Calendario

March 2020


17 lug

Teatro Koreja

Come amore Canta

TTB - Accademia delle Forme Sceniche, Accademia Arte Diversità-Teatro La Ribalta Antonio Viganò e Teatro Koreja

Il suono della caduta


18 lug

TTB - Accademia delle Forme Sceniche, Accademia Arte Diversità-Teatro La Ribalta Antonio Viganò e Teatro Koreja

Il suono della caduta

Martina Natuzzi e Christian Greco

Dalla Luna alla Terra


19 lug

Teatro Koreja in collaborazione con Potenziali Evocati Multimediali

X di Xylella, Bibbia e alberi sacri

dj set a cura di Enrico Stefanelli

Frequenze naturali


20 lug

Emanuela Pisicchio ed Enrico Stefanelli

Ánemos Nóos

I nuovi scalzi/crest

La Ridiculosa commedia


21 lug

Roberto Latini

Paradiso Perduto

Gianluca De Rubertis (Il Genio)

Discorsi suonati su Paolo Conte


22 lug

Brigitte Cirla & Sébastien Béranger

Recettes Immorales

Brigitte Cirla & Sébastien Béranger

Recettes Immorales


23 lug

Carlotta Viscovo

Il corpo della Lotta

Gianni Blasi e Vincenzo Pentassuglia

Eco Liquido

A. Renda/ Albe, Ravenna Teatro

NEPHESH


24 lug

A. Renda/ Albe, Ravenna Teatro

NEPHESH

A. Renda/ Albe, Ravenna Teatro

NEPHESH

Atalaya de Musicas

Resistencia Arbórea


25 lug

A. Renda/ Albe, Ravenna Teatro

NEPHESH

A. Renda/ Albe, Ravenna Teatro

NEPHESH

Teatro Koreja

Modugno, prima di Volare

Atalaya de Musicas

Suite Flamenca

immagine di copertina rassegna LE CASE SPECIALI DEI RAGAZZI E DELLE RAGAZZE

Le case speciali dei ragazzi e delle ragazze //

LE CASE SPECIALI DEI RAGAZZI E DELLE RAGAZZE

foto LE CASE SPECIALI DEI RAGAZZI E DELLE RAGAZZE

Novembre 2018 – Novembre 2019
Relazione sulla prima annualità a cura del Teatro Koreja

All’inizio del primo anno di attività abbiamo avviato le azioni necessarie ad entrare in relazione attiva con i soggetti destinatari delle attività previste. Come primo passo abbiamo organizzato degli incontri con Dirigenti e Insegnanti delle scuole interessate e a seguire con i rappresentanti dei genitori per condividere con loro obietti, finalità e azioni del progetto. Successivamente girando tra le classi abbiamo incontrato gli alunni delle classi prime di ciascuno dei due Istituti coinvolti per presentare il progetto e lanciare l’invito ad aderire al progetto.

Raccolte le adesioni abbiamo dato avvio alle attività vere e proprie attivando due laboratori teatrali (con un appuntamento a settimana ciascuno) presso il Teatro Koreja per i 38 partecipanti della Scuola Secondaria Inferiore “Alighieri-Diaz” e tre laboratori teatrali con 45 partecipanti (con un appuntamento a settimana ciascuno) nell’aula magna dell’Istituto Scarambone. I laboratori sono proseguiti fino a fine anno scolastico e nello stesso periodo sono stati organizzati degli appuntamenti esperienziali e degli eventi come era previsto dal progetto secondo quest’ordine cronologico:

20 Gennaio ‘19 per gli alunni dell’Ist. Comprensivo “Alighieri-Diaz”: visione dello spettacolo teatrale PATCHWORK prima occasione per entrare in relazione con la Casa Speciale Koreja e con uno spettacolo che racconta del comporre un racconto comune mettendo insieme differenti identità e provenienze.

29-30 Gennaio ‘19 per gli alunni dell’Ist. Scarambone: visione dello spettacolo GIARDINI DI PLASTICA. Anche in questo caso una prima assoluta per degli adolescenti che mai erano entrati in contatto con una realtà produttiva come Koreja e soprattutto con la possibilità di vedere uno spettacolo Teatrale insieme a bambini più piccoli di loro, uno spettacolo che oltretutto racconta della possibilità di essere creativi utilizzando l’immaginazione e oggetti di uso quotidiano.

