Calendario

Settembre 2023


18 lug

TTB - Accademia delle Forme Sceniche, Accademia Arte Diversità-Teatro La Ribalta Antonio Viganò e Teatro Koreja

Il suono della caduta

Martina Natuzzi e Christian Greco

Dalla Luna alla Terra


19 lug

Tourneè

Teatro Koreja in collaborazione con Potenziali Evocati Multimediali

X di Xylella, Bibbia e alberi sacri

dj set a cura di Enrico Stefanelli

Frequenze naturali


20 lug

Emanuela Pisicchio ed Enrico Stefanelli

Ánemos Nóos

I nuovi scalzi/crest

La Ridiculosa commedia


21 lug

Roberto Latini

Paradiso Perduto

Gianluca De Rubertis (Il Genio)

Discorsi suonati su Paolo Conte


22 lug

Brigitte Cirla & Sébastien Béranger

Recettes Immorales

Brigitte Cirla & Sébastien Béranger

Recettes Immorales


23 lug

Carlotta Viscovo

Il corpo della Lotta

Gianni Blasi e Vincenzo Pentassuglia

Eco Liquido

A. Renda/ Albe, Ravenna Teatro

NEPHESH


24 lug

A. Renda/ Albe, Ravenna Teatro

NEPHESH

A. Renda/ Albe, Ravenna Teatro

NEPHESH

Atalaya de Musicas

Resistencia Arbórea


25 lug

A. Renda/ Albe, Ravenna Teatro

NEPHESH

A. Renda/ Albe, Ravenna Teatro

NEPHESH

Teatro Koreja

Modugno, prima di Volare

Atalaya de Musicas

Suite Flamenca

immagine di copertina rassegna ESSERE O NON ESSERE

La stagione dei ragazzi e delle ragazze 23_24 // Matinée

A Koreja con la scuola

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Teatro Koreja in collaborazione con Babilonia Teatri

ESSERE O NON ESSERE

Essere o non essere racconta quattro piccole, semplici storie di ragazzi e ragazze che diventano esempi potenti ed emblemi delle infinite possibilità che ognuno contiene. Allo stesso tempo narra di quanto sia complesso essere liberamente se stessi.

Sono storie che ci fanno riflettere, commuovere e arrabbiare, storie che esprimono con parole ed immagini quanto sia necessario ascoltare e rispettare l’indole, il carattere, la sensibilità e l’unicità di ognuno.

Quattro enormi pance che aspettano un bambino gioiscono, litigano, si emozionano. Ci interrogano e ci fanno sorridere su quanto una gravidanza sia colorata fin dall’inizio di aspettative.

Un drone arriva sul palco da un altro pianeta per condividere l’idea che i mondi possibili sono molteplici e molteplici le angolazioni con cui possiamo guardare il mondo che abitiamo.

Ali luminose disegnano un arcobaleno e permettono ad ogni storia, ad ogni vita, ad ognuno di spiccare il volo.

Lo spettacolo procede per quadri: in scena due attrici e due attori danno vita a immagini, azioni e parole   che si inseguono e si rincorrono. I corpi degli attori divengono campo di gioco: si colorano, si vestono, si travestono, si scambiano di posto per dimostrare come ognuno di noi sia una serie infinita di sfumature di peculiarità, di possibilità e anche di contraddizioni. Non sempre e non tutto può essere ricondotto al bianco e al nero, molto spesso non possiamo e non vogliamo rinunciare al colore, ai colori, alle sfumature!


DI VALERIA RAIMONDI E ENRICO CASTELLANI CURA VALERIA RAIMONDI PAROLE ENRICO CASTELLANI CON CARLO DURANTE , BARBARA PETTI, ENRICO STEFANELLI, ANĐELKA VULIĆ


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immagine di copertina rassegna IL GRANDE GIOCO

La stagione dei ragazzi e delle ragazze 23_24 // Matinée

A Koreja con la scuola

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Associazione Teatro Giovani Teatro Pirata

IL GRANDE GIOCO

Hector e Papios. Due fratelli. Una vita sola. Un grande gioco, fatto di condivisione, complicità e affetto smisurato. Una notizia inaspettata irrompe nella loro vita e modifica il ritmo della loro relazione: il loro gioco sta per finire.

