Calendario

December 2021

Non sono previsti spettacoli per il mese selezionato.

immagine di copertina rassegna L’Assemblea

Strade maestre 2021_22 //

L’Assemblea

Gioco teatrale ideato e diretto da Rita Maffei
con le donne del laboratorio di Teatro Partecipato di Lecce

Riflettere sul 1968 e sull’eredità del suo movimento dal punto di vista delle donne, con il suo strumento di confronto più emblematico: l’assemblea. Gioco teatrale in forma di gioco di società, L’Assemblea indaga sul rapporto tra i cambiamenti nati dal ’68 nella vita delle donne e nella nostra vita contemporanea, a più di 50 anni da quel momento storico.
L’Assemblea è un gioco perché servono delle regole condivise, affinché tutti gli spettatori (uomini e donne) possano partecipare sia in modo attivo che restando spettatori, come desiderano. Ne L’Assemblea si discute, ma non si rievoca e, partendo da ieri, si parla di oggi e di domani.


immagine di copertina rassegna Alessandro. Un canto per la vita e le opere di Alessandro Leogrande

Strade maestre 2021_22 //

Teatro Koreja

Alessandro. Un canto per la vita e le opere di Alessandro Leogrande

Alessandro è il racconto della vita, delle imprese, delle opere di un intellettuale straordinario. È racconto di un giovane che sceglie di tenere gli occhi aperti sulla realtà che lo circonda, di dedicare la propria vita a donare luce a quello che rimane oscuro e nascosto nei luoghi più terribili, d’impegnarsi a smontare gli stereotipi e le frasi fatte con cui allontaniamo da noi i drammi che percorrono il nostro presente, di stare sempre e comunque dalla parte degli “Ultimi”. Alessandro è Taranto. Alessandro è viaggio nei ghetti dei migranti, persi nelle campagne. È viaggio infaticabile nei luoghi delle frontiere e dei muri. Alessandro è meraviglia di fronte a un quadro. È pratica altissima di una “pietas” dello sguardo. Alessandro è un compagno di viaggio in questi tempi difficili, una fonte inesauribile d’ispirazione. Alessandro è teatro pulsante, dove memoria, presente e utopia non sopportano mai, come in tutta la sua opera, di essere separati.


uno spettacolo di Koreja > di Gianluigi Gherzi e Fabrizio Saccomanno con Fabrizio Saccomanno, > Elisa Morciano, Emanuela Pisicchio, Maria Rosaria Ponzetta, Andjelka > Vulic regia Fabrizio Saccomanno cura del progetto e consulenza > artistica Salvatore Tramacere tecnici Mario Daniele, Alessandro > Cardinale coproduzione Ura Teatro > si ringrazia Feltrinelli Editore > > grazie a Cecilia Bartoli, Mario Desiati, Emiliano Morreale e Laura > Scorrano un ringraziamento speciale a Maria Leogrande  

immagine di copertina rassegna Quanto resta della notte

Strade maestre 2021_22 //

Nichi Vendola

Quanto resta della notte

Parole, versi e suoni in cerca di un giorno nuovo

In scena Nichi Vendola e i suoi otto capitoli poetici accompagnati e vestiti dalle musiche prodotte da Populous e dai video di Mario Amura. Parole, versi e suoni in cerca di un giorno nuovo.  Si parla della patria al singolare, dei nazionalisti e dei sovranisti e della patria al plurale di chi combatte la guerra, il razzismo, il maschilismo, il suprematismo in tutte le sue forme. Si parla di noi al tempo del Covid, della cultura dello stupro e del femminicidio, del potere maschile e della sua vocazione all’onnipotenza, di lesione della democrazia, di sospensione dei diritti fondamentali di libertà, di sequestro di persona e di tortura ad opera degli apparati dello Stato. Si parla di Genova nel 2001 e di Carlo Giuliani, della miseria della politica e della crisi delle parole della vita pubblica. Si parla della morte e della nascita, della casa e della famiglia, dell’amore e del figlio, della luce di un giorno nuovo.

