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Maggio 2023


28 ago

Tourneè


29 ago

Tourneè

immagine di copertina rassegna VIRGINIA ALLO SPECCHIO

Teatro dei luoghi >festival internazionale //

il passato è un paese straniero

2023

Animalenta /Ilaria Cangialosi

VIRGINIA ALLO SPECCHIO

foto VIRGINIA ALLO SPECCHIO

Ispirato ad Orlando, una delle opere più d’avanguardia sulla fluidità di genere, scritta da V. Woolf nel 1928: “Cosa accade all’autrice mentre scrive Orlando? Cosa avviene in lei durante l’impulso creativo?


con Angela Iurilli e Rossana Cannone regia Ilaria Cangialosi


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immagine di copertina rassegna ROBE DELL’ALTRO MONDO

Teatro dei luoghi >festival internazionale //

il passato è un paese straniero

2023

Carrozzeria Orfeo/Le Canaglie

ROBE DELL’ALTRO MONDO

foto ROBE DELL’ALTRO MONDO

In un mondo incrinato da una profonda crisi economica, sociale e umana, l’unica speranza di salvezza è rappresentata dagli Alieni, venuti sulla terra per aiutarci a risolvere i nostri problemi.

La contaminazione tra la drammaturgia originale dello spettacolo (per l’occasione completamente riadattata) e il linguaggio dell’illustrazione, permetteranno di sviluppare ed evocare i personaggi della storia spingendo il reale fino al paradosso del grottesco, per contaminare e confondere differenti piani narrativi. La costruzione, quindi, di un immaginario drammaturgico e di un insieme di atmosfere visive e musicali, che, pur non rinunciando alla volontà di raccontare il contemporaneo, proveranno
ad indagarlo e ad arricchirlo attraverso la fusione di mondi reali e mondi fantastici, con l’intento di rendere impercepibile il confine che li separa. La nuova versione di Robe dell’altro Mondo vedrà in scena Massimiliano Setti che “assemblerà” musiche elettroniche dal vivo e interpreterà i diversi personaggi della storia, insieme all’attore e musicista Sebastiano Bronzato; con loro anche Federico Bassi e Giacomo Trivellini, che disegneranno illustrazioni in diretta e daranno vita a sorprendenti animazioni, grazie ad una telecamera che catturerà le creazioni per proiettarle in diretta su uno schermo.


Uno spettacolo di CARROZZERIA ORFEO LE CANAGLIE Drammaturgia Gabriele Di Luca Regia Gabriele Di Luca, Massimiliano Setti Con Federico Bassi Sebastiano Bronzato Massimiliano Setti Giacomo Trivellini Voci reporter Alessandro Tedeschi Valentina Picello Illustrazioni / Grafica / Animazioni Federico Bassi Giacomo Trivellini Musiche originali
Massimiliano Setti

immagine di copertina rassegna IN THE GUEST HOUSE

Teatro dei luoghi >festival internazionale //

il passato è un paese straniero

2023

Teatro Metropol/Tirana Folk Ensemble (Albania)

IN THE GUEST HOUSE

foto IN THE GUEST HOUSE

Il Tirana Folk Ensemble nasce nel 1978. Nasce da una lunga tradizione di folk ensemble ed è composto da un gruppo di giovani artisti che tengono viva, conservano e coltivano la musica popolare albanese, i canti e i balli tradizionali di ogni parte e regione dell’Albania .
Il Tirana Folk Ensemble è l’unica entità completa del suo genere nella regione e un importante bene culturale per la capitale. Il suo repertorio comprende un gruppo di ballo, una sezione strumentale e un registro di solisti e cantanti d’insieme. Musica, strumenti e costumi sono autentici dell’Albania. L’ensemble “Tirana” è vincitore di numerosi premi nazionali e internazionali. Questo ensemble tiene vari concerti a Tirana, ma partecipa anche a festival folcloristici nazionali e internazionali. Partecipa inoltre a tutte le attività artistiche organizzate sulla base del calendario artistico del Comune di Tirana e del Centro Culturale di Tirana.

a seguire

DJ Set Amor del Rey – musica balcania (Tirana)

immagine di copertina rassegna ANNA CAPPELLI<br>di Annibale Ruccello

Teatro dei luoghi >festival internazionale //

il passato è un paese straniero

2023

Renato Chiocca/Giada Prandi

ANNA CAPPELLI
di Annibale Ruccello

foto ANNA CAPPELLI<br>di Annibale Ruccello

Nell’ultimo lavoro drammaturgico di Annibale Ruccello, il monologo di una “deportata” della vita; una donna che prova, attraverso rinunce e compromessi, ad essere felice.

Latina, anni ’60. Trasferitasi da Orvieto per lavorare come impiegata comunale, Anna vive in affitto dalla signora Rosa Tavernini passando le sue giornate tra casa e lavoro, da sola. Le sue piccole certezze cominciano a crollare quando a casa suo padre vuole dare la sua camera a sua sorella Giuliana e quando, un giorno a lavoro, incontra Tonino, il ragionier Tonino Scarpa.