10 Febbraio ‘19 per tutti: IDENTITÀ FLUIDE un incontro sulla diversità di genere e la difficoltà di riconoscere come normale il proprio non riconoscersi dell’identità maschile o femminile con la partecipazione di: dott.ssa Nadia Durante tirocinante psicologa e neo-donna; dott.ssa Valeria Pace, Psicologo Clinico e Psicoterapeuta Policlinico di Bari; Giancarlo Visitilli, insegnante e giornalista de La Repubblica. A seguire lo spettacolo teatrale FA’FAFINE, scritto e diretto da Giuliano Scarpinato, con Michele De Girolamo, racconta attraverso una drammaturgia per parole, attori e immagini, di come la vita sia più complessa dell’ideologia e che quindi esistano anche bambini che non si riconoscono nella propria identità biologica.

14 Febbraio ‘19 per tutti: incontro seminariale dal titolo LA FELICITÀ DI ESSERE CORO laboratorio/lezione a cura di Marco Martinelli (drammaturgo e regista teatrale italiano, fra i fondatori del Teatro de Le Albe). L’incontro si è sviluppato attraverso il canto e la danza, per parlare di come può essere fecondo l’incontro tra il teatro e la società, tra la scena e la vita.

18 Aprile ‘19 per gli alunni dell’Ist. Comprensivo “Alighieri-Diaz”: visione presso il Cinema Massimo di Lecce del film “IL RAGAZZO CHE DIVENTERÀ RE” di Joe Cornish libero riadattamento della leggenda de LA SPADA DELLA ROCCIA, un’opportunità di confrontarsi con una narrazione sul bene e male che vede protagonisti dei loro coetanei.

13 Maggio ‘19 per gli alunni dell’Ist. Scarambone: incontro a scuola con Fernando Blasi, meglio conosciuto come Nando Popu, voce storica del gruppo salentino SUD SOUND SYSTEM. L’incontro è stata l’occasione di far conoscere direttamente una figura emblematica di artista che cresciuto in un contesto storico diverso ha però le stesse radici sociali e culturali dei nostri ragazzi. Le esperienze di strada, la violenza, la droga e poi la musica rap, il raggae e la possibilità di riscatto e di emancipazione che ha coinciso con lo sviluppo di un intero territorio il Salento, diventato luogo di attrazione turistica anche grazie alla musica dei SUD SOUN SYSTEM.

14 Maggio ‘19 per gli alunni dell’Ist. Scarambone: incontro con il fotografo e video-maker, salentino anche lui, Daniele Coricciati, un’occasione per conoscere un’altra personalità che ha fatto dell’arte della fotografia la sua occasione di emancipazione sociale ed economica. Un ottimo esempio di come anche a partire dall’uso di strumenti abbastanza alla portata di tutti sia possibile trovare il modo per esprimere un punto di vista sul mondo che ci circonda.

14 Maggio ’19 per gli alunni dell’Ist. Scarambone: a pomeriggio abbiamo organizzato una prima uscita al di fuori dell’ambiente scolastico insieme uscita al cinema per vedere il film Avengers: Endgame. Considerando il fatto che difficilmente questi ragazzi concepiscono l’idea di ritrovarsi e passare due ore al cinema abbiamo scelto un film che potesse facilmente catturarli perché l’importante non era fare una esperienza con un prodotto culturale di alto livello ma sperimentare le occasioni che il progetto offre per crescere insieme e trovare stimoli che potessero sollecitare il loro immaginario al di fuori delle consuetudini quotidiane.

Dopo la fine dell’anno scolastico è stato organizzato un periodo più intenso di attività con la prosecuzione delle attività di laboratorio teatrale che ha portato i ragazzi dell’Ist. Comprensivo “Alighieri-Diaz” a presentare il 5 Luglio il saggio-spettacolo TERRA SCALZA e tutti ad effettuare alcune uscite esperienziali per approfondire la conoscenza del proprio territorio secondo questo calendario:

14 e 24 Giugno ‘19: OTRANTO visita/laboratorio ad un villaggio neolitico OKRA, Visita alla Cattedrale e alla Kater I Rades.

17 e 20 Giugno ’19: CURSI visita/laboratorio al Parco delle Cave e al Frantoio Ipogeo di Palazzo De Donno.

18 Giugno ’19: PORTO CESAREO visita guidata all’area marina protetta con escursione in barca

19 Giugno ’19: CASTELLANA GROTTE visita/laboratorio.

25 Giugno ’19: TARANTO con visita al Castello, Centro Storico.

27 Giugno ’19: BARI con una caccia al tesoro guidata alla scoperta della figura archetipica di San Nicola e del Centro storico di Bari.

