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immagine di copertina Le parole ci cambiano

Le parole ci cambiano

Diario di un laboratorio - settimana cinque

Visioni
di Giorgia Cocozza e Anđelka Vulić

Cari ragazzi,

per alcune settimane ci hanno accompagnato le parole che vi elenco di seguito: lontananza, sguardo, rito, quando, privilegio, famiglia, televisione, finestra, pazienza, futuro, attesa, muri, libertà, domenica, resilienza, ordine, domanda, tavola, equilibrio e prima. Adesso cambiamo un po’ il gioco. Vi concediamo una settimana di tempo per riflettere attorno alla parola bianco. Ma, questa volta, vorremmo che la riflessione vi conducesse alla scelta di un’opera d’arte in cui, a parer vostro, la parola bianco è presente. Bianca come il latte può essere la pelle di una donna o di un bambino; uno sguardo è bianco, forse, quando è limpido, pulito, giovane; il cielo e le nuvole possono essere bianche, cariche di pioggia; bianco, accecante, travolgente può essere il desiderio; bianco è ciò che non si conosce, il futuro o il Paradiso; forse bianca può essere anche la morte… e via dicendo. Trovate quello che per ognuno di voi significa bianco e proponeteci il nome di un’opera d’arte. Anche qui, per opera d’arte si intende ciò che per voi è un’opera d’arte: una scultura, un dipinto, una chiesa, una fotografia… qualsiasi cosa tranne film e musica. Vorremmo che sceglieste opere d’arte che siano “ferme”. Così come, apparentemente, lo siamo noi adesso. Dopo aver scelto, commentate brevemente la vostra decisione; raccontateci perché avete fatto quella scelta. Nello studio del personaggio, per raggiungere la propria personale ed unica interpretazione, un attore può scegliere di lasciarsi ispirare da alcune immagini. Può studiare, ad esempio, la postura del soggetto scelto, o forse il suo sguardo; magari può circondarsi e maneggiare, durante la fase di studio e d’improvvisazione, un oggetto che la figura dipinta possiede; o può prendere in considerazione un’immagine in cui non è l’uomo ad essere rappresentato, bensì un animale, un colore, un luogo reale oppure immaginario. Ad esempio, pensate in quanti modi può essere rappresentato un sentimento!

Buon lavoro! Vi abbracciamo sempre.

Un colore che esprime emozioni.  È simbolo di purezza, castità, ma anche bellezza. Un’opera d’arte che ho scelto e che esprime una bellezza profonda è: “La Pietà” di Michelangelo Buonarroti. In quest’opera troviamo Maria che, con il viso rigato di lacrime, abbraccia il figlio morto. Studio questa statua in religioso silenzio e contemporaneamente la contemplo in tutto il suo splendore.  È statica. Ferma, come lo siamo noi in questo periodo di forte tensione e nel quale la morte aleggia mietendo tante vittime innocenti. Ludovica

Ho scelto quest’opera, “Il falso specchio”, perché riflette un po’ il mio stato d’animo in questo periodo. Infatti mi fa pensare al mio sguardo attraverso la finestra verso un cielo azzurro e pieno di nuvole bianche, che rappresentano la voglia di movimento e di libertà. Il bianco per me è la speranza di ritornare a muoversi liberi in una realtà che ci è stata negata e che quindi è tanto desiderata. Chiara

Il bianco è purezza,
è verità, è rarità. L’opera d’arte che ho scelto è “La ragazza con
l’orecchino di perla”. Il volto di lei è intriso di luce bianca e mostra
una rara bellezza, mostra la purezza e l’innocente languidezza (sguardo
assorto). Lo sfondo scuro mette ancora più in risalto il volto chiaro della
ragazza che è ferma, come noi d’altro canto, che aspettiamo speranzosi, un po’
nostalgici, po’ in bilico. Emma

Questa immagine
infonde in me una sensazione come di tranquillità, di sazietà d’animo. Nessun
rumore solo l’acqua scorrere e gli uccelli cantare. Le nuvole che viaggiano
leggere nel cielo e i raggi del sole che illuminano dolcemente tutto quanto.
Tutto questo per me è ciò che rappresenta meglio il colore “Bianco”.
Antonio

L’uomo non si volta neppure.
Continua a fissare il mare. Silenzio. Di tanto in tanto intinge il
pennello in una tazza di rame e abbozza sulla tela pochi tratti leggeri.
Le setole del pennello lasciano dietro di sé l’ombra di una pallidissima
oscurità che il vento immediatamente asciuga riportando a galla il bianco
di prima. Giovanna

Il bianco è la base di tutto, è un legame. In questo dipinto due persone vengono avvolte da questo legame, invisibile agli occhi ma che in realtà è presente. Esso ci accompagna costantemente e, nel momento giusto, ci lega a qualcosa o qualcuno, sempre. Ha una storia piena di segreti. A volte nemmeno ci accorgiamo di questo legame; spesso lo ignoriamo, ma esso non ignorerà mai noi. Noi, consapevoli del legame, ma non della sua presenza. Giulia M.

Cos’è il bianco? È
la domanda più frequente che mi sono fatto in questi giorni, può essere tutto o
niente credo che dipenda da chi lo vede. L’opera che ho scelto per
rappresentare questo concetto è “Paesaggio” di Joan Mirò che
rappresenta l’importanza del bianco in questo mondo pieno di colori. Infatti, se
nessuno avesse dipinto la tela di bianco, nessuno si sarebbe accorto di quel
piccolo puntino blu che, proprio attraverso il bianco, diventa importantissimo
nel quadro, quasi come un punto di riferimento nella leggerezza del bianco che
in questo caso rende tutto più grande e importante. Valerio

Ho questa foto
salvata sulla galleria del mio cellulare da tantissimo tempo. Anche dopo aver
visto molte opere d’arte, non sono riuscita a staccare il mio pensiero da
questa foto. È un bianco diverso da quello che vedo nelle altre foto. Questo
bianco mi illumina gli occhi quando lo vedo. Questa immagine mi trasmette
quiete, serenità, mi sembra limpida, pura e trasparente. Quando la guardo mi
sento come se nell’immagine ci fossi anch’io, dimentico di essere davanti allo
schermo di un cellulare. Quando la guardo è come se fossi avvolta dalla luce.
Giulia C.

In questo dipinto, “Gli
amanti” di Magritte, si può percepire un senso di impossibilità. Un
raggiungimento che non accade, un’attesa continuamente delusa. Al centro del
quadro ci sono infatti due amanti intenti a baciarsi, ma questo bacio è
destinato a rimanere sospeso. Infatti, i due soggetti non sono riconoscibili e
un lenzuolo bianco avvolge le loro teste, impossibilitando il loro desiderio di
unirsi. È presente, inoltre, la contrapposizione tra il gesto dei due, ovvero
il baciarsi, e la loro non identificabile identità. Questo può rappresentare un
amore che in realtà non c’è, che non esiste. 
Il gesto concreto può stare a significare il sogno, la felicità dei due,
mentre i volti coperti possono rappresentare l’impossibilità del loro amore e
quindi la loro tristezza. Il bianco, in questo caso, mi rimanda ad un legame
che, purtroppo, non si riesce ad instaurare ed è rappresentato proprio dal
lenzuolo posto sul viso dei due amanti, l’arma che impedisce la loro unione. Lucrezia

*Pratica in Cerca di Teoria under 17 – esperimento di
laboratorio a distanza per la costruzione di pensiero.

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