Da quel momento parte una nuova avventura: i due compilano una lista dei desideri, da esaudire tutti, sfidando il tempo, come ogni grande gioco che si rispetti. In questo modo, in un divertimento continuo, che passa per un rocambolesco viaggio al mare, un’improbabile serata in discoteca, un lunapark e un ultimo inaspettato desiderio, si arriva alla fine di una intensa giornata. I due fratelli si lasciano andare, ognuno per il suo viaggio, serenamente perché con- sapevoli di avere vissuto tutto quello che c’era da vivere. La lista dei desideri è finita ma non la loro straordinaria storia.

Uno spettacolo che vede in scena lo storico attore del Teatro Pirata Silvano Fiordelmondo insieme a Fabio Spadoni, attore con sindrome Down, in una storia che commuove e diverte..


DI SILVANO FIORDELMONDO, SIMONE GUERRO, FRANCESCO NICCOLINI CON SILVANO FIORDELMONDO, FABIO SPADONI REGIA E SCRITTURA SCENICA SIMONE GUERRO EDITOR TEATRALE FRANCESCO NICCOLINI LIGHT DESIGNER MICHELANGELO CAMPANALE COSTUMI MARIA PASCALE MUSICHE ORIGINALI EMILIO MARINELLI

immagine di copertina rassegna CENERENTOLA, Rossini all’opera

La stagione dei ragazzi e delle ragazze 23_24 // Matinée

A Koreja con la scuola

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Fondazione TRG

CENERENTOLA, Rossini all’opera

Con Cenerentola entriamo nel mondo dell’opera, per assistere alle vicende di un grande compositore, Gioachino Rossini, colto nel momento in cui sta creando la sua nuova opera, Cenerentola ossia il trionfo della bontà, immerso nel suo mondo musicale, nella sua quotidianità, travolto dagli impegni e ossessionato dal cibo e dalla pigrizia. «Non c’è musicista più adatto di Rossini – dichiara Buonarota – nel ricordarci che la parola è melodia, ma è anche ritmo e puro suono».

In scena ci sono tre personaggi: la Musica, personificata dal maestro Rossini, le Parole, cioè il librettista Jacopo Ferretti, e il Canto, ovvero una giovane ragazza di nome Angelina che sta facendo le pulizie in teatro e aiuta i due artisti ottocenteschi a unire musica, parole e canto in un’opera lirica che diverrà famosa in tutto il mondo.

Tre personaggi che giocano in una girandola di emozioni, intrecciandosi come fili a comporre immagini, quadri poetici surreali e comici sulla trama della celebre fanciulla che perde la scarpetta:

«una Cenerentola nuova – afferma Pisci – moderna e disincantata, come lo è la musica del maestro pesarese».


DI PASQUALE BUONAROTA, NINO D’INTRONA E ALESSANDRO PISCI MUSICA DI GIOACCHINO ROSSINI ADATTAMENTO MUSICALE E AL PIANOFORTE DIEGO MINGOLLA CON PASQUALE BUONAROTA, ALESSANDRO PISCI, MIRJAM SCHIAVELLO REGIA DI NINO D’INTRONA SCENE DI LUCIO DIANA COSTUMI DI ROBERTA VACCHETTA TRASFORMAZIONI A CURA DI STUDIO MUTAZIONI, MICHELE GUASCHINO CREAZIONI LUCI DI NINO D’INTRONA IN COLLABORAZIONE CON EMANUELE VALLINOTTI TECNICO AUDIO E LUCI EMANUELE VALLINOTTI UNA PRODUZIONE FONDAZIONE TRG IN COLLABORAZIONE CON UNIONE MUSICALE ONLUS E CON C.IE NINO D’INTRONA

immagine di copertina rassegna DIRE FARE BACIARE LETTERA TESTAMENTO

La stagione dei ragazzi e delle ragazze 23_24 // Matinée

A Koreja con la scuola

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Teatro Koreja in collaborazione con Babilonia Teatri

DIRE FARE BACIARE LETTERA TESTAMENTO

foto DIRE FARE BACIARE LETTERA TESTAMENTO

Dire fare baciare lettera testamento è il nostro personale manifesto sui diritti del bambino. Riflette sul nostro tempo e su una società caratterizzata da ritmi sempre più frenetici dove spesso i bambini vengono trattati come piccoli adulti, senza rispettare i loro tempi, i loro bisogni e senza riservare loro un ascolto adeguato. Lo spettacolo attraverso alcuni quadri che si susseguono con ritmo travolgente mostra e fa vivere come un bambino abbia bisogno di fare esperienze, di come abbia bisogno che gli vengano accordate stima e fiducia.

