Calendario

Aprile 2020


07 dic

Tourneè

Tourneè


08 dic

Musica Nuda

20 anni in tour


10 dic

Tourneè

CSS Teatro Stabile di Innovazione del FVG, Teatrodelleapparizioni, Teatro Accettella, Associazione Tinaos

IL TENACE SOLDATINO DI PIOMBO
Un film da palcoscenico


11 dic

CSS Teatro stabile di innovazione del FVG, Teatrodelleapparizioni, Teatro Accettella, Associazione Tinaos

IL TENACE SOLDATINO DI PIOMBO


12 dic

CSS Teatro stabile di innovazione del FVG, Teatrodelleapparizioni, Teatro Accettella, Associazione Tinaos

IL TENACE SOLDATINO DI PIOMBO


13 dic

Teatro Koreja in collaborazione con Babilonia Teatri

DIRE FARE BACIARE LETTERA TESTAMENTO


14 dic

Teatro Koreja in collaborazione con Babilonia Teatri

DIRE FARE BACIARE LETTERA TESTAMENTO


16 dic

Tourneè


18 dic

Tourneè


19 dic

Tourneè


22 dic

Teatri di Vita

evǝ

Tekemaya’s Band

Merry Dragmas, Darling!

Produzioni

Per fare un teatro di mani, pensieri, piedi e parole, di cuori, di occhi e di sogni

Dialoghi con le piante (1999)

Dialoghi con le piante introduce subito lo spettatore teatrale nel mito classico del labirinto di Creta, l’incontro con i suoi protagonisti, ognuno con il suo costume, la sua parrucca e il suo fondalino bidimensionale: Minosse, Teseo, Pasifae, Arianna, non il Minotauro. Poi c’è un ultimo incontro, il più lungo e approfondito, che sposta completamente il luogo della
scena in uno spazio precisamente collocato nella nostra epoca e rende così un nuovo colore a tutte le parole e i personaggi fin lì incontrati. I primi personaggi appartengono al mito in maniera
pura anche se non classica e tradizionale, l’ultimo personaggio no: agisce in un luogo-casa (dal quale non esce mai) dove dialoga con le piante… è come se in lui la “vita finta”, convenzionale,
dell’uomo occidentale, avesse preso una forma mostruosamente chiara. I piccoli gesti che compie, al limite del paradosso, sono il sintomo della sua malattia, anche se egli li vive come se ne fossero il rimedio. Il suo nome è Asterione, il nome del Minotauro.


scritto e interpretato da Mariano Dammacco regia Salvatore Tramacere scene e luci Lucio Diana cura tecnica Marco Oliani