcellini in cui, pur mantenendo i fondamentali narrativi della traccia narrativa originale, la messa in scena interviene sulle dinamiche che portano alla sconfitta, inevitabile, del lupo. Il feroce animale come se conoscesse già il copione della storia inizia imprevedibilmente il suo attacco dalla casa di mattoni, passando senza incidenti dal camino, poi con poco contegno distrugge la casa di legno e dopo aver gustato i due primi fratelli come facile digestivo si dirige dal più piccolo dei porcelli, verso la sua casa fatta di fragilissima paglia… Ma qui arriva il colpo di scena: il piccolo non ha paura e sfida il lupo ad una sfida sensazionale: chi ha più fame, chi mangia di più nel bosco fra il lupo o il maiale? Una battaglia combattuta in punta… di denti, all’ultimo boccone per poi poter vivere tutti felici e contenti.


DI RENZO BOLDRINI CON RENZO BOLDRINI E DARIA PALOTTI OPERATORE MULTIMEDIALE ROBERTO BONFANTI

immagine di copertina rassegna Caro Lupo

La stagione dei ragazzi e delle ragazze // Matinée

spettacoli per le scuole

2022/2023

Drogheria Rebelot

Caro Lupo

foto Caro Lupo

C’è una piccola casa in mezzo ad un grande bosco. In quella casetta vecchia e sgangherata, si sono appena trasferiti la mamma, il papà e la piccola Jolie. Jolie è una bambina con una fervida immaginazione che la porta ad inventare milioni di storie, tanto che anche lei, a volte si interroga sul confine labile tra realtà e finzione. È curiosa, coraggiosa, le piacciono le stelle, il suo inseparabile orso di pezza Boh e le cose che fanno un po’ paura. I suoi genitori sono eccentrici, in molte faccende affaccendati, sono mani che sistemano, preparano, dialogano tra loro e non danno molto peso a quelle che sembrano essere fantasie. Così non le credono quando Jolie si accorge di una creatura del bosco che la affascina e contemporaneamente la terrorizza. E quando Boh scompare, sente un coraggio che solo l’Amore sa regalarci e decide di andare alla ricerca di Boh nel bosco, incontra i suoi abitanti, scopre paesaggi incantati, e quando pensa di essersi perduta Nonno Nodo e Nonna Corteccia le regaleranno la chiave per affrontare la paura. Perché tutti abbiamo paura, e, a volte, essa si può addomesticare, se le guardiamo da vicino, se la attraversiamo, sa diventare piccola e preziosa.


IDEAZIONE MIRIAM COSTAMAGNA E ANDREA LOPEZ NUNES REGIA, DRAMMATURGIA E CURA
DELL’ANIMAZIONE NADIA MILANI CON MIRIAM COSTAMAGNA, ANDREA LOPEZ NUNES, GIACOMO OCCHI / NADIA MILANI SCENE, SAGOME E PUPPETS GISELLA BUTERA, ANDREA LOPEZ NUNES, MIRIAM COSTAMAGNA, NADIA MILANI, MATTEO MOGLIANESI MUSICHE ORIGINALI ANDREA FERRARIO VOCI DI AURORA ARAMO, ARIANNA ARAMO, MIRIAM COSTAMAGNA, ANDREA LOPEZ NUNES, NADIA MILANI, GIACOMO OCCHI DISEGNO LUCI ANDREA LOPEZ NUNES E MATTEO MOGLIANESI CONSULENZA REGISTICA MATTEO MOGLIANESI

immagine di copertina rassegna NON E’ il visconte dimezzato

Le case speciali dei ragazzi e delle ragazze //

restituzione finale del Laboratorio teatrale per progetto Le case speciali dei ragazzi e delle ragazze