Alla ripresa dell’anno scolastico con gli alunni dell’Ist. Comprensivo “Alighieri-Diaz” abbiamo ripreso in alcune sessioni di laboratorio il lavoro svolto in estate per organizzare una restituzione del loro  lavoro creativo TERRA SCALZA nei confronti della classi prime e seconde del loro Istituto. Così il 18 Ottobre ‘19 davanti ad una platea di 180 persone il progetto CASE SPECIALI ha assunto un ruolo centrale nel processo di crescita dei partecipanti riverberando con chiarezza l’importanza dell’agire teatrale e cioè del sentirsi sé stessi ma al centro di una dimensione sociale e culturale condivisa.

Ultimo passaggio del progetto per la sua prima annualità è stato l’organizzazione e realizzazione il 15 Novembre ‘19 di un convegno dal titolo LA MIA CASA, LA TUA CASA Spazi e percorsi possibili per educare le comunità alla bellezza, all’arte e alla creatività. L’appuntamento organizzato in collaborazione con i partner referenti delle 6 Case Speciali è stata l’occasione per fare il punto sullo stato dei lavori e rendere edotti sui risultati raggiunti e gli obiettivi ancora da perseguire i rappresentanti istituzionali delle Città coinvolte. In aggiunta l’incontro conclusivo con due personalità come LIVIA POMODORO e GOFFREDO FOFI è stata una ulteriore straordinaria opportunità per riflettere sui principi cardine dell’azione del progetto in relazione alle problematiche sociali e politiche che la contemporaneità ci impone. In buona sostanza anche questo incontro ha dimostrato come l’agire concreto del progetto ambisce a diventare modello di intervento replicabile e condivisibile, riproducibile in quanto fondato su una metodologia di lavoro capace di adattarsi al contesto e ai soggetti coinvolti senza tradire principi e valori educativi.

immagine di copertina rassegna Alda Merini, mia madre

Strade maestre OFF // Incontri

2022

Alda Merini, mia madre

foto Alda Merini, mia madre

Incontro con Emanuela Carniti, autrice del libro Edizioni Manni

Emanuela Carniti, figlia primogenita della poetessa dei Navigli, presenterà il suo libro “Alda Merini, mia madre” (ed. Manni), nel quale per la prima volta ricostruisce la storia della madre, restituendoci un ritratto franco e intenso di una donna, una mamma, un’artista che, pur tra mille momenti bui, non si è mai data per vinta.

Con l’autrice dialogherà Elisabetta Liguori, e Giulia Maria Falzea leggerà alcune poesie di Alda Merini.

immagine di copertina rassegna Operastracci

Stagione dei ragazzi // Matinée

Spettacoli per le scuole

2019/2020

Teatro Koreja / SPETTACOLO RINVIATO

Operastracci

foto Operastracci

Operastracci è uno spettacolo sui sentimenti, sul rapporto con le emozioni e con il corpo che cambia

Sulla base di quali modelli comportamentali e culturali i ragazzi vivono il proprio rapporto con i sentimenti? Quanto, nella loro quotidianità, incidono modelli fondati sul narcisismo, l’egoismo e talvolta la violenza? Operastracci è uno spettacolo sui sentimenti, sul rapporto con le emozioni e con il corpo che cambia: quadri teatrali che, pur senza parole e con l’aiuto delle più famose arie d’opera, mettono in scena quel complesso viaggio di crescita che è la vita.
Nello spazio scenico simile ad un ring, una montagna di stracci diventa veli, palloni, guantoni e pance grazie agli attori, che si fanno carico di sentimenti come la tenerezza, il ricordo e l’elaborazione della perdita. Occorrono 30 metri di stoffa per confezionare una sola delle marionette realizzate in scena e un’ora per raccontare il mistero dei legami e degli affetti. Dalla storia dell’arte al melodramma, dalla danza al teatro di figura e all’antica tecnica giapponese del Bunraku, uno spettacolo evocativo che attraversa i linguaggi delle arti e fa risuonare i vissuti quotidiani inquadrandoli in un contesto “altro” che rende possibile affrontare temi delicati come i sentimenti, sempre più necessari ad una generazione digitale.
Per questo spettacolo Koreja è disponibile ad organizzare a scuola un laboratorio di preparazione alla visione della durata di 60
minuti per ogni gruppo classe e con un costo aggiuntivo di € 1,50 ad alunno. Per ulteriori informazioni potete contattare l’ufficio
scuola allo 0832.242000 o alla mail antonio@teatrokoreja.it