Capitolo 1. La notte. Dove si parla della patria al singolare, dei nazionalisti e dei sovranisti e della patria al plurale di chi combatte la guerra, il razzismo, il maschilismo, il suprematismo in tutte le sue forme. Dove si parla di Alan Kurdi, il bambino con la maglietta rossa simbolo di tutti i bimbi morti nel tentativo di migrare. Dove si parla di Sarajevo e di Hebron.
Capitolo 2. Il contagio. Dove si parla di noi al tempo del Covid, del distanziamento sociale, della virtualizzazione delle relazioni tra le persone.
Capitolo 3. La rimozione. Dove si parla della cultura dello stupro e del femminicidio, del potere maschile e della sua vocazione all’onnipotenza.
Capitolo 4. Lo strappo. Dove si parla di lesione della democrazia, di sospensione dei diritti fondamentali di libertà, di sequestro di persona e di tortura ad opera degli apparati dello Stato. Dove si parla di Genova del luglio del 2001 e della morte di Carlo Giuliani.
Capitolo 5. La sconfitta. Dove si parla della miseria della politica e della crisi delle parole della vita pubblica.Dove si parla di Ingrao e delle passioni che non muoiono.
Capitolo 6. La perdita. Dove si parla della morte, del peso delle assenze, della gioia del fare memoria.
Capitolo 7. Il ritorno. Dove si parla della patria di nascita, della casa, del paese, della famiglia, delle tombe più care, del tempo delle prime scoperte, della nostalgia.
Capitolo 8. L’amore. Dove si parla dell’amore, del figlio, della luce di un giorno nuovo, della fine dei sensi di colpa, dell’uscita dal ghetto, della nominazione di sé e dei propri sentimenti, del mettersi al mondo con il senso storico, politico, poetico del pride.


Di e con Nichi Vendola Musiche di Populous Videomaking di Mario Amura Luci di Stefano Limone Montaggi di Sasha Mannish Suoni di Fabio Cinicola Assistente alla regia Elena Serra si ringrazia Valter Malosti per l’amichevole collaborazione

immagine di copertina rassegna Per primo amore

Strade maestre 2021_22 //

Teatro Koreja

Per primo amore

Un lavoro ricco di desiderio, passione e dolcezza. Un viaggio nel tempo attraverso la tragedia antica e il mito, che sono attuali e sono vita e nutrimento per una visione nuova della contemporaneità. La presentazione site-specific, pensata appositamente per “vivere” spazi non convenzionali attraverso il teatro è liberamente ispirata alle Eroidi, raccolta di epistole composte dal poeta latino Ovidio tra il 25 ed il 16 a.C. Fillide, Enone, Arianna, Fedra e Medea sono donne innamorate, abbandonate o tradite. Le loro sono lettere poetiche straordinariamente moderne e originali.


cura artistica Elena Bucci cura del progetto Salvatore Tramacere con Giorgia Cocozza, Alessandra De Luca, Emanuela Pisicchio, Maria Rosaria Ponzetta, Anđelka Vulić musiche originali Giorgio Distante tecnici di compagnia Alessandro Cardinale, Mario Daniele Lo spettacolo è prodotto nell’ambito del Progetto NeTT, finanziato dal Programma di Cooperazione Territoriale V-A Interreg Greece-Italy 2014-2020. Lead Beneficiary Teatro Pubblico Pugliese

immagine di copertina rassegna Sogno

Teatro in Tasca 22 //

non posso continuare , continuerò

2022

Fontemaggiore

Sogno

Il re e la regina delle fate, Oberon e Titania, litigano come al solito e portano scompiglio nella vita pacifica del bosco…Sogno è un’occasione per far conoscere anche ai più piccoli questo classico del teatro mondiale.

La commedia shakespeariana, facendo leva sul potere dell’immaginazione, che rende capaci di immedesimarsi senza perdersi in
situazioni in cui i confini tra sogno e realtà sono sfumati, suggerisce che siamo noi e noi soltanto, a poter scegliere cosa sia reale e cosa non lo sia nell’atto di creare la nostra identità di fronte al mondo.


