Calendario

Maggio 2021


27 lug

Tourneè

Tourneè


28 lug

Tourneè


29 lug

Tourneè

immagine di copertina rassegna Il cielo sopra Lecce

Teatro dei Luoghi fest // teatroTeatro

XV edizione - Lecce e Valona

2021

La Piccionaia/Teatro Koreja

Il cielo sopra Lecce

Spettacolo itinerante

Un percorso di frammenti d’autore sul tema del desiderio per ritornare a percorrere lo spazio pubblico dopo l’esperienza della quarantena “a distanza di sicurezza”, con l’utilizzo di radiocuffie immersive.

Tre luoghi in una città: in ognuna di essi un artista ha costruito un viaggio, fatto di parole, suoni, musiche, azioni. Ogni artista, come gli angeli disoccupati del film Il cielo sopra Berlino di Wim Wenders, ha lavorato da casa, lontano all’aspetto fisico del luogo, usando solo Google street view, la propria memoria e quella dei testimoni che ha scelto.
Anche finito l’isolamento la presenza dell’artista sarà solamente sonora. Ad agire saranno gli spettatori/attanti, che ascolteranno la sua voce attraverso le radiocuffie. Le comparse saranno i passanti inconsapevoli, le quinte lo spazio urbano della piazza, ancora in fase di ripopolamento.

SPETTACOLO A POSTI LIMITATI


drammaturgia Anagoor, Sotterraneo, Massimiliano Civica cornice narrativa Carlo Presotto cornice sonora Andrea Cera Guida Eleonora Lezzi


© KOREJA soc. coop - Impresa Sociale
via GUIDO DORSO 48/50
73100 Lecce • Italia
+39 0832.242000
info@teatrokoreja.it
ctkoreja@pec.teatrokoreja.it
P.I. 01446600759

Seguici sui social

immagine di copertina rassegna La riparazione

Teatro dei Luoghi fest // teatroTeatro

XV edizione - Lecce e Valona

2021

Progetto AIDA /Cesar Brie

La riparazione

Siamo in un luogo dove si va a riparare qualcosa. Qualcuno parte, qualcuno arriva. Chi deve andarsene e chi deve ritornare. Un luogo d’incontri, fugaci, brevi, intensi, dove si può finalmente dire la parola non detta. Dove si può spiegare ciò che per molto tempo è rimasta confuso; dove si può, forse, stringere per un istante la persona che non siamo riusciti a salutare. Un luogo di vivi e morti, di ricordi, di incontri.

Un anziano può incontrare il bambino che era, una bambina può andare incontro alla donna che è diventata. Un luogo dove si fanno i conti con le proprie vicende. Ma non è un luogo privato. 

Siamo una moltitudine di persone sole. La nostra intimità è una moltitudine. In questo luogo l’intimo diventa sociale e il sociale si esprime in una particolare vicenda.

Non serve a nulla, soltanto a sapere qualcosa in più di noi stessi, del nostro tempo, del nostro passato e il nostro presente. Ogni tanto lo spazio sarà attraversato dalla Storia perché ogni vicenda particolare è scossa da accadimenti che, come il vento sugli alberi, la agitano, la piegano e la segnano. La Storia, in questo lavoro, ha le forme della guerra, della migrazione e della vocazione.

Spettacolo prodotto nell’ambito di AIDA Adriatic Identity through Development of Arts, progetto co-finanziato da European Union under the Instrument for Pre-Accession Assistance (IPA II) Interreg IPA – CBC Italy – Albania – Montenegro


regia Cesar Brie testo Cesar Brie con frammenti degli attori e di Laura Monedero con Bashkim Alaj, Giorgia Cocozza, Elisa Morciano, Barbara Petti, Maria Rosaria Ponzetta, Ilire Vinca, Andjelka Vulic cura dei canti Emanuela Pisicchio Tecnico Mario Daniele Direttore artistico del progetto Salvatore Tramacere     Spettacolo prodotto nell’ambito di AIDA Adriatic Identity through Development of Artsprogetto co-finanziato da European Union under the Instrument for Pre-Accession Assistance (IPA II) Interreg IPA – CBC Italy – Albania – Montenegro  

immagine di copertina rassegna Parole date

Teatro dei Luoghi fest // teatroTeatro

XV edizione - Lecce e Valona

2021

Ura Teatro /Fabrizio Saccomanno

Parole date

In “parole date” ripercorro alcune storie che mi hanno attraversato in più di dieci anni.

Racconto della vita in miniera, di un giorno della mia infanzia, ma mi confronto anche con storie lontane nel tempo e nello spazio come la storia di un popolo in cammino.

“Parole date” è anche il racconto del perché certe storie diventano necessarie al punto che ce ne dobbiamo liberare nella condivisione di un momento teatrale.