Da un’idea di Enzo Toma e Silvia Ricciardelli con Emanuela Pisicchio, Anđelka Vulić, Fabio Zullino regia, drammaturgia e costumi Enzo Toma scenografia e luci Lucio Diana cura della messa in scena Silvia Ricciardelli scene realizzate da Mario Daniele cura tecnica Alessandro Cardinale sarta di scena Angela Chezzi

immagine di copertina rassegna Sogno in scatola

Stagione dei ragazzi // Matinée

Spettacoli per le scuole

2019/2020

Teatro Koreja/SPETTACOLO RINVIATO

Sogno in scatola

foto Sogno in scatola

c’era una notte scura
c’era una notte senza paura
c’era una notte di stelle e nuvole
c’era una notte di mille e più lucciole
c’era una notte e forse c’è ancora
c’era anche un giorno…

Un nuovo modo di raccontare mediante l’invenzione del cartometraggio: tra rime, illustrazioni, scatole e suoni si srotola una storia visionaria per ascoltare, guardare e immaginare. Uno spettacolo per tornare a sognare e per restituire la dimensione dell’ascolto ai più piccoli.
Lontano dalle tecnologie si svolgono le avventure di un bambino che gioca
con le scatole e la sua immaginazione: luoghi magici dove i giochi prendono vita, aprirne una è una sorpresa infinita!
Una scatola può essere la stanza dove ogni bambino inventa la sua storia, può essere il mare, il cielo e tutte le stelle. Di certo, una scatola è il posto sicuro dove custodire i segreti, raccogliere i sogni e immaginare il mondo.


Progetto di e con Francesco Cortese e Ottavia Perrone testo e illustrazioni di Ottavia Perrone cura artistica Carlo Durante, Silvia Ricciardelli e Salvatore Tramacere consulenza allestimento Lucio Diana disegno luci Carlo Durante allestimento tecnico Mario Daniele

immagine di copertina rassegna Sogno

La stagione dei ragazzi e delle ragazze //

spettacoli per le scuole

2022/2023

Fontemaggiore Teatro

Sogno

foto Sogno

Il re e la regina delle fate, Oberon e Titania, litigano come al solito e portano scompiglio nella vita pacifica del bosco.

Puck e Fiordipisello, fedeli servitori dei regnanti, vivono l’incanto della scoperta dell’amore e, loro malgrado, vengono coinvolti nel litigio dei sovrani. Grazie al potere magico di un fiore fatato, la pace sta per essere ristabilita, quando l’improvviso sopraggiungere nel bosco di due coppie di esseri umani, distrae gli esseri magici dalle loro faccende.
Dopo qualche “errore” di Puck, che complica ancor più l’intricata vicenda, l’amore torna a trionfare nel cuore di tutti e l’armonia a regnare nel bosco.
La messa in scena di Sogno mette in evidenza soprattutto gli aspetti magici
della commedia shakespeariana e la contraddittorietà di situazioni ed emozioni vissute dai protagonisti. Il dubbio dei personaggi, sul quale spesso ci interroghiamo tutti noi, su cosa sia reale o cosa non lo sia, è affrontato in modo leggero e divertente.
Sogno è un’occasione per far conoscere anche ai più piccoli questo classico
del teatro mondiale. La commedia del “Bardo”, facendo leva sul potere
dell’immaginazione, che rende capaci di immedesimarsi senza perdersi in situazioni in cui i confini tra sogno e realtà sono sfumati, suggerisce che siamo noi e noi soltanto, a poter scegliere cosa sia reale e cosa non lo sia nell’atto di creare la nostra identità di fronte al mondo.


con Daniele Aureli, Enrico De Meo, Greta Oldoni, Valentina Renzulli drammaturgia Daniele Aureli, Enrico De Meo, Greta Oldoni, Valentina Renzulli, Beatrice Ripoli maschere a cura di Beatrice Ripoli ideazione e regia Beatrice Ripoli, Pino Bernabei, Luigi Proietti da SOGNO DI UNA NOTTE DI MEZZA ESTATE di W. Shakespeare

immagine di copertina rassegna La ragione del terrore

Stagione dei ragazzi // Matinée

Spettacoli per le scuole

2019/2020

Teatro Koreja /SPETTACOLO RINVIATO

La ragione del terrore

foto La ragione del terrore

All’inizio di tutto c’è un uomo che ha bisogno di farsi perdonare qualcosa. E chi non è in una condizione simile?