Dire fare baciare lettera testamento è una proposta di gioco rivolta ai bambini, ai loro genitori, maestri e agli adulti in genere. È un invito a scoprire le possibilità del fare, del fare da soli, del fare insieme. Lo spettacolo non racconta una storia, ne racconta tante. Racconta di come il gioco per un bambino sia importante e necessario quanto l’aria che respira. Racconta dei mondi che il gioco contiene e dischiude, di come il gioco sia spazio in cui crescere e confrontarsi, conoscere e conoscersi.

Si gioca perché giocare è il lavoro dei bambini. Per giocare però servono delle condizioni che lo permettano e queste condizioni non sono i bambini a doverle creare, sono i grandi. Per giocare servono i bambini non i giochi. Un bambino appena nato conosce il mondo intero, da lassù, dal mondo dei bambini, ha visto tutto. Più di ogni altra cosa un bambino appena nato sa quali sono i suoi diritti.

Lo spettacolo prevede la partecipazione in scena di tre alunni scelti tra gli spettatori e i cui nomi saranno concordati qualche giorno prima dello spettacolo.


DI VALERIA RAIMONDI, ENRICO CASTELLANI CURA VALERIA RAIMONDI PAROLE ENRICO CASTELLANI CON CARLO DURANTE, BARBARA PETTI, ANĐELKA VULIĆ TECNICI ALESSANDRO CARDINALE, MARIO DANIELE

immagine di copertina rassegna UNITANZ  2023 spettacolo di danza contemporanea

Koreja Extra // danza contemporanea

immagine di copertina rassegna UNITANZ _2023 Campus e festival di Danza Contemporanea

Koreja Extra // danza contemporanea

Unitanz Lecce

UNITANZ _2023 Campus e festival di Danza Contemporanea

foto UNITANZ _2023 Campus e festival di Danza Contemporanea

Da lunedì 4 a sabato 9 settembre ai Cantieri Teatrali Koreja di Lecce torna Uni-Tanz, campus di danza contemporanea organizzato dall’associazione Koreoproject, con la direzione artistica di Giorgia Maddamma e il coordinamento di Sara Bizzoca. Sarà un’undicesima edizione speciale dedicata a un progetto per danzatrici e danzatori, attrici e attori ideato e realizzato in collaborazione con Teatro Pubblico PuglieseTeatro Koreja e Università delle arti Folkwang di Essen. Dopo sei giorni di lezioni tenute da Giorgia Maddamma, docente dell’Accademia Nazionale di Danza di Roma e direttrice artistica di Koreoproject, e dalla coreografa francese di fama internazionale Malou Airaudo, una delle personalità più in vista del teatrodanza di Pina Bausch, gran finale sabato 9 settembre (ore 21 – ingresso 12/8 euro) sempre a Koreja con “Uni-Tanz Dance Evening-Guests“. La serata proporrà non solo la restituzione del lavoro coreografico sviluppato durante il campus con la partecipazione in scena di altri ospiti, ma anche l’interessante incontro “Il linguaggio del teatrodanza dalla tradizione all’innovazione” con Francesca Pedroni (giornalista e critica di danza), Gemma Di Tullio (responsabile settore danza Teatro Pubblico Pugliese), Salvatore Tramacere (direttore artistico Teatro Koreja), le stesse Airaudo e Maddamma(direttrice artistica Koreoproject) e la presenza del francese Dominique Mercy, uno dei più famosi e apprezzati danzatori contemporanei. 

Malou Airaudo
 è una delle personalità più in vista del Tanztheater Wuppertal di Pina Bausch e direttrice artistica per molti anni dell’Università delle arti Folkwang di Essen, storico ateneo tedesco (guidato per lungo tempo dalla stessa Bausch), fucina di alcuni tra i più noti artisti della scena contemporanea. Prosegue la sua collaborazione con la Pina Bausch Foundation e da qualche anno porta avanti progetti internazionali di ricostruzione del Repertorio Bausch. Ospite già di alcune edizioni di Uni-Tanz, Malou Airaudo torna a Lecce dopo aver conquistato il Deutscher Tanzpreis 2023 insieme a Lutz ForsterJo Endicott e allo stesso Dominique Mercy, ospite della serata finale. «Fin dall’inizio, hanno plasmato il lavoro di Pina Bausch e del Tanztheater Wuppertal con la forza della loro personalità e con la loro partecipazione incondizionata a un’estetica della danza che ha rotto con le convenzioni esistenti e ha portato un nuovo pensiero dentro e attraverso la danza», si legge nella motivazione del più importante premio tedesco dedicato alla danza. «Nonostante tutta l’iniziale ostilità verso questo nuovo linguaggio di danza teatrale, con l’intensità e la veridicità delle loro narrazioni corporee, hanno dato un contributo significativo alla fama mondiale del Tanztheater Wuppertal e all’influenza che ha esercitato sull’intero mondo dell’arte internazionale».

