Calendario

Giugno 2024


23 lug

A. Renda/ Albe, Ravenna Teatro

NEPHESH

Carlotta Viscovo

Il corpo della Lotta

Gianni Blasi e Vincenzo Pentassuglia

Eco Liquido


24 lug

A. Renda/ Albe, Ravenna Teatro

NEPHESH

A. Renda/ Albe, Ravenna Teatro

NEPHESH

Atalaya de Musicas

Resistencia Arbórea


25 lug

A. Renda/ Albe, Ravenna Teatro

NEPHESH

A. Renda/ Albe, Ravenna Teatro

NEPHESH

Teatro Koreja

Modugno, prima di Volare

Atalaya de Musicas

Suite Flamenca

immagine di copertina rassegna Voodoo

Teatro dei luoghi
Festival internazionale // teatroTeatro

Nessuna terra in vista

15/25 luglio 2024

Masque teatro e a seguire Dewey Dell

Voodoo

foto Voodoo

La necessità di una lucida trance sembra essere la costante indicazione che ci viene consegnata quando si cerca di decifrare l’ardua lotta che sta alla base del cominciamento. Affrontare il vuoto e scontrarsi con esso abbisogna di tenacia, soprattutto di uno strumento che funga da catalizzatore ossia che triggheri lo stato di quiete e lo trasporti al di là delle barriere erette, non dall’Es come banalmente si potrebbe affermare, ma dalla biochimica dell’esistenza che fabbrica continuamente gli enzimi della normalità. Col Voodoo accogliamo tutti i nostri divenire. Col voodoo abitiamo la buia luce.

a seguire

Deriva traversa

La condizione di isolamento insita nel mestiere del pastore porta a un’immersione totale. I suoni udibili si assorbono in un nuovo silenzio, i pensieri si formano in modo assoluto. Gli animali da custodire diventano l’unica possibilità di astrazione dal sé. Nella poesia orale dei poeti pastori, intonata sul suono del vento o dei versi animali, si tramanda la storia passata. Ma nella risalita lungo il tempo non si abbandona la realtà attuale. Il loro canto si potrebbe intendere come un tentativo di decifrazione dell’invisibile, che avviene attraverso una discesa nel sé, una geografia del soprannaturale.

coreografia Dewey Dell; con Teodora Castellucci


con Eleonora Sedioli; ideazione  Lorenzo Bazzocchi per Voodoo coreografia Dewey Dell; con Teodora Castellucci per Deriva traversa  


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immagine di copertina rassegna Un’ultima cosa

Teatro dei luoghi
Festival internazionale // teatroTeatro

Nessuna terra in vista

15/25 luglio 2024

Concita De Gregorio e Erica Mou/Teatri di Bari

Un’ultima cosa

foto Un’ultima cosa

In ombra o all’ombra di qualcuno. Un’invettiva, un’orazione funebre, immaginando che siano loro stesse a parlare ai propri funerali, per raccontare chi sono e chi sono sempre state.


di e con Concita De Gregorio; musica live Erica Mou; regia Teresa Ludovico

immagine di copertina rassegna Alfabeto delle emozioni

Teatro dei luoghi
Festival internazionale // teatroTeatro

Nessuna terra in vista

15/25 luglio 2024

Stefano Massini

Alfabeto delle emozioni

foto Alfabeto delle emozioni

Noi siamo quello che proviamo. E raccontarci agli altri significa raccontare le nostre emozioni. Ma come farlo, in un momento che sembra confondere tutto con tutto, perdendo i confini fra gli stati d’animo? Ci viene detto che siamo analfabeti emotivi. Questo è un viaggio profondissimo e ironico al tempo stesso nel labirinto del nostro sentire e sentirci. In un immaginario alfabeto in cui ogni lettera è un’emozione…P come Paura, F come Felicità, M come Malinconia…

Ad andare in scena è la forza e la fragilità dell’essere umano, dipinta con l’estro e il divertimento di un appassionato narratore.