NOTE DI REGIA

Un testo, un’attrice e il teatro come spazio della mente. Ho sempre considerato questo testo di Ruccello un piccolo capolavoro contemporaneo per sintesi, poesia e complessità,   e quando finalmente Giada Prandi ha accettato la mia proposta di interpretarlo, la nostra Anna Cappelli ha cominciato a vivere, rivelandosi immediatamente per la sua universalità, fuori dal tempo.

Vive nell’Italia del boom, ma è vittima di un’implosione che la porta alla disperazione.

Come molti di noi oggi sovraesposti agli stimoli dei social network, della pubblicità e di modelli di vita esterni al nostro reale quotidiano, Anna ha una sovraesposizione mentale ed emotiva che contrasta con le sue capacità di elaborazione. E’ un’impiegata. La sua estrazione la costringe ad emigrare per lavoro, e dalla tradizionale Orvieto si muove a Latina, una città nuova (la nostra città, di Giada Prandi e mia) fondata dal Fascismo e allora priva di radici identitarie. Condivide quindi con molti di noi oggi uno stato d’animo di sradicamento. Si muove per lavoro con delle aspettative e dei desideri che non riuscirà a concretizzare e che faranno emergere in lei il suo lato più oscuro. Si attacca alla casa, all’amore, ma sprofonderà nell’abisso.

Nel nostro allestimento abbiamo cercato di entrare nella testa e nel corpo di Anna, per raccontarla in tutte le sue sfumature, nei suoi pensieri e nelle sue emozioni, stilizzandola ma andando oltre la maschera, mantenendo il palco come la scatola vuota che lei stessa vuole creare, teatro di un viaggio empatico e straniante nell’animo umano, che parte commedia e finisce in tragedia.


con Giada Prandi scene Massimo Palumbo  costumi Anna Coluccia  luci Gianluca Cappelletti  musiche Stefano Switala regia Renato Chiocca    

immagine di copertina rassegna BANDA GABER racconta il sig. G

Teatro dei luoghi >festival internazionale //

il passato è un paese straniero

2023

Banda Gaber Racconta il Sig. G

BANDA GABER racconta il sig. G

foto BANDA GABER racconta il sig. G

La storica formazione di musicisti che per oltre 20 anni ha accompagnato Gaber nei suoi concerti in giro per l’Italia rende omaggio al maestro con canzoni e aneddoti.

Luigi Campoccia e Luca Ravagni tastiera; Claudio de Mattei basso; Gianni Martini chitarra; Corrado “Dado” Sezzi e Gianni Cerone batteria. Voce Luca Nesti


Luigi Campoccia e Luca Ravagni tastiera; Claudio de Mattei basso; Gianni Martini chitarra; Corrado “Dado” Sezzi e Gianni Cerone batteria. Voce Luca Nesti  

immagine di copertina rassegna ITALIA MUNDIAL

Teatro dei luoghi >festival internazionale //

il passato è un paese straniero

2023

Federico Buffa

ITALIA MUNDIAL

foto ITALIA MUNDIAL

l giornalista e volto noto di Sky racconta l’indimenticabile vittoria della Nazionale Azzurra ai mondiali di calcio che si tennero in Spagna nel 1982.

L’Italia più amata di sempre vince il Mondiale più bello. I gol di Paolo Rossi, l’urlo di Marco Tardelli, le parate di Dino Zoff, la pipa di Enzo Bearzot, la notte magica del Bernabeu, le braccia al cielo del presidente della Repubblica Sandro Pertini rivivono nell’inconfondibile voce di Federico Buffa ma soprattutto quel patrimonio di aneddoti e “storie parallele” che rendono unici i monologhi di questo formidabile storyteller.


con Federico Buffa e il pianista Alessandro Nidi

immagine di copertina rassegna A FUTURA MEMORIA<br> dedicato ad Anna Politkovskaja

Teatro dei luoghi >festival internazionale //

il passato è un paese straniero

2023

Valentina Lodovini

A FUTURA MEMORIA
dedicato ad Anna Politkovskaja

foto A FUTURA MEMORIA<br> dedicato ad Anna Politkovskaja

Una scelta di testi (a cura di Lucia la Gatta) di Anna Politkovskaja, la coraggiosa giornalista russa che nel 2006 ha pagato con la propria vita la ricerca di verità, libertà e giustizia, alternati alle musiche di tre compositori russi che il regime stalinista censurò con l’accusa di “formalismo”.

Valentina Lodovini dà voce e corpo alle idee e agli ideali di una donna non disposta a tacere, né a scendere a compromessi, che ha pagato il prezzo più alto per questa scelta: lei conosceva bene le rimozioni della storia, il silenzio che spesso si fa cadere. Non c’era un confine tra la vita e la professione, e questo è tutto dentro una delle sue più note dichiarazioni: «Io vivo la mia vita, e scrivo ciò che vedo».