NON E’ il visconte dimezzato

foto NON E’ il visconte dimezzato

restituzione finale del Laboratorio teatrale diretto da Alessandra De Luca in collaborazione con Carlo Durante attori e pedagoghi del Teatro Koreja per il progetto “LE CASE SPECIALI DEI RAGAZZI E DELLE RAGAZZE” in scena: Alessia Alba, Melania De Luca, Benedetta Pingiotti, Mario Tafuro, Rosa Taurino, Bianca De Luca hanno partecipato al progetto: Francesco Conte, Gioele Monaco, Emanuele Pagliaro, Giulia Zacheo

Venerdì 2 Settembre alle ore 19.30 presso il Centro
Futura – Parco 2 Giugno di Bari seconda tappa di condivisione pubblica del
risultato conclusivo del laboratorio Teatrale diretto dall’attrice Alessandra
De Luca in collaborazione con Carlo Durante, realizzato all’interno del
progetto “LE CASE SPECIALI DEI RAGAZZI E DELLE RAGAZZE”, progetto selezionato e
finanziato da CON I BAMBINI Impresa Sociale, nell’ambito del Fondo per il
contrasto della povertà educativa minorile.

Nel realizzare il percorso gli attori sono partiti dall’opera
di Italo Calvino “Il visconte dimezzato”, per prendere rapidamente il largo,
spaziando in maniera spontanea, libera e quasi anarchica tra temi molto diversi
tra loro. In questo modo la restituzione finale del progetto non pretende di
approdare alla compiutezza di una drammaturgia teatrale convenzionale,
obiettivo che avrebbe tolto spazio al processo di ricerca individuale e
collettiva ma piuttosto è stata strutturata come una raccolta di appunti di
viaggio, l’esposizione cruda e la giustapposizione di momenti di un processo
incompiuto ma vivo, come deve esserlo ogni processo autenticamente creativo.

Non si assisterà dunque ad uno spettacolo ma ad un
mettere in gioco e in scena i punti di vista delle ragazze e dei ragazzi sulla
scuola, sulla città, su cosa siamo e cosa vorremmo essere come esseri umani.

Così se l’operare artistico, in qualunque forma si realizzi, ha come precondizione necessaria quella dello straniamento dello sguardo, cioè osservare il proprio oggetto con occhi diversi per poterlo meglio comprendere, NON È IL VISCONTE DIMEZZATO restituirà un doppio straniamento, ovvero nell’opportunità di gettare uno sguardo sul mondo attraverso gli occhi di quegli alieni che troppo spesso sono per noi gli adolescenti.

immagine di copertina rassegna P40 e Donna Lucia in: Koreja e le case vicine..

Il Teatro dei luoghi Fest // Teatroconcerto

XVI edizione

2022

P40 e Lucia Militello

P40 e Donna Lucia in: Koreja e le case vicine..

foto P40 e Donna Lucia in: Koreja e le case vicine..

in occasione della festa della Madonna di Borgo Pace

La performance si svolge raccontando storie vere o verosimili di personaggi, incontri, vicende, sensazioni e sentimenti, che vengono descritti o che si presentano all’interno di brani musicali. Ogni personaggio caratterizza fasi e/o modalità diverse del vivere il proprio tempo e i propri contatti. Il tema portante del percorso artistico sarà condotto ironicamente sugli usi e costumi, vizi e virtù dell’enogastrocultura del Salento di oggi e del Salento di ieri, che si realizzano nel normale fluire dei contatti del nostro vivere… giocando in logica “glocale”. Un percorso fluido in cui lo spettatore scorre empaticamente lungo le proprie sensazioni ed impressioni, sollecitando la categoria di analisi e interpretazione della propria conformazione sociale e magari provocando il proprio stereotipo.

immagine di copertina rassegna Kiva

Il Teatro dei luoghi Fest // Teatro

XVI edizione

2022

Masque Teatro

Kiva

foto Kiva

Figura o corpo. Né una né l’altro. Solo ectoplasmi. Un nuovo organismo prende forma, come inviluppo o bozzolo o membrana che avvolge il corpo che già non è più. Non si tratta di concepire il movimento della figura come una modifica o l’attualizzarsi di uno stato, ma come il manifestarsi sincronico di energie multiple condensantesi sul corpo che infine cessa di esistere. Siamo quindi in quattro, corpo, figura, immagine, ectoplasma o fantasmale. Questo l’ordine delle apparizioni. Una polarità binaria, lineare, sequenziale, causale. Appare il corpo, la carne si fa figura, la forma immagine, e questa si allontana come icona senza sostanza.