Un viaggio nei miei racconti che rappresenta anche in parte un viaggio nella mia biografia.

Un viaggio che diventa suo malgrado una riflessione su come le storie ci abitano e determinano il nostro modo di stare al mondo. Una riflessione sul senso ultimo del raccontare.


di e con Fabrizio Saccomanno

immagine di copertina rassegna La festa dei colori <br>Spettacolo all’aperto su trampoli

Teatro dei Luoghi fest // teatroTeatro

XV edizione - Lecce e Valona

2021

Abraxa Teatro

La festa dei colori
Spettacolo all’aperto su trampoli

Giganti dal comportamento apparentemente dignitoso, suonatori all’incedere misterioso compariranno nelle vie e nelle piazze, tra le vetrine colorate e le panchine soleggiate per lasciare gioie ed allegria in ogni dove al loro passaggio.

I personaggi dello spettacolo, che indossano frack e cilindri colorati, danzeranno per il loro pubblico creando insolite coreografie e numeri d’abilità che colpiranno l’attenzione degli spettatori.

Proporranno azioni comiche accompagnate da musiche e ritmi eseguiti dal vivo sempre con l’intento di mantenere forte e brillante il gioco teatrale per stimolare anche il coinvolgimento degli spettatori. Le musiche e i ritmi spazieranno dal repertorio sud americano, al dixieland, a quello popolare italiano. “La Festa dei Colori” aprirà le porte
della fantasia per inventare immagini che introdurranno i presenti in altri mondi, come una sorta di miraggi a cui l’arte teatrale conferirà poesia e allegria.

Il teatro di strada entra direttamente nella vita quotidiana, alternandone la normale configurazione ed i ritmi vitali per creare le illusioni e immagini sognanti di un mondo “altro” che affascinerà gli
studenti per il suo incanto.

immagine di copertina rassegna Dire fare baciare lettera testamento

Teatro dei Luoghi fest // teatroTeatro

XV edizione - Lecce e Valona

2021

Teatro Koreja/Babilonia Teatri

Dire fare baciare lettera testamento

Dire fare baciare lettera testamento è un’ode al bambino. È un canto alla sua bellezza, alle potenzialità che ogni bambino racchiude dentro di sé, all’infinita gamma di possibilità che ognuno di noi ha davanti quando nasce. Lo spettacolo attraverso diversi quadri che si susseguono con ritmo travolgente mostra e fa vivere come un bambino abbia bisogno di fare esperienze, di come abbia bisogno che gli vengano accordate stima e fiducia.

Dire fare baciare lettera testamento è una proposta di gioco rivolta ai bambini, ai loro genitori, maestri e agli adulti in genere. È un invito a scoprire le possibilità del fare, del fare da soli, del fare insieme. Lo spettacolo non racconta una storia, ne racconta tante. Racconta di come il gioco per un bambino sia importante e necessario quanto l’aria che respira. Racconta dei mondi che il gioco contiene e dischiude, di come il gioco sia spazio in cui crescere e confrontarsi, conoscere e conoscersi. Si gioca perché giocare è il lavoro dei
bambini. Un bambino appena nato conosce il mondo intero, da lassù, dal mondo dei bambini, ha visto tutto. Più di ogni altra cosa un bambino appena nato sa quali sono i suoi diritti.


di Valeria Raimondi, Enrico Castellani  cura Valeria Raimondi  parole Enrico Castellani  con Giorgia Cocozza, Carlo Durante, Anđelka Vulić  tecnici Alessandro Cardinale, Mario Daniele foto di Atraz & Emilia videography

immagine di copertina rassegna Giardini di Plastica

Teatro dei Luoghi fest // teatroTeatro

XV edizione - Lecce e Valona

2021

Teatro Koreja

Giardini di Plastica

Lo spettacolo cattura gli sguardi, ma lascia libera la fantasia di correre a briglia sciolta.

Chi decide di subirne l’incantesimo, si prepari a un viaggio sorprendente alla scoperta di mondi magici e meravigliosi dove incontrare extraterrestri, samurai, fate e angeli, dove c’è posto per i ricordi, i sogni e le emozioni. 

Grazie all’uso delle luci, tubi, abiti, copricapo, materiale povero e riciclato di vario genere si trasformano fiabescamente in immagini, visioni strampalate e buffe, quadri plastici di un movimento della fantasia.

Non c’è in ballo una vera e propria storia che non sia quella inventata lì, al momento, dai tre attori in scena con le loro trasformazioni.

E la plastica? Koreja si è divertita a trasformarla, giocando con gli oggetti semplici di ogni giorno. E lancia la sfida a riconoscerli: le bacinelle diventano astronavi, i tappi di plastica parrucche, le cannucce, i guanti e le mollette sono decorazioni dei vestiti e così via. È la genesi con la semplicità di un gioco.

