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The Living Paper Cartoon

immagine di copertina Le parole ci cambiano

Le parole ci cambiano

Diario di un laboratorio-settimana quattro *

Visioni
di Giorgia Cocozza e e Anđelka Vulić

Come un’altalena i sentimenti, in questi giorni, si alternano e contraddicono. Viviamo nella costante ricerca di un equilibrio. Non si parla d’altro alla televisione e probabilmente anche a tavola: la drammatica pandemia e tutte le conseguenze che ne verranno. Può aiutare a sentirsi meglio il concedersi alla lettura di un libro, alla visione di un film, a giochi da tavola, alla musica, ascoltandola o magari approfondendo lo studio di uno strumento approfittando del tempo a disposizione. Tutto questo aiuta a distrarsi, a distogliere un po’ l’attenzione dall’ invadente Presente dell’ultimo periodo. In verità, il Presente dovrebbe sempre esserlo. Invadente. Dovremmo sempre occuparcene molto. Ma, invece, troppo spesso, tergiversiamo nei ricordi o ci culliamo riponendo troppa fiducia nel domani. Come non mai, probabilmente, oggi siamo presenti nel presente. E forse, dopotutto, è una sensazione positiva quella di sentire di esserci veramente nel tempo in cui si è. Quello ci tocca. Il tempo che c’è adesso. Rimpiangere tempi andati e aspirare a quelli che verranno, ci contraddistingue da sempre. Ma cerchiamo di sentirci vivi ora. Anche tappati in casa. Tempi migliori verranno. Ma viviamo pienamente anche il dubbio, l’attesa, il sacrificio, la tristezza, la malinconia. Guardiamo fuori dalle finestre, lasciamo che la luce primaverile avvolga lo sguardo e guardiamoci sempre dentro. In questo tempo sospeso e in qualsiasi tempo verrà dopo, cerchiamo di esserci, di sentirci vivi, pieni, spontanei, onesti, solidali. Condividiamo i pensieri e le domande.

DISTRAZIONE, 1 aprile 2020

In questo periodo si
sente molto il bisogno di “uscire” per distrarsi dai problemi dovuti al
Coronavirus. Ma l’unico modo che abbiamo è quello di portare almeno le nostre
menti fuori da questo incubo. Ludovica

Molte volte quando
parliamo di distrazione pensiamo a qualcosa di sbagliato ma in realtà è
semplicemente un modo per avere una pausa da ciò che facciamo. Valerio

Per me equivale al
cellulare. Un oggetto tramite cui potrei imparare ogni cosa, ma con cui finisco
solo per sprecare tempo. Giulia C.

Certe volte la
distrazione pone attenzione. Giovanna

In questo momento per me una distrazione fondamentale è lo studio grazie alla didattica a distanza. Chiara S.

Un
sentimento che può provocare piacere e può provocare disgrazie. Tutti vorremmo
distrarci da qualcosa che ci provoca emozioni negative ma non sempre distrarci
da qualcosa è la soluzione. Antonio

ALTALENA, 2 aprile 2020

Quando mi capita di
salire su un’altalena ritorno bambina perché ricordo la sensazione di volare
che provavo quando papà con una semplice spinta mi faceva andare in alto.
Ludovica

Sin da piccola ho sempre amato l’altalena, il lasciarsi dondolare con il vento che ti accarezza il viso quando vai in alto e il cuore in gola quando torni giù. È bellissimo andare su e giù, su e giù, anche se ad un certo punto desideri tornare con i piedi per terra. Chiara S.

Trovo
che l’altalena sia la migliore metafora della vita, la spinta verso il futuro è
il brivido di tornare indietro. Valerio

CONDIVISIONE, 3 aprile 2020

La cosa più bella
che noi facciamo a teatro. Condividiamo sogni, emozioni, pensieri, esperienze.
Condividiamo noi stessi. Giulia C.

Condividere
sentimenti, emozioni, oggetti, qualsiasi cosa. Significa voler far sentire a
qualcuno ciò che proviamo noi. Condividere. Giulia M.

Per
me la condivisione è un momento meraviglioso durante il quale una persona,
relazionandosi con un’altra, trova piacere nel dividere insieme un momento di
vita. Ludovica

DOMANDA, 4 aprile 2020

Qualcosa che spesso
noi esitiamo a fare. Anche se probabilmente nessuno ci giudicherebbe per averla
fatta, noi spesso preferiamo tenerci dentro i nostri dubbi per paura di
risultare ridicoli agli occhi degli altri. È anche per questo che viviamo con
molti dubbi intorno che vogliamo o pensiamo di poter risolvere da soli. Giulia C.

In questo periodo
buio ci poniamo sempre delle domande alle quali purtroppo non sappiamo darci
una risposta ben precisa. Non sappiamo se e quando vedremo un bagliore di luce
in fondo al tunnel. Ci chiediamo: “Quando terminerà questo incubo? Riusciremo
in qualche modo a riprendere i ritmi di quella vita frenetica che un tempo
conducevamo?”. Ludovica.

A volte non vogliamo
porci o porre domande per paura delle possibili conseguenze. In questo periodo
preferisco evitare di fare domande perché sono consapevole che le risposte non
saranno delle migliori. Aspetteremo tutti finché un giorno, alla domanda “è
finito?” si risponderà “Sì”. Lucrezia

La curiosità e la voglia di conoscere porta a fare tante domande. Ora la mia domanda è: quando ritorneremo alla vita? Chiara S.

Un
dubbio su qualcosa che non conosciamo e che ci fa paura e di conseguenza
vogliamo capire ciò che è. Valerio

TAVOLA, 5 aprile 2020

Penso a quei momenti
felici e spensierati passati in compagnia dei miei parenti. Il bello di
radunarsi la domenica a casa di mia zia per consumare il pranzo, il bello di
ridere e raccontare le tue giornate a scuola e giocare con i cugini. Purtroppo
a causa di questa pandemia da Coronavirus nessuno è mai venuto a trovarci. Mi
mancano un sacco quei momenti felici passati in compagnia. Tuttavia spero che
un giorno potrò rivedere tutti i miei amici e parenti. Ludovica.

Un luogo in cui ci
si riunisce per ritrovare un legame che durante la giornata si allenta. Valerio

Che bello mettersi a tavola! Non è solo un momento per mangiare, ma anche per rilassarsi e per parlare. Chiara S.

EQUILIBRIO, 6 aprile 2020

È quello di
mantenere stabile un rapporto tra due persone o più sulla corda tesa della
vita. Ludovica

Una volta raggiunto un certo equilibrio si riescono ad affrontare anche le situazioni più difficili. L’equilibrio consente la sopravvivenza. Chiara S.

PRIMA, 7 aprile 2020

Prima che arrivasse
la quarantena conducevo una vita serena fatta di impegni. Ora come ora, i
giorni sembrano essere infiniti. E prima che accadesse tutto questo, le cose
che sembravano scontate, ora hanno assunto dei valori inestimabili. Ludovica

Oggi pensando al
prima è impossibile non capire quanto fossero importanti alcune cose e non farsi
venire da piangere riguardandole. Valerio

Il prima di un mese fa era una quotidianità scontata e sicuramente poco apprezzata. Ora quel prima rappresenta un ritorno ad una quotidianità tanto aspettata e desiderata. Chiara S.

*Pratica in Cerca di Teoria under 17 – esperimento di laboratorio a distanza per la costruzione di pensiero.

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