Masque Teatro nasce nel 1992. La forza visionaria della compagnia si esprime nel complesso dialogo tra il discorso filosofico, la creazione di prodigiose architetture sceniche e il fondamentale ruolo della figura. Alcuni spettacoli hanno aperto una possibilità che identifica non solo una cifra stilistica ma una nuova modalità produttiva ed una innovata relazione con il pubblico.

Prigione detto Atlante (Myfest-Glasgow, 1994), Coefficiente di fragilità (Triennale di Milano, 1998), Omaggio a Nikola Tesla (Bitef Festival, Belgrado 2003), Materia cani randagi (Teatro delle Passioni, Modena 2009), Just Intonation (Festival di Santarcangelo 2011), KIVA (teatro Rasi, Ravenna 2019), Dark Tesla (teatro Nohma, Milano 2021)  rappresentano le punte di una ricerca che trova la sua ragion d’essere nella produzione di simulacri, eventi dove materiale e virtuale si fondono per dar vita a originali creazioni.

Lorenzo Bazzocchi

fondatore del gruppo romagnolo Masque, è, oltre che regista e attore,
prima di tutto autore di architetture sceniche totalizzanti, nelle quali gli interpreti si
inseriscono come ingranaggi anomali o come appendici generate da una anch’essa
anomala partenogenesi (è quanto avveniva con particolare evidenza in Nur Mut),
luoghi che accolgono al loro interno sparuti drappelli di testimoni oculari (gli spettatori),
talvolta avvinti nella stasi di un lounge theatre in cui una dichiarata inclinazione
speculativa flirta con seduzioni virtuali (era il caso dei Vapori della sposa), talvolta
costretti a solitarie peregrinazioni in labirinti in cui si finisce per imbattersi nella propria
immagine (come succedeva in Coefficiente di fragilità)…” Andrea Nanni

Sara Baranzoni
PhD in studi teatrali e cinematografici all’Università di Bologna, è docente di filosofia della performance presso la Universidad de las Artes di Guayaquil, Ecuador. Collabora con l’IRI di Parigi ed è membro di vari network internazionali. È co-fondatrice della rivista internazionale di filosofia «La Deleuziana» e ha pubblicato diversi articoli e traduzioni su temi di ricerca relazionati con la filosofia francese contemporanea, la filosofia della tecnologia, l’ecologia politica, i media studies, l’estetica e le arti; ha inoltre curato diverse pubblicazioni collettive (libri e monografici di rivista).

Paolo Vignola
PhD in filosofia, insegna Filosofia della letteratura, Teoria letteraria e Letteratura e Nuove Tecnologie presso la Universidad de las Artes de Guayaquil, Ecuador.
È membro del comitato scientifico di «Etica&Politica», co-fondatore della rivista internazionale di filosofia «La Deleuziana» e membro di vari network internazionali. La sua ricerca articola filosofia contemporanea, estetica, ecologia politica, filosofia della tecnologia, e consta di più di cento pubblicazioni scientifiche, in italiano, inglese, spagnolo e francese. Tra le sue ultime pubblicazioni in italiano, il libro La Funzione N. Sulla macchinazione filosofica in Gilles Deleuze (Orthotes 2018) e l’articolo Cosa può un corso?, «Iride», XXXI, 2019/1.


