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Aprile 2020

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immagine di copertina rassegna Per inventare un futuro

Strade Maestre //

Chi ha resistito,
gli è fiorito il cuore

2019/2020

Teatro Koreja / Odin Teatret

Per inventare un futuro

Salvatore Tramacere ed Eugenio Barba dialogano in diretta streaming

A chi ha resistito , gli è fiorito il cuore

A chi ha resistito, gli è fiorito il cuore, il sottotitolo di STRADE MAESTRE, la Stagione teatrale 2019/20 di Koreja rafforza il suo senso. 25 aprile. Il teatro come avamposto di resistenza culturale, civile e politica.

Sabato 25 Aprile 2020 ore 21, a grande richiesta, torna in streaming sul canale YouTube del Teatro Koreja il progetto che lo scorso 17 aprile ha visto l’incontro fra Salvatore Tramacere, direttore artistico del Teatro Koreja e l’Odin Teatret di Eugenio Barba. Un intervento unico e straordinario.

Seguiteci sul canale YouTube del Teatro Koreja e sulla pagina FB @teatrokoreja

Come inventare il futuro, se non parlando con i morti? Chiedere, ad esempio, a Jerzy Grotowski come sparire, a Tadeusz Kantor come vivere la precarietà, a Julian Beck e Judith Malina come uscire dal labirinto e a Bertolt Brecht dove si trova il coraggio.

La stagione teatrale del Teatro Koreja, così come quella di tutti i teatri del mondo, si è interrotta bruscamente a febbraio a causa dell’emergenza Covid – 19. Questa pausa improvvisa somiglia a una piccola morte. Una morte fatte di spazi non più condivisi e di silenzi. La stagione del Teatro Koreja, si sarebbe dovuta concludere il 17 aprile 2020 con una prima nazionale dell’Odin Teatret. Eugenio Barba, però, è un uomo del futuro. E, ancora una volta, il Teatro Koreja guarda al futuro.

Ecco perché il 17 Aprile 2020 alle ore 21, in un intervento unico e straordinario in streaming, Salvatore Tramacere, direttore artistico del Teatro Koreja, incontrerà l’Odin Teatret di Eugenio Barba. Proprio Barba da Holstebro (Danimarca) intavolerà un dialogo con i grandi maestri del passato per “ammazzare il tempo”. E da questi illustri morti, per capire, per inventare, per godere della bellezza, passare la parola alla morte: a seguire, infatti, sarà trasmesso “MR PEANUT. UN PERSONAGGIO CHE NON PUÒ MORIRE” un film di Claudio Coloberti, raccontato da Julia Varley, storica attrice dell’Odin Teatrt, prodotto da Nordisk Teaterlaboratorium. La morte nei panni di Mr Peanut, il personaggio che per cinquant’anni ha partecipato a molte delle esibizioni dell’Odin Teatret, riflette sulla sua carriera e rivela il suo segreto: non può morire, si trasforma solo. Mette in scena le sue continue mutazioni con balli, poesie, foto e film che evocano incontri, viaggi, avventure e paesaggi della sua lunga vita.

Per seguire lo streaming dell’appuntamento sarà sufficiente collegarsi, alle ore 21 sul canale Youtube “Teatro Koreja”, oppure accedere al link diretto dalla pagina FaceBook del teatro Koreja senza bisogno di iscrizioni o password d’accesso.

Lo streaming dell’evento è pensato come una rete di “collaborazione digitale” che unisce molti teatri a livello nazionale che, contemporaneamente, hanno programmato l’appuntamento sul proprio canale YouTube.

Hanno aderito all’iniziativa: Teatro dell’Argine (Bologna), Teatro delle Albe (Ravenna), Elsinor Teatro (Milano-Firenze), Piccionaia Teatro (Vicenza), Compagnia Catalyst (Barberino di Mugello), Teatro No’hma (Milano), Museo Castromediano/DAMS Università degli Studi (Lecce), Teatri di Bari/Teatro Kismet (Bari), Fertili Terreni Teatro Torino (ACTI Teatri Indipendenti, Cubo Teatro, Il Mulino di Amleto, Tedaca’), Teatro Tib (Belluno), Teatro Palladium (Roma), Teatro Pubblico Pugliese (Bari), Mat Teatro (Terlizzi), Teatro Potlach (Fara Sabina), Compagnia Le Belle Bandiere (Russi), Teatro Vascello (Roma), Tpe (Torino), Napoli Teatro Festival (Napoli), Teatro Scena Verticale/Festival Primavera dei Teatri (Castrovillari), Teatro Libero (Palermo), Teatro Pubblico Ligure (Genova), Teatro Proskenion (Reggio Calabria), Linee Libere/Irene di Lello (Rieti).

Per l’amore e il coraggio che fanno rima con teatro, ancora una volta mandare a memoria le parole di Samuel Beckett: «Non posso continuare, continuerò»

Foto in copertina di Tony D’Urso Archivio Odin Teatret