Regia Beatrice Ripoli; con Enrico De Meo, Chiara Mancini, Valentina Renzulli, Andrea Volpi

immagine di copertina rassegna Oggi

Teatro in Tasca 22 //

non posso continuare , continuerò

2022

Compagnia Arione De Falco

Oggi

Marco ha sette anni. Un giorno è così arrabbiato che scappa di casa. Lina i suoi sette anni li ha compiuti almeno dieci volte ma anche lei è scappata. Questa è l’avventurosa e rocambolesca fuga a quattro mani di un bimbo e di un’anziana signora che senza saperlo si stanno cercando. È la storia di due generazioni lontane che si prendono per mano in una notte di luna, iniziano a camminare insieme e a riempire la memoria d’amore e giochi, il presente di divertimento e il futuro di “sono qui per te”.


di e con Annalisa Arione e Dario de Falco in collaborazione con Annalisa Cima

immagine di copertina rassegna Giro della piazza

Teatro in Tasca 22 //

non posso continuare , continuerò

2022

Madame Rebiné

Giro della piazza

Gentili signore e signori buonasera e benvenuti al Giro della piazza. Un percorso ciclistico insidioso che negli anni ha visto lo sbocciare di atleti quali Bartali, Coppi e Pantani e che oggi vedrà in pista tre promesse del ciclismo italiano. Chi sarà il vincitore? Andrea Brunello, il ciclista veloce e snello ma soprattutto bello o Tommaso, il ciclista dal grande naso? Per scoprirlo non resta che scendere in piazza e fare il tifo per il vostro preferito. Una commedia circense divertente, spettacolare e coinvolgente.


di e con Andrea Brunetto, Max Pederzoli e Alessio Pollutri; regia e drammaturgia Mario Gumina

immagine di copertina rassegna Caro lupo

Teatro in Tasca 22 // annullato

non posso continuare , continuerò

2022

Drogheria Rebelot

Caro lupo

Caro Lupo…è l’inizio di una lettera che ha il sapore di una fiaba. C’è una piccola casa in mezzo ad un grande bosco. La neve regala alla notte un silenzio magico, mentre le stelle abitano un limpido cielo invernale.

In quella buffa casetta si è appena trasferita la famiglia di Jolie e Boh, il suo orso di pezza. Un giorno però Boh scompare e Jolie si addentra nel bosco nonostante la paura, verso l’ignoto, per ritrovarlo. E qui Jolie, incontrerà il Lupo. Il suo Lupo. Un Lupo piccolo, come lei. Un lupo la cui ombra appare gigante ma che, in verità, è solo un cucciolo
e come tutti i cuccioli ha bisogno di cure, di coccole, di giocare, di trovare la strada del ritorno. Là dove chi amiamo, ci aspetta sempre. Soprattutto quando ha paura di averci perduto.


Ideazione Miriam Costamagna, Andrea Lopez Nunes; drammaturgia, regia e cura dell’animazione Nadia Milani

immagine di copertina rassegna Boccascena

Strade maestre 2021_22 //

Antonio Attisani e César Brie / Compagnia Tiresia Banti

Boccascena

Due uomini di teatro si incontrano per caso dopo tanto tempo, in un altrove che sembra un palcoscenico. Non se ne rendono conto ma una figura, forse un regista, forse un custode, forse il loro erede, li guida in un flusso di memoria in cui riversano la scarsa sincerità di cui sono capaci scoprendo di essere stati legati l’un l’altro per tutto il corso della vita. Un “gioco teatrale” in cui emerge spesso il rischio di veder ingoiate le proprie vite in una storia collettiva.


DI CÉSAR BRIE, ANTONIO ATTISANI CON ANTONIO ATTISANI, GIULIA BERTASI, CÉSAR BRIE

immagine di copertina rassegna La riparazione

Strade maestre 2021_22 //

Teatro Koreja/César Brie

La riparazione

Siamo in un luogo dove si va a riparare qualcosa. Qualcuno parte, qualcuno arriva. Un luogo d’incontri, fugaci, brevi, intensi, dove si può finalmente dire la parola non detta. Dove si può spiegare ciò che per molto tempo è rimasto confuso; dove si può, forse, stringere per un istante la persona che non siamo riusciti a salutare. Un anziano può incontrare il bambino che era, una bambina può andare incontro alla donna che è diventata. Ma non è un luogo privato. La nostra intimità è una moltitudine.

Spettacolo prodotto all’interno del progetto   AIDA Adriatic Identity through Development of Arts, I) Interreg IPA – CBC Italy – Albania – Montenegro


regia  César Brie testo César Brie con frammenti degli attori e di Laura Monedero con Bashkim Alaj, Giorgia Cocozza, Elisa Morciano, Barbara Petti, Maria Rosaria Ponzetta, Ilire Vinca, Anđelka Vulić cura dei canti Emanuela Pisicchio