Ma lui ha bisogno di farsi perdonare un fatto grave, qualcosa che lei, la donna, proprio non riesce a dimenticare. Per farlo, ha bisogno di raccontare quel che è successo ad un pubblico affinché ciascuno,
tra i presenti, comprenda la ragione del terrore. Sembra un destino connaturato all’uomo: si reagisce al male subìto con il male, in una spirale che appare essere senza soluzione. Lo spettacolo prova a ragionare su questo tema, per capire se esiste una ragione al terrore provocato, al dolore, alla violenza. E se c’è, è condivisibile? Uno spettacolo che, partendo dal male come pulsione intrinseca degli esseri umani, vuole scardinare l’apparente ineluttabilità delle sue conseguenze.
Questo è un racconto accaduto in Italia pochi decenni fa; una storia di questa terra, delle sue grotte, dei suoi poveri; una favola nera radicata nella cultura del sud, che stravolge e interroga contemporaneamente aspirazioni politiche, sociali e artistiche. Un racconto su un fatto di cronaca che, per la sua peculiarità, non può essere raccontato con i nomi di chi lo ha vissuto. Un “fatto non fatto”: non una memoria persa, ma cancellata con criterio.


Testo di Michele Santeramo Regia Salvatore Tramacere Con Michele Cipriani e Maria Rosaria Ponzetta Assistente alla regia Giulia Falzea Scene e luci Bruno Soriato Sonorizzazione Giorgio Distante Realizzazione scene Mario Daniele Tecnici Alessandro Cardinale e Mario Daniele Organizzazione e tournee Laura Scorrano e Georgia Tramacere foto di Daniele Coricciati

immagine di copertina rassegna Paladini di Francia

Stagione dei ragazzi // Matinée

Spettacoli per le scuole

2019/2020

Teatro Koreja

Paladini di Francia

foto Paladini di Francia

Spada avete voi, spada avete io!

Vita, morte e disavventure di Orlando e altri strani paladini

Quattro attori nelle vesti di marionette giganti raccontano la storia tragicomica dei paladini di Carlo Magno, dall’arrivo a corte della bella Angelica al massacro di Roncisvalle.

Le scene si ispirano alla tradizione dei pupi siciliani e le nuvole
che ne fanno da cornice guardano a Pasolini a cui lo spettacolo è dedicato.
“Giochi di bambini. Giochi di guerra. Marionette. Pupi. Roba vecchia e bellissima.
Sotto: corpi, metallo, amore e guerra. Sopra: fili, voci tonanti e un destino
tragico. Mi pare di essere nel teatrino delle marionette dove Pasolini fa
raccontare a Totò, Ninetto Davoli, Franco e Ciccio, la triste storia di Otello,
Iago e Desdemona. Con quelle stesse marionette vorrei raccontare di Rinaldo, Astolfo, Angelica, Bradamante, Fiordiligi, Orlando e, da ultimo, il massacro di Roncisvalle, quella discarica assurda e insanguinata dove tutti quei corpi morirono e furono abbandonati, occhi al cielo, a domandarsi che cosa sono le nuvole”.
Francesco Niccolini

Lo spettacolo è disponibile anche in lingua francese


dedicato a Che cosa sono le nuvole? di Pier Paolo Pasolini di Francesco Niccolini
regia Enzo Toma
con Alessandra De Luca, Carlo DuranteEmanuela Pisicchio, Francesco Cortese
assistente alla regia Valentina Impiglia
ideazione scene Iole Cilento
realizzazione scene Porziana CatalanoIole Cilento
musiche originali Pasquale Loperfido
voce di Carlo Magno Fabrizio Saccomanno
disegno luci Angelo Piccinni
tecnici di compagnia Alessandro CardinaleMario Daniele

immagine di copertina rassegna Terry.

Stagione dei ragazzi // Matinée

Spettacoli per le scuole

2019/2020

Teatro delle Briciole

Terry.

foto Terry.

Il progetto Terry. nasce dalla volontà di affrontare il tema del bullismo, concentrandosi su alcune delle possibili cause più che sugli effetti, raccontando il punto di vista di chi bullizza e non di chi ne è vittima.

