I luoghi del Festival
CONVITTO PALMIERI
Piazzetta di G. Carducci (Le)
Imponente complesso neoclassico del XIX secolo, esteso su circa 10 000 m² si articola intorno a chiostri cinquecenteschi e ottocenteschi. La sua forma attuale, opera del gesuita architetto Giambattista Jazzeolla, è caratterizzata da un maestoso propileo a colonne doriche e timpano ispirato al tempio di Atena.
Divenne collegio, poi liceo e infine sede del Polo Biblio-museale, mantenendo sempre una forte impronta educativa e culturale. Oggi, il Convitto Palmieri è un centro culturale vivace, testimone della storia leccese e luogo di conservazione e valorizzazione del patrimonio locale e ospita la Biblioteca Bernardini, La “Fabbrica delle Parole” uno spazio museale e didattico dedicato all’evoluzione della scrittura, Fondo Carmelo Bene, il Fondo D’Amico e il Living Archive Floating Islands è un innovativo archivio su Eugenio Barba e l’Odin Teatret.
PIAZZA DUOMO
Situata nel cuore del centro storico di Lecce è un raro esempio di piazza chiusa che si apre attraverso i propilei d’ingresso su una raffinata scenografia barocca. Ad opera di G. Manieri le due facciate della cattedrale di Santa Maria Assunta, i propilei, i palazzi gemelli, l’episcopio con le sue arcature, il museo Diocesano e il monumentale campanile. Realizzato da G. Zimbalo nel 1661 è alto 70 m, si compone di cinque piani e termina con un copulino in maiolica dove svetta, a mo’ di banderuola, la statuina in ferro battuto di Sant’Oronzo.
MONASTERO DEGLI OLIVETANI
Viale San Nicola (Le)
Fondato in epoca medievale da Tancredi d’Altavilla per i Benedettini, annesso alla chiesa romanico-pugliese dei SS. Nicolò e Cataldo, il Monastero fu affidato, sul finire del ‘400, agli Olivetani, che ristrutturarono il complesso aggiungendo due chiostri, uno quadrato e uno rettangolare, con colonne binate e un pregevole pozzo a baldacchino con colonne tortili e decorazioni mitologiche. Nel XVIII secolo fu ampliata la facciata della chiesa, costruiti uno scalone monumentale in pietra leccese, terrazze con balaustre, mascheroni e una meridiana sul campanile. L’ipogeo profondo 20 m, veniva usato come cisterna e ninfeo mentre il pozzo con baldacchino è un gioiello scultoreo simbolico (acqua, purificazione, fede). Ristrutturato di recente, l’edificio di proprietà del Comune è in uso all’Università del Salento dal 1985.
CIMITERO
Viale San Nicola (Le)
Inaugurato nel 1845, situato lungo il “viale dei cipressi” che conduce alla Chiesa romanico-barocca dei Santi Niccolò e Cataldo (secc. XII–XVII) il Cimitero monumentale di Lecce è stato pensato come giardino funebre alla maniera nordeuropea, un paesaggio sacro e contemplativo che inizia con il viale ottocentesco. Realizzato con stili architettonici differenti: neoclassico, barocco, gotico, romanico, egizio, liberty e art nouveau, è composto da cappelle monumentali, mausolei, tombe famose (Tito Schipa, Vittorio Bodini), obelischi, statue e vetrate. La pianta è irregolare, con vialetti tortuosi che attraversano il “giardino funebre”, il “campo santo” e il “campo dei poveri”. La parte nuova si integra con l’impianto storico, sviluppando due assi principali (est‑ovest) che connettono il cimitero antico con la nuova ala mediante viali rettilinei.
CANTIERI TEATRALI KOREJA
Via Francesco de Simone, n°22 (Le)
Primo esempio di rigenerazione urbana del rione Borgo Pace, i Cantieri Teatrali Koreja sono un’ex fabbrica di mattoni ripensata per cultura e spettacolo. Oggetto di una grande ristrutturazione nella seconda metà degli anni ’90 consta, attualmente, di diversi spazi tra cui la sala Teatro, l’Istituto per le Scienze Umane dedicato alla formazione e L’Ortale, uno spazio green inscritto nell’area dei Cantieri Teatrali Koreja: il suo giardino regala profumi di erbe aromatiche, fiori, piante, tigli e agrumi.
FORESTA URBANA
Via San Cesario, n°45 (Le)
Nata su una cava di pietra leccese dismessa, attiva tra fine Ottocento e metà ‘900 come luogo di estrazione e successivamente abbandonata e trasformata in discarica a cielo aperto, la Foresta Urbana rappresenta, oggi, uno dei pochi grandi polmoni verdi di Lecce. Nel 2014 grazie bando di “Rigenerazione urbana” il WWF Salento ha avviato un processo di bonifica e pulizia, trasformando l’area in un’oasi di 2 ettari.
Il paesaggio attuale presenta vialetti, orti, muretti a secco, casupole e terrazzamenti; diverse piante e specie autoctone come olivi, querce, alloro oltre ad alcune testimonianze fossili e resti di attrezzi da cava.
MASSERIA TAGLIATELLE
Via del Ninfeo, snc (Le)
Edificio rurale del XVI secolo è situato all’interno del Parco delle Cave (ex cave di tufo), oggi trasformato in un’estesa area verde di 7 ettari progettata dall’architetto Álvaro Siza. La masseria si articola su tre piani (uno seminterrato con l’ipogeo termale noto come “Ninfeo delle Fate”), con ampi porticati, cortili esterni e vista sui fronti di cava rimodellati. L’area verde del Parco presenta vialetti in terra bianca, muretti a secco che seguono l’orografia, vegetazione autoctona mediterranea e un ponte pedonale che collega le due parti del parco sopra via del Ninfeo. Nel 2020 il Comune di Lecce, in collaborazione con la Fondazione Con il Sud, ha avviato il progetto di rigenerazione sociale e culturale denominato “Stazione Ninfeo”, inserito in una strategia più ampia di riqualificazione urbana. Attualmente lo spazio ospita ostello sociale, area coworking, bar, biblioteca comunitaria, spazio espositivo e laboratori didattici, oltre ad eventi culturali.