Valentino Corvino e il FontanaMix String Quartet ripropongono alcune pagine della grande musica russa del Novecento.


con Valentina Lodovini voce recitante; Valentino Corvino ideazione e primo violino; FontanaMix String Quartet quartetto d’archi

Adattamento teatrale di Lucia La Gatta Distribuzione Reggio Iniziative Culturali srl © Roberta Krasnig per la foto di copertina 
   

immagine di copertina rassegna ALESSANDRO un canto per la vita e le opere di Alessandro Leogrande

Teatro dei luoghi >festival internazionale //

il passato è un paese straniero

2023

Teatro Koreja /Fabrizio Saccomanno

ALESSANDRO un canto per la vita e le opere di Alessandro Leogrande

foto ALESSANDRO un canto per la vita e le opere di Alessandro Leogrande

Alessandro è il racconto della vita, delle imprese, delle opere di un intellettuale straordinario. È racconto di un giovane che sceglie di tenere gli occhi aperti sulla realtà che lo circonda, di dedicare la propria vita a donare luce a quello che rimane oscuro e nascosto nei luoghi più terribili, d’impegnarsi a smontare gli stereotipi e le frasi fatte con cui allontaniamo da noi i drammi che percorrono il nostro presente, di stare sempre e comunque dalla parte degli “Ultimi”. Alessandro è Taranto. Alessandro è viaggio nei ghetti dei migranti, persi nelle campagne. È viaggio infaticabile nei luoghi delle frontiere e dei muri. Alessandro è meraviglia di fronte a un quadro. È pratica altissima di una “pietas” dello sguardo. Alessandro è un compagno di viaggio in questi tempi difficili, una fonte inesauribile d’ispirazione. Alessandro è teatro pulsante, dove memoria, presente e utopia non sopportano mai, come in tutta la sua opera, di essere separati.


uno spettacolo di Koreja > di Gianluigi Gherzi e Fabrizio Saccomanno con Fabrizio Saccomanno, con Barbara Petti, Emanuela Pisicchio, Maria Rosaria Ponzetta, Andjelka Vulic regia Fabrizio Saccomanno cura del progetto e consulenza  artistica Salvatore Tramacere tecnici Mario Daniele, Alessandro Cardinale coproduzione Ura Teatro  si ringrazia Feltrinelli Editore grazie a Cecilia Bartoli, Mario Desiati, Emiliano Morreale e Laura  Scorrano un ringraziamento speciale a Maria Leogrande Ph Eduardo De Matteis  

immagine di copertina rassegna LETTURA CLANDESTINA <br>La solitudine del satiro di Ennio Flaiano

Teatro dei luoghi >festival internazionale //

il passato è un paese straniero

2023

Fabrizio Bentivoglio , Ferruccio Spinetti

LETTURA CLANDESTINA
La solitudine del satiro di Ennio Flaiano

foto LETTURA CLANDESTINA <br>La solitudine del satiro di Ennio Flaiano

Viaggio alla ricerca dell’Italia d’oggi con le parole di un grande protagonista dell’Italia che fu: perché ci sono molti modi di arrivare, e il migliore è quello di non partire.

Molto citato, ma quanto realmente conosciuto? Facitore proverbiale di aforismi tra i più evocati, Ennio Flaiano è stato protagonista di primissimo piano della vita intellettuale italiana, soprattutto in quel periodo fecondo che dalla fine della guerra attraversa il boom economico e porta fino alla fine degli anni Sessanta.

I suoi motti, che ancora oggi punteggiano i social network come gli articoli di giornale, hanno decostruito meticolosamente la società italiana di quel periodo, per raffigurarne con intento satirico i (molti) vizi e le (poche) virtù.

Scomparso prematuramente, non ebbe modo di trasportare oltre la propria statura di laico moralista, oggi citata sì ma poco nota, anche perché di quel tipo di intellettuale si sono perse le tracce al giorno d’oggi.

Lettura clandestina restituisce alcuni tra gli innumerevoli articoli che Flaiano scrisse per giornali e riviste, selezionati e letti da Fabrizio Bentivoglio con il contrappunto del contrabbasso di Ferruccio Spinetti per raccontarne la figura, e tramandare fino al presente la figura di un uomo che come pochi altri ha saputo raccontare l’Italia per ciò che, incredibilmente, ancora oggi è.


con Fabrizio Bentivoglio voce recitante Ferruccio Spinetti contrabasso

immagine di copertina rassegna Concerto con figure

I fatti di Giugno // concerto con figure

con IL PONTE DEI VENTI
diretto da Iben Nagel Rasmussen

2023

Concerto con figure

Un concerto composto da canti, musiche e ritmi della
cultura tradizionale e popolare delle diverse parti del mondo accompagnato da una parata di personaggi danzanti, saltimbanchi, uomini in costume e donne che cantano e ballano in elogio alla vita.