con Eleonora Sedioli tecnica: Angelo Generali regia, ideazione, luci e macchine: Lorenzo Bazzocchi produzione Masque teatro

immagine di copertina rassegna Veleno

Il Teatro dei luoghi Fest // Danza

XVI edizione

2022

Maristella Martella/Compagnia Tarantarte

Veleno

foto Veleno

Questa provincia genera gente assai tranquilla e per nulla assetata di sangue umano, ma ad alcuni sembra che la natura abbia guastato questi suoi tanto pregevoli doni, di cui ho parlato. Essa infatti fece nascere qui una specie di ragno pericolosissima, gli effetti del cui veleno possono essere inibiti dal suono dei flauti e dei tamburelli: non lo avrei ritenuto possibile, se non lo avessi visto di persona, facendone esperienza moltissime volte” (De Situ Japigae, Antonio de Ferraris Galateo)

Quattro donne, quattro storie. Ognuna a narrare la propria versione di sé, tra le diverse possibili. Corpi di donne che si fronteggiano e che si sostengono, donne con braccia forti che possono colpire ma che sanno anche cullare, corpi che talvolta cadono ma che sempre si rialzano. Donne che sono prima di tutto umane, contradditorie, autentiche, incastrate in uno spazio claustrofobico, sospese nel tempo dell’inquietudine. Donne ieratiche e seduttive, come sacerdotesse custodi di un culto misterico prima che misterioso, conducono lo spettatore alla sua iniziazione

Veleno è andato in scena per la prima volta nel Febbraio 2021, è stato trasmesso online dal palcoscenico del Teatro Comunale di Galatone (LE) nell’ambito del format “Indovina chi viene a (s)cena” del Teatro Pubblico Pugliese.


Regia e coreografia Maristella Martella con Laura De Ronzo, Manuela Rorro, Alessandra Gaeta , Giulia Piccinni

immagine di copertina rassegna Stoc Ddò – Io sto qua

Strade maestre OFF // Teatro

2022

Sara Bevilacqua /Meridiani Perduti

Stoc Ddò – Io sto qua

foto Stoc Ddò – Io sto qua

Michele Fazio non ha ancora compiuto sedici anni quando viene colpito per errore durante un regolamento di conti tra clan rivali. La vita di Lella, da quella sera, muta radicalmente direzione. Giorno dopo giorno, con la sola presenza di madre ferita, impone le esigenze della giustizia ai clan, denunciando, testimoniando, puntando gli occhi negli occhi di chi vuole imporle il silenzio: io non fuggo, e nemmeno chiudo la porta di casa: “Stocddò”. Da dove, Lella, ha tratto la forza per combattere una guerra che non l’ha mai vista abbassare lo sguardo? Dall’esempio di sua mamma, cumma’ Nenette, donna determinata nell’educare i figli alla sostanza delle cose. Dal sostegno del marito Pinuccio, della famiglia e della gente del quartiere. Ma, soprattutto, dal dialogo mai interrotto con Michele, il garzone allegro, l’angelo di Bari Vecchia. Un dialogo, quello con suo figlio, che nessun ostacolo riuscirà mai a impedire, nemmeno la morte.

A seguire incontro con Pinuccio e Lella, i genitori di Michele Fazio

 Lo Spettacolo dedicato a Michele Fazio inaugura la prima giornata di NarinCamp http://www.narincamp.it/narin-camp-2022/

Il  programma prevede nella giornata di lunedi 1 agosto un incontro dal titotolo “” Stessa spiaggia, stesso mare” sul tema delle concessioni balneari. Parteciperanno alla serata : Carlo Salvemini, sindaco di Lecce, il giornalista Stefano Iannaccone e Francesco Capone di Libera contro le mafie.

l progetto Narin Camp è organizzato dall’associazione culturale “TdF Mediterranea“  Via F.De Simone , 20