di e con Stefano Massini

immagine di copertina rassegna Di notte

Teatro dei luoghi
Festival internazionale // teatroTeatro

Nessuna terra in vista

15/25 luglio 2024

Pippo Delbono

Di notte

foto Di notte

Questo spettacolo, costituito di poesie, è nato da un bisogno. Il bisogno di scriverle per sentirsi liberi, per incidere qualcosa di nuovo. Perché  le parole hanno un potere enorme. Sia nel bene che nel male. Le parole influenzano, suggestionano, hanno la forza di dare o togliere energia, stato vitale, forza. Le parole sono anche un po’ una preghiera. All’inizio erano poesie scritte poi, insieme alla musica sono diventate poesie “cantate”. Questo processo di chiama Di notte. È stato fatto per la prima volta in un prato, di notte, sotto le stelle, solo per gli amici…


di e con Pippo Delbono

immagine di copertina rassegna Presto saprò chi sono

Teatro dei luoghi
Festival internazionale // teatroTeatro

Nessuna terra in vista

15/25 luglio 2024

Nicola Lagioia

Presto saprò chi sono

foto Presto saprò chi sono

Un racconto sul lungo viaggio della letteratura e sulla sua importanza per la nostra educazione sentimentale e per la nostra evoluzione. Nato in forma orale, passato nei secoli attraverso molte trasformazioni prima di fissarsi nella forma-libro, il racconto letterario è oggi uno degli strumenti conoscitivi più potenti ed emozionanti a disposizione del genere umano. La lettura di opere letterarie è dunque preziosa anche nel XXI secolo, ma per ragioni un po’ diverse da quelle che saremmo portati a immaginare.


di e con Nicola Lagioia ph Chiara Pasqualini

immagine di copertina rassegna Metamorfosi

Teatro dei luoghi
Festival internazionale // teatroTeatro

Nessuna terra in vista

15/25 luglio 2024

Andrea Baracco / Cardellino srl

Metamorfosi

foto Metamorfosi

Ovidio compone un canto senza interruzione delle favole antiche, dove le storie nascono l’una dall’altra, si intrecciano e riaffiorano velocissime. Una sorta di enciclopedia in movimento dei racconti più famosi dell’antichità dove si concentrano tutte le passioni e le infelicità che regnano nel mondo degli esseri umani. L’Origine, L’amore di Apollo per Dafne, Fetonte: sul palcoscenico alcune delle storie più emblematiche. Un testo classico di incredibile contemporaneità. Un poema di meraviglia e stupore.


Performer, musicisti Mugen Yahiro, Naomitsu Yahiro, Tokinari Yahiro; voce recitante Nina Pons; regia Andrea Baracco assistente di produzione Stella Comunello; direzione generale Maria Laura Rondanini; management Vittorio Stasi; in collaborazione con Munedaiko

immagine di copertina rassegna La conversione di un cavallo

Teatro dei luoghi
Festival internazionale // teatroTeatro

Nessuna terra in vista

15/25 luglio 2024

Ludovica Rambelli Teatro

La conversione di un cavallo

foto La conversione di un cavallo

Costruito con la tecnica dei tableaux vivants la conversione di un cavallo è un lavoro di estrema semplicità e insieme di grande impatto emotivo: sotto gli occhi degli spettatori si compongono 23  tele di Caravaggio realizzate con i corpi degli attori e l’ausilio di oggetti di uso comune e stoffe  drappeggiate. Un solo taglio di luce illumina la scena come riquadrata in una immaginaria cornice,  i cambi sono tutti a vista, ritmicamente scanditi dalle musiche di Mozart, Bach, Vivaldi, Sibelius.


In scena Elena Fattorusso, Andrea Fersula, Rocco Giordano, Chiara Kija, Maria Giovanna La Greca, Fiorenzo Madonna, Alessio Sica, Antonio  Stoccuto. Regia Ludovica Rambelli; aiuto  regia Dora De  Maio.  

immagine di copertina rassegna Sull’Acqua _ liberamente ispirato al Racconto del Vajont di Marco Paolini e Gabriele Vacis

Teatro dei luoghi
Festival internazionale // teatroTeatro

Nessuna terra in vista

15/25 luglio 2024

Teatro Koreja

Sull’Acqua _ liberamente ispirato al Racconto del Vajont di Marco Paolini e Gabriele Vacis

foto Sull’Acqua _ liberamente ispirato al Racconto del Vajont di Marco Paolini e Gabriele Vacis