Uno spettacolo in cui si costruisce e si inventa partendo dalle macerie delle cose, da ciò che si butta via. A chi guarda resta l’ispirazione, il desiderio di tornare a casa e provare a creare dal niente, dal perso, dall’abbandonato, qualcosa di nuovo e di più straordinario. Sogni.


Regia Salvatore Tramacere con Giorgia Cocozza, Carlo Durante, Anđelka Vulić Tecnico Mario Daniele collaborazione all’allestimento Maria Rosaria Ponzetta

immagine di copertina rassegna Indovina chi viene a (s)Cena

Strade maestre OFF // teatroTeatro

2022

Teatro Koreja

Indovina chi viene a (s)Cena

foto Indovina chi viene a (s)Cena

Domenica 24 gennaio 2021 alle ore 19.30 appuntamento con Koreja e la diretta streaming dal Teatro Apollo di Lecce per Indovina chi viene a (s)Cena, il nuovo format culturale on line del Teatro Pubblico Pugliese sostenuto dal Comune di Lecce, che unisce artisti e pubblico in questo momento di sospensione dello spettacolo dal vivo. 

Siete tutti invitati “d’onore” a una cena molto speciale: in diretta streaming un racconto-spettacolo inedito di trenta minuti, allestito appositamente per l’occasione. 

Attorno a un tavolo imbandito andrà in scena un pasto teatrale, per raccontare la Puglia attraverso le sue leggende, gli episodi storici, i piatti tipici o i suoi personaggi più rilevanti.

 L’evento, come tutti quelli in programma fino a marzo, è totalmente “al buio”: il titolo dello spettacolo e il contenuto della storia, infatti, vi saranno svelati solamente in diretta, una volta avviata la connessione.

 Sui canali social del TPP, sarà possibile trovare indizi, informazioni e video, che saranno pubblicati nei giorni precedenti alla messa in scena, per provare a indovinare lo spettacolo misterioso. Il più veloce potrà vincere ogni settimana un biglietto valido per la Stagione Teatrale 2020/21 utilizzabile in uno dei teatri del circuito. 

Il format, inoltre,
prevede un’ulteriore forma di interazione: attraverso l’uso della chat live,
durante la diretta potrete porre domande e rispondere a richieste fatte dagli
artisti, condividere pensieri, commenti ed emozioni in tempo reale. I
contributi ritenuti più interessanti saranno trasmessi in video e resi visibili
a tutti. Seguiteci su https://twitter.com/StampaTpp e
sui nostri canali social @teatrokoreja

MODALITA’ DI ACCESSO
ALL’EVENTO IN LIVE STREAMING: 
registrarsi all’evento (il biglietto è gratuito),
inserendo nome, cognome e una email  valida e attiva; dopo la
registrazione, occorre verificare la ricezione di un’email da R3B3L con le
credenziali di accesso e il link all’evento in streaming; il giorno
dell’evento, utilizzare i dati di accesso (email e n. biglietto) per vedere lo
spettacolo in streaming al link riportato nell’email inviata da R3B3L. Per
qualsiasi informazione o dettaglio sulle modalità di visione dello streaming, è
possibile scrivere a: info@rebellive.it

immagine di copertina rassegna Letra/la lettera

Strade Maestre 2020 // teatroTeatro

Non posso continuare,
continuerò

2020

Teatro Koreja /Teatro Metropol

Letra/la lettera

foto Letra/la lettera

LETRA racconta la vita di un povero Cristo in una lettera di assegnazione per una casa popolare. Un lavoro teatrale su quanto il suono delle parole che descrivono un’esistenza misera decifrano e comprendo la storia di tutti. Un uomo, un mendicante, in una notte di pioggia come tante, chiede ad un maestro di città che insegna nel paesino di montagna dove questi è nato e vissuto, di scrivergli una lettera per farsi assegnare una casa popolare. È un uomo solo, Mark, che si rivolge al maestro Andrea cercando la sua comprensione. Un uomo che chiede aiuto per avere una casa. Il maestro scrive la lettera e Mark chiede che gli venga riletta. Questa lettura, l’oggettivazione della sua vita, senza alcuna enfasi diventa l’ossessione figurata del senso dell’esistenza. Mark chiederà che la lettera della sua vita gli venga riletta, nella stessa notte dal maestro e per gli anni a seguire dagli scolari che ferma per strada. Fino a che non decide di diventare voce narrante della sua stessa vita: vuole imparare a leggere e scrivere, vuole comprare un abecedario.


testo Ylljet Aliçka elaborazione drammaturgica Giulia Maria Falzea Salvatore Tramacere regia Salvatore Tramacere con Roerd Toçe elaborazione sonora Giorgio Distante scena Lucio Diana tecnico Alessandro Cardinale Con il supporto del comune di Barletta nell’ambito del progetto TOURNÉE – Programma Interreg IPA CBC Italy-Albania-Montenegro 2014-2020

immagine di copertina rassegna La casa del sordo

Strade Maestre // teatroTeatro

Chi ha resistito,
gli è fiorito il cuore

2019/2020

Odin Teatret / Eugenio Barba (Danimarca) / SPETTACOLO RINVIATO

La casa del sordo

foto La casa del sordo

Siamo a Bordeaux, nella casa di un sordo, Francisco Goya. È l’ultima notte della sua vita. La sua amante per più di trent’anni, la vivace Leocadia Zorilla, scatena la sua fantasia e i suoi ricordi.