Dal 15 al 17 settembre, poi, Koreoproject con il sostegno di Porta D’Oriente – Centro Nazionale di produzione per la Danza della compagnia Res Extensa, organizzerà anche Week End Lab. Due giorni di workshop di danza contemporanea con Giorgia Maddamma e Francesca La Cava nel Centro Arte Danza di Brindisi e una performance finale domenica 17 settembre alle 21 nel Chiostro dei Teatrini a Lecce, in collaborazione con il Comune di Lecce nel cartellone LecceInScena, con i partecipanti ai laboratori e altri ospiti. Subito dopo, poi, Koreoproject volerà a Il Cairo per un’edizione speciale di Uni-Tanz on tour che si concluderà il 29 settembrecon una performance di allieve e allievi dei corsi tenuti sempre da Giorgia Maddamma Fernando SuelsMendoza che saranno in scena con Crack, spettacolo da loro coreografato e interpretato con le musiche dal vivo del contrabbassista Marco Bardoscia. Info 393287614148 – koreoproject.com@gmail.com.

«Uni-Tanz è un’occasione unica nel panorama italiano per la presenza di artisti di altissimo profilo e di grande esperienza. La filosofia artistico-pedagogica del campus si allinea con le basi Folkwang e Bausch di formazione degli studenti: “Non formiamo danzatori, ma esseri umani che danzano”; essa mira non solo al potenziamento della tecnica degli allievi selezionati, ma allo sviluppo delle singole personalità, riuscendo pertanto a forgiare artisti consapevoli e creatori della propria arte, in grado di conciliare tradizione e innovazione», sottolinea Giorgia Maddamma.

«Noi del Teatro Koreja abbiamo creduto sull’attività e sul progetto di Uni Tanz che ci ha visti partecipi negli scorsi anni in una proficua collaborazione con l’obiettivo di promuovere e sviluppare un percorso educativo per i giovani nel campo della danza. Uno scambio culturale, un programma didattico per le nuove generazioni, concepito nell’orizzonte più ampio di una politica culturale basata sulla continua ricerca di qualità artistica», precisa Salvatore Tramacere, direttore artistico di Teatro Koreja.

Nel corso delle prime dieci edizioni Uni-Tanz ha ospitato partecipanti provenienti da Italia, Argentina, Brasile, USA, Germania, Francia, Inghilterra, Svizzera, Austria, Grecia, Spagna, Turchia, Russia e Giappone e Taiwan. Il Campus è stato anche un’occasione per molti allievi di partire verso sedi universitarie europee della danza. In questi anni, infatti, Uni-Tanz, dalla prima edizione sostenuto anche dal Comune di Lecce, ha avviato e consolidato collaborazioni e convenzioni con prestigiose istituzioni regionali, nazionali e internazionali come, per citarne alcune Conservatorio di Musica Tito Schipa e Accademia di Belle Arti di Lecce, Accademia Nazionale di Danza di Roma e Tisch School of the Arts di New York.

Tra docenti e artisti ospiti che si sono succeduti nelle dieci edizioni del campus, per fare alcuni nomi, Malou Airaudo, Susanne Linke, Stephan Brinkmann, Rodolpho Leoni, Eva Lopez Crevillen, Juan Kruz Diaz De Garaio Esnaola, Clémentine Deluy, Roman Arndt, Mark Siezkarek, Fernando Suels Mendoza, Francesca Falcone, Marigia Maggipinto, Kenji Takagi, Henrietta Horn, Daphnis Kokkinos, Johannes Wieland, Tamas Morics, Marco Bardoscia, Sonia Stomeo, Cristian Bevilacqua, Antonio Farì, Pascal Merighi, Thusnelda Mercy, Aida Vainieri e molti altri.

