29 Aprile giornata internazionale della danza
Visioni
di Gigi Mangia
La danza è una delle arti che si è imposta nella cultura e nelle tradizioni popolari. Sono molte le forme che la danza puó assumere. Ogni epoca ha affermato i suoi ideali attraverso il linguaggio del corpo manifestando il distacco dai valori terreni oppure il radicamento ai costumi e alle tradizioni locali. Riassumendo possiamo dire: ogni corpo ha danzato il suo tempo.
La danza del 900 si è rinnovata, superando i vecchi modelli, dando vita a molte attività di ricerca sul movimento e quindi sul linguaggio del corpo. La danza è uscita dai teatri ed è andata nelle piazze, nei borghi storici, nei teatri, nei castelli. Sono nate così tantissime realtà sperimentali in cui danzare ha significato “danzare con chiunque”, coinvolgendo tutti. Una pagina significativa della danza dei borghi è il festival della Notte della Taranta, danza e musica popolare che hanno la forza di far ballare tutti i popoli del mediterraneo al ritmo del tamburello, giovani e vecchi, tutti pizzicati dalla Taranta.
La danza e la musica ed il canto sono la creatività della potenza della libertà del corpo che non conosce barriere perchè cantare e danzare vuol dire vuol dire essere sociale, essere vivo, stare nel tempo ed abitare lo spazio. Danzare vuol dire avere piacere e amore del proprio corpo.
La Dance Ability, nasce negli anni 80 negli Stati Uniti, nelle pratiche della Counct improvisation. La definizione : “Dance Ability” fu data da Alito Alessi e Aren Nelson. Il modello è quello di fare danzare insieme, essere comunità danzante. Le diverse capacità mentali e gli infiniti modi di stare al mondo non devono rappresentare un problema. Il vero problema è quando le persone si isolano, si giudicano preparando gli uni agli altri. Il problema vero è come riuscire ad evitare di isolarsi. La Dance ability è un modello che nasce per unire attraverso la danza tutte le persone, superando ogni disabilità, perchè la danza è l’arte che ha la forza di unire e di far partecipare senza escludere nessuno.