Terry è un personaggio che viene citato nello spettacolo John Tammet “un mio compagno di scuola non fa che ripetermi che l’unico lavoro che potrei fare in vita mia è mettere in ordine gli scaffali di un supermercato o spazzare la merda al circo della signora Moira Orfei”. Se provassimo per un attimo a sospendere il giudizio nei confronti del bullismo e tentassimo di relazionarci con un ragazzo che ha fatto degli errori sulla pelle di un compagno di classe cosa ne verrebbe fuori? Cosa scopriremmo?
Conoscere il punto di vista di un bullo può essere un buon modo
per avvicinarci a un problema così vasto e articolato? Il bullismo è qualsiasi atteggiamento ripetuto nel tempo che causa disagio all’altro? Nasce e si alimenta solamente a scuola?
Lo spettacolo proverà a indagare l’universo di un ragazzo con evidenti problemi di prevaricazione e di famiglia. Come nello spettacolo precedente, John Tammet, la relazione frequente con il pubblico farà di ogni replica uno spettacolo diverso. Verrà raccontato un ragazzo con i suoi sogni, le sue paure, le sue domande e le sue debolezze.


Uno spettacolo di Davide Giordano collaborazione artistica di Riccardo Reina con Davide Giordano e Luca Mannocci

immagine di copertina rassegna Io e niente

Stagione dei ragazzi // Matinée

Spettacoli per le scuole

2019/2020

Teatro Gioco Vita

Io e niente

foto Io e niente

Qui non c’è niente. Anzi, ci sono io. Niente e io. Niente si chiama Niente.

Vive con me, intorno a me. Così in- comincia la storia di Lilà, una bambina che dopo aver perso la mamma, si crea un amico immaginario, Niente. Assieme a Niente Lilà passa le sue giornate a fare nien- te. Ma Niente, al contrario di lei, è sempre di buonumo- re e risponde alla sua profonda indolenza con delicata e costruttiva positività. Al “non c’è niente da fare” di Lilà, Niente risponde che “dal niente si può fare tutto”. Con un linguaggio pieno di saggezza e poesia, Io e Niente racconta che la debolezza e la fragilità possono essere trasformate in forza e che anche dalla mancanza, può nascere qualcosa di prezioso.

Grazie alla fusione di ombre e attori, Teatro Gioco Vita mira a creare un amalgama scenico in grado di accom- pagnare i bambini alla scoperta di Lilà e del suo bellis- simo giardino azzurro.


da Moi Et Rien di Kitty Crowther con Letizia Bravi, Tiziano Ferrari adattamento, regia e scene Fabrizio Montecchi sagome Nicoletta Garioni (dai disegni di Kitty Crowther) musiche Paolo Codognola costumi Tania Fedeli disegno luci Davide Rigodanza coproduzione Teatro Gioco Vita, Segni New Generations Festival

immagine di copertina rassegna Duo violoncello-pianoforte

Strade Maestre // Croma

Chi ha resistito,
gli è fiorito il cuore

2019/2020

Diego Romano - Massimo Spada / SPETTACOLO RINVIATO

Duo violoncello-pianoforte

Il programma di questa sera traccia un percorso nel meraviglioso mondo del repertorio per Violoncello e Pianoforte, e mette a fuoco in particolare la produzione tedesca dell’Ottocento.

L’arco temporale abbraccia un periodo che va dal Tardo Classicismo del 1815, anno di composizione della Sonata di Ludwig van Beeethoven Op. 102, al tardo Romanticismo della Sonata di Richard Strauss, il quale nel 1883 da alla luce la sua Sonata in fa maggiore, Op. 6.

Le due composizioni, accomunate dallo stesso inconsueto numero di tempi, divergono molto per contenuto e carattere, più scattante e audace nel Beethoven, più eroico e melanconico nello Strauss; ognuna verrà introdotta da un breve brano del periodo più squisitamente romantico di due dei più importanti e produttivi geni del periodo: Mendelssohn e Schumann.

Le Variazioni mendelssohniane sono pervase da classico equilibrio, abitato però da una leggerezza e un sentimento che sono propri di questo compositore.

L’Adagio e Allegro, originariamente concepito per corno e pianoforte, ha trovato poi nel repertorio violoncellistico la sua naturale collocazione ponendolo tra i brani più amati del periodo romantico dedicati a questo duo.

F. Mendelssohn Variazioni Op. 17
L. van Beethoven Sonata Op. 102 No. 2
R. Schumann Adagio e Allegro Op. 70
R. Strauss Sonata Op. 6