L’Associazione Koreoproject, nata nel 2005 con sede a Lecce, molto attiva sul territorio pugliese, ha prodotto numerosi spettacoli di danza contemporanea e teatro danza, stretto collaborazioni con Accademie, Enti Pubblici e Università nazionali ed estere e creato sinergie con artisti di vario genere, tra danzatori, attori, registi e musicisti di fama internazionale. L’Associazione svolge, oltre all’attività di produzione, anche promozione e diffusione dello spettacolo dal vivo, occupandosi di organizzazione di performances di danza, musica, teatro e altri linguaggi, di residenze artistiche a supporto della produzione in ambito coreutico e teatrale e una pluralità di ulteriori iniziative volte ad avvicinare il pubblico alla creazione artistica contemporanea, nazionale e internazionale in tutte le sue forme e manifestazioni. È impegnata anche nell’attività artistico-educativa in ambito sociale, collaborando con l’Istituto Penitenziario di Lecce, per il quale organizza e gestisce laboratori didattico-artistici finalizzati al recupero e reinserimento in società dei detenuti, ma anche e soprattutto alla messa in scena di spettacoli aperti al pubblico in cui detenuti e artisti della compagnia Koreoproject interagiscono.

Info
393287614148 – koreoproject.com@gmail.com
www.giorgiamaddamma.com

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immagine di copertina rassegna La cantiga della Serena <br>presenta La Novia

Koreja Extra // Concerto

Fabrizio Piepoli, Giorgia Santoro e Adolfo La Volpe

La cantiga della Serena
presenta La Novia

foto La cantiga della Serena <br>presenta La Novia

Mercoledì 21 giugno La Cantiga de la Serena in concerto ai Cantieri Teatrali Koreja di Lecce per presentare il nuovo album “La Novia” con la partecipazioni di numerosi ospiti speciali: Faraualla, Nabil Bey, L’Escargot, Andrea De Siena, Roberto Chiga.
Prodotto da Zero Nove Nove, venerdì 9 giugno esce “La Novia”, quarto album del trio pugliese La Cantiga de la Serena. Dal 2008 l’ensemble formato da Fabrizio Piepoli, Giorgia Santoro e Adolfo La Volpe si dedica al recupero e alla rielaborazione della musica antica e tradizionale del bacino del Mediterraneo. Dopo “La Serena”, “La Fortuna” e “La Mar”, il nuovo progetto rappresenta l’ennesimo frutto di questo continuo lavoro di ricerca ed esplorazione portato avanti dal trio per riproporre, in una chiave nuova e personale, un repertorio che promuove il dialogo musicale e culturale tra Occidente e Oriente. La sempre presente tradizione sefardita dialoga con canti, romanze e tarantelle appartenenti a culture ed epoche differenti, proponendo un equilibrio inedito tra innovazione e tradizione. Le radici pugliesi rappresentano il braccio di un compasso fisso al centro, che consente all’altro di tracciare una circonferenza immaginaria che idealmente racchiude tutto il bacino del Mediterraneo.


Fabrizio Piepoli, Giorgia Santoro e Adolfo La Volpe

immagine di copertina rassegna SIMONA, THE GANGSTER OF ART

Teatro dei luoghi >festival internazionale //

il passato è un paese straniero

2023

Troubleyn/Jan Fabre

SIMONA, THE GANGSTER OF ART

foto SIMONA, THE GANGSTER OF ART

con Irene Urciuoli , prima nazionale

Simona, the gangster of art ha come protagonista una santa, in missione per ripristinare uno dei più essenziali doveri dell’umanità: lottare per il potere della bellezza. Ruba il dipinto ‘L’urlo’ di Edvard Munch e lo consuma, digerendolo, in piccoli pezzi, morso dopo morso. Con diversi falsi del dipinto, continua a comprare ogni possibile fornitura di cocaina nel mondo. Con quella polvere bianca, costruisce la sua opera d’arte, una colonna cristallina bianca, attraverso il tetto del teatro, per diventare “uno stilita, un santo su una colonna, urlando il ritrovato grido di delicatezza.”

In questo modo afferma: “Il mio modesto contributo è rompere con il nostro egoismo economico criminale. Farò in modo che il potenziale di investimento dell’arte venga lentamente ma inesorabilmente distrutto in modo che il valore intrinseco dell’arte, i poteri curativi e spirituali della bellezza, abbiano di nuovo una possibilità.”