Di e con Sara Bevilacqua Drammaturgia Osvaldo Capraro Disegno Luci Paolo Mongelli  Organizzazione Daniele Guarini 

immagine di copertina rassegna Clown in libertà

Il Teatro dei luoghi Fest // Teatro

XVI edizione

2022

TEATRO NECESSARIO

Clown in libertà

foto Clown in libertà

Clown in libertà è, come suggerisce il titolo dello spettacolo, un momento di euforia, ricreazione e ritualità catartica per tre ‘talentuosi’ clown che paiono colti da un’eccitazione infantile all’idea di avere una scena ed un pubblico a loro completa disposizione. Ecco quindi sequenze di mano a mano, duelli al rallentatore ed intricati passaggi di giocoleria. La musica accompagna le evoluzioni, ritma ogni azione. L’intero spettacolo risulta così come un grande, unico e continuo viaggio musicale che non si interrompe ‘quasi’ mai, nemmeno durante le acrobazie più impensabili.


di e con Leonardo Adorni, Jacopo Maria Bianchini, Alessandro Mori

immagine di copertina rassegna Alessandro <br>Un canto per la vita e le opere di Alessandro Leogrande

Il Teatro dei luoghi Fest // Teatro

XVI edizione

2022

Teatro Koreja

Alessandro
Un canto per la vita e le opere di Alessandro Leogrande

foto Alessandro <br>Un canto per la vita e le opere di Alessandro Leogrande

Alessandro è il racconto della vita, delle imprese, delle opere di un intellettuale straordinario. È racconto di un giovane che sceglie di tenere gli occhi aperti sulla realtà che lo circonda, di stare sempre e comunque dalla parte degli “Ultimi”. Alessandro è Taranto. È viaggio nei ghetti dei migranti, persi nelle campagne, nei luoghi delle frontiere e dei muri. Alessandro è meraviglia di fronte a un quadro. È pratica altissima di una “pietas” dello sguardo. Alessandro è un compagno di viaggio in questi tempi difficili, una fonte inesauribile d’ispirazione. Alessandro è teatro pulsante, dove memoria, presente e utopia non sopportano mai, come in tutta la sua opera, di essere separati.


di Gianluigi Gherzi e Fabrizio Saccomanno con Fabrizio Saccomanno, Giorgia Cocozza, Emanuela Pisicchio, Maria Rosaria Ponzetta, Andjelka Vulic regia Fabrizio Saccomanno cura del progetto e consulenza artistica Salvatore Tramacere tecnici Mario Daniele, Alessandro Cardinale coproduzione Ura Teatro si ringrazia Feltrinelli Editore, Cecilia Bartoli, Mario Desiati, Emiliano Morreale e Laura Scorrano un ringraziamento speciale a Maria Leogrande

immagine di copertina rassegna Sul futuro: ombre e luci <br>Dialogo incontro tra Eugenio Barba e Livia Pomodoro

Il Teatro dei luoghi Fest // Incontri

XVI edizione

2022

Sul futuro: ombre e luci
Dialogo incontro tra Eugenio Barba e Livia Pomodoro

foto Sul futuro: ombre e luci <br>Dialogo incontro tra Eugenio Barba e Livia Pomodoro

Eugenio Barba, fondatore dell’Odin Teatret, uno dei massimi esponenti del teatro contemporaneo internazionale e Livia Pomodoro, magistrato, Presidente dell’Accademia di Belle Arti di Brera e Presidente dello Spazio Teatro No’hma si incontrano per la prima volta in un dialogo pubblico Sul futuro: ombre e luci. Una riflessione concreta che passa da anni di lavoro artistico e politico, dove l’uno si intreccia e si radica nell’altro, dove la memoria è viva e soprattutto la visione del domani è fattiva e operativa. Due personalità che, nell’arte antica del dialogo pubblico, ricuciono il senso di osservare la specie da una prospettiva privilegiata e di immaginarne le dinamiche per una vita nuova.

Coordina Alessandro Valenti