Francisco José de Goya (1746-1828) è considerato il più importante pittore e incisore spagnolo tra la fine del 18° e l’inizio del 19° secolo. Nel corso della sua lunga carriera fu un impegnato commentatore e cronista della sua epoca. Morì in esilio a Bordeaux, in Francia.

[…] La casa del sordo – Capriccio su Goya è la trasposizione teatrale del genere artistico del capriccio applicata alla biografia e all’opera di Francisco Goya. La sua vita si svolse tra gli sconvolgimenti politici dell’Europa alla fine del 18° secolo, tra Età della Ragione e Romanticismo, Inquisizione e Rivoluzione Francese, erotismo, esilio e mutilazione fisica dovuta alla sordità totale che colpì Goya a 46 anni […] Il capriccio, come genere artistico, si sviluppò nel XVI secolo in musica, architettura e pittura. Il compositore tedesco Michael Praetorius lo definì “una specie di fantasia improvvisata che passa da un tema all’altro” […] La casa del sordo è un capriccio teatrale su Goya: una varietà di temi che l’arte dell’attore trasforma in un flusso di decadenza fisica e vitalità creativa, avidità di prestigio, sperpero di denaro, egoismo, inventiva, passione e frivolezza. Un caleidoscopio di immagini, situazioni e pensieri che si dibattono nel tentativo di approssimarsi al mistero della Bellezza e della Vita la cui spietata verità cammina, deridendoli, sui morti […]

Eugenio Barba

Posti limitati: 120 spettatori


testo Else Marie Laukvik, Eugenio Barba scenografia Else Marie Laukvik, Rina Skeel consulente scenografico Jan de Neergaard attori Else Marie Laukvik, Rina Skeel, Frans Winther assistente alla regia Rina Skeel regia Eugenio Barba una produzione 2019 Masakini Theatre (Kuala Lumpur, Malesia), Nordisk Teaterlaboratorium / Odin Teatret (Holstebro, Danimarca)

immagine di copertina rassegna Overload

Strade Maestre // teatroTeatro

Chi ha resistito,
gli è fiorito il cuore

2019/2020

Sotterraneo /SPETTACOLO RINVIATO

Overload

foto Overload

1 paragrafo. 199 parole. 1282 caratteri. Tempo previsto 1’ 10’’.

Riesci a leggere questo testo senza interruzioni? L’attenzione è una forma d’alienazione: il punto è saper scegliere in cosa alienarsi. Per questo sembriamo sempre tutti persi a cercare qualcosa, anche quando compiamo solo pochi gesti impercettibili attaccati a piccole bolle luminose e non si capisce chi ascolta e chi parla, chi lavora e chi si diverte, chi trova davvero qualcosa e chi è solo confuso. Sei arrivato fin qui senza spostare lo sguardo? Davvero? E non è insopportabile questo sforzo di fare una cosa soltanto alla volta? Guardati attorno: quante altre cose attirano la tua attenzione? Ora guardati dall’alto: riesci a vederti? Le superfici dei territori più densamente abitati della Terra sono coperte da una fitta nebbia di messaggi, immagini e suoni in cui le persone si muovono, interagiscono, dormono. A volte si alzano rumori più intensi, che la nebbia riassorbe subito mentre lampeggia e risuona. Visto da qui il pianeta sembra semplicemente troppo rumoroso e distratto per riuscire a sopravvivere – persino i ghiacciai si sciolgono troppo lentamente perché qualcuno presti attenzione alla cosa. Torniamo al suolo e guardiamoci da vicino: stiamo tutti mutando… in qualcosa di molto, molto veloce.

Overload ha vinto il premio Ubu spettacolo dell’anno 2018.


concept e regia Sotterraneo in scena Sara Bonaventura, Claudio Cirri, Lorenza Guerrini, Daniele Pennati, Giulio Santolini scrittura Daniele Villa luci Marco Santambrogio costumi Laura Dondoli sound design Mattia Tuliozi produzione Sotterraneo coproduzione Teatro Nacional D. Maria II nell’ambito di APAP Sotterraneo fa parte del progetto fies factory, del network euopeo apap – performing europe 2020 ed è residente presso l’associazione teatrale pistoiese