“Non voglio romanticizzare l’aggressività e la violenza di un gangster. Per me è importante riconoscere questa brama di vita, questa energia e vitalità, questa convinzione che un gangster potrebbe cambiare la società attraverso la fede nell’anarchia dell’amore.” – Jan Fabre


Idea, testo e direzione – Jan Fabre Attrice – Irene Urciuoli Composizione, sound design e esecuzione – Alma Auer Drammaturgia – Miet Martens Design luci ed esecuzione tecnica – Ut Janssens Fotografia – Hanna Auer

immagine di copertina rassegna Marco Bardoscia Quintet LegnoMadre<br> feat Gabriele Mirabassi

Koreja Extra // Musica

Marco Bardoscia Quintet LegnoMadre
feat Gabriele Mirabassi

foto Marco Bardoscia Quintet LegnoMadre<br> feat Gabriele Mirabassi

LegnoMadre è la naturale prosecuzione di The Future is a tree (Lavoro discografico uscito nel 2020 per Tŭk Music). Il messaggio è ancora una volta quello di restare vigili per proteggere la nostra madre terra, il legno dei nostri amati alberi è un materiale “sacro” per il suo essere vivo, malleabile, duro e flessibile allo stesso tempo, per la sua capacità di proteggerci e scaldarci, per la moltitudine di impieghi che se ne possono fare. Il legno è anche il materiale di cui sono fatti tutti gli strumenti di questo progetto ed ecco allora che Legno Madre diventa il canto d’amore del legno (e di chi lo suona) per la madre Terra. I passati anni di pandemia hanno spostato la nostra attenzione sulla nostra salute, su noi stessi e in generale sull’umanità generando un pensiero principalmente antropocentrico. Ma l’uomo non è che uno degli elementi della natura che lo circonda e ed è pericoloso avere una visione così limitata della realtà, non c’è futuro per gli uomini senza il rispetto e l’amore per il mondo che li circonda e se impariamo ad amare un fiore, un albero, un uccello o un fiume stiamo già amando noi stessi e il nostro prossimo. La lezione più grande ci viene proprio dalla natura e dall’armonia che la regola, proprio come in una musica ben organizzata in cui per ognuno c’è spazio e tutti sono importanti e proprio grazie a questa pluralità la musica suona meglio e diventa armonia. (Marco Bardoscia)

Il nuovo progetto di Marco Bardoscia, prodotto discograficamente per Tŭk Music di Paolo Fresu vede – oltre al quintetto base – anche la presenza dell’Orchestra da Camera di Perugia*. Rispetto ai precedenti lavori, “LegnoMadre” risulta ricco di colori più latineggianti, frutto di una profonda passione mai sopita per la musica cubana e brasiliana e che ora affiora dal mondo artistico del contrabbassista salentino. Per certi versi ci si trova anche davanti ad una più profonda azione spirituale già emersa nel precedente lavoro discografico di Marco capace di collegare uomo e natura e che ora si immerge maggiormente dentro al se stesso della natura umana. Anche per questo il suo già straordinario storico trio viene allargato a quintetto con la presenza di un raro esempio di sensibilità musicale quale quello di Simone Padovani e la davvero illuminante presenza di un vero “must” contemporaneo quale Gabriele Mirabassi, nome tra i più importanti della musica italiana degli ultimi decenni. Il tutto per nobilitare al massimo la coesione stilistica di un progetto capace di unire personalità scaturite dallo stesso importante nucleo collegato alla “musica pensante” di oggi e di esprimere con grande sensibilità il lato emozionale dell’arte musicale.


Marco Bardoscia – Contrabbasso e composizioni Gabriele Mirabassi – Clarinetto William Greco – Piano Dario Congedo – Batteria Simone Padovani – Percussioni

immagine di copertina rassegna LA CITTA DELLE PAROLE

Teatro dei luoghi >festival internazionale //

il passato è un paese straniero

2023

Teatro Koreja

LA CITTA DELLE PAROLE

foto LA CITTA DELLE PAROLE

Cosa racconta la città? Un viaggio sonoro tra passato e presente, tra memoria e ricerca, tra architettura e natura. Tra storia e vita. La Città Ideale, la città delle parole. La città che ciascuno immagina o ha ascoltato nelle storie dei nonni. La città delle fotografie ingiallite. La città dei vicoli o quella senza alberi. La città in cui sarebbe voluto nascere o la città che avrebbe voluto essere. 

Cosa può raccontare una pietra, un muro, una città? Quali segreti custodisce? Quali vite ha incontrato e quali storie conosce ed è in grado di restituire a chi sa ascoltare? Perché ascoltare la città? Perché la città è la stessa ovunque, perché le sue storie sono universali. 

6 racconti, 6 storie diverse eppure simili scritte dagli spettatori per gli spettatori.

Posti limitati: 30 spettatori a replica

racconti di Guido De Liguoro, Stefania Ricchiuto, Gianni Pignataro, Cinzia Dilauro, Paola Pepe, Gabriella Manca; voci di Emanuela Pisicchio, Barbara Petti, Carlo Durante, Andjelka Vulic