Era il 9 ottobre del 1963 quando una frana dal Monte Toc cadde nel bacino artificiale della diga del Vajont. L’onda generata superò la diga e devastò la valle sottostante, distruggendo i paesi di Longarone, Pirago, Rivalta, Villanova e Faè. Il disastro causò circa 2000 morti. Le cause furono attribuite a errori ingegneristici e sottovalutazione dei rischi geologici. Lo spettacolo prende spunto dalla canzone di Emilio Pericoli del 1963, in una sorte di parallelismo tra la poetica del cantautore e la tragedia vissuta dagli abitanti di quelle valli


  regia di Salvatore Tramacere; con Barbara Petti, Emanuela Pisicchio, Enrico Stefanelli, Andjelka Vulic; musiche originali Enrico Stefanelli

immagine di copertina rassegna Don Chisciotte

Teatro dei luoghi
Festival internazionale // teatroTeatro

Nessuna terra in vista

15/25 luglio 2024

Teatro dei Venti

Don Chisciotte

foto Don Chisciotte

Un viaggio onirico, tra vicoli e piazze, guidato da attori su trampoli, musica dal vivo e macchine teatrali. Don Chisciotte lotta per non rassegnarsi, con lo sguardo rivolto al futuro, che ha bisogno di tutta la consapevolezza presente.


Ideazione, regia e drammaturgia Stefano Tè; testi Azzurra D’Agostino. Con Alessandro Berardi Oxana Casolari, Francesca Figini, Davide Filippi, Esther Grigoli, Alice Mascolo, Antonio Santangelo, Christian Sidoti, Cesare Trebeschi, Francesco Valli.

immagine di copertina rassegna La Città Bestiale <br>una mappa con persone, animali e sentimenti

Strade Maestre 23_24 // teatroTeatro

di che carne siamo fatti

2023_2024

Teatro Koreja in collaborazione con Marcela Serli

La Città Bestiale
una mappa con persone, animali e sentimenti

foto La Città Bestiale <br>una mappa con persone, animali e sentimenti

Una tragicommedia sui luoghi dell’amore e dell’odio, sulle nostre città, sulle nostre case, sulle nostre camere da letto, su di noi.

La Città Bestiale ruoterà intorno ai temi della esclusione, intorno ai temi dell’identità e della accoglienza, intorno a una ricerca sociologica sulla formazione delle nuove famiglie, delle nuove comunità. 

Parlerà di quando nella “minoranza” ci sei anche tu. Perché prima o poi anche tu ne farai parte.

Un luogo di incontro tra diversi gruppi sociali, i quali confrontandosi sulle loro identità (passate e presenti), creeranno un’esperienza comune dove raccontare un punto di vista sulla città, sul paese, sul continente in cui vivono. Ma soprattutto che esprima i loro desideri per il futuro.

Uno spettacolo sull’invecchiare vivendo, sulle istituzioni maldestre, sull’amore, sullo stigma sociale.

Con donne e uomini, persone tutte, originali e “nuove” che amano e odiano questa città. 

Come dice Pietro Garau a proposito di un poema di Jorge Luis Borges dedicato alla sua città di adozione, Buenos Aires:

“Così la città è quel luogo magico che serba la traccia delle nostre esperienze, quelle dolorose e quelle felici; ma è anche il magico laboratorio senza confini in cui possiamo fare finta di perderci, inventando percorsi intricati e forse mai più ripercorribili – se non altro, perché’ quando li rifacessimo, non saremmo più gli stessi.” Marcela Serli

Il progetto “Caffè Alzheimer, laboratori teatrali con gruppi sociali di interesse, produzione teatrale volta al superamento degli stereotipi di genere” si inserisce nelle Azioni pilota per il welfare culturale e la valorizzazione dei luoghi di cultura promosse da Regione Puglia, Dipartimento Turismo, Economia della Cultura e Valorizzazione del Territorio, Teatro Pubblico Pugliese – Consorzio per le Arti e la Cultura e Polo Arti, Cultura e Turismo – P.A.C.T.


 

Drammaturgia e Regia Marcela Serli      Con Emanuela Pisicchio, Enrico Stefanelli, Silvia Ricciardelli

e con cittadine e cittadini di tante età e vite e con altri animali

Dramaturg Fabio Chiriatti

Consulenza artistica Salvatore Tramacere

Organizzazione Anna De Bartolo, Georgia Tramacere

Tecnici Alessandro Cardinale, Mario Daniele

Assistenti Alessandro Cappilli, Davide De Notarpietro

Con la partecipazione di Unisalento, dellImam Saifeddine Maaroufi