Calendario

Luglio 2025


28 ago

Tourneè


29 ago

Tourneè

immagine di copertina rassegna Bambu 2025

Teatro dei luoghi festival internazionale 2025 // Danza

Senza ferire il mondo

2025

Aldes

Bambu 2025

Un voyage aut our de mon nombril di Julie Larisoa ( Madagascar )

Chut e Perpetuelle di Aziz Zound i ( Burkina Faso)

Naka tša go rwe šwa di Humphrey Maleka ( Sud af r ica ).

“ BAMBU” è un progetto che mira allo sviluppo delle relazioni culturali con l ’Africa su basi di vero e concreto reciproco rispetto. Il suo scopo è favorire la circolazione di opere di danza e teatro contemporanei africani nel nostro paese offrendo al pubblico l ’occasione di incontrare anche i l pensiero e le opere di artisti che creano le loro opere in contesti culturali e sociali profondamente diversi da quelli europei .


© KOREJA soc. coop - Impresa Sociale
via GUIDO DORSO 48/50
73100 Lecce • Italia
+39 0832.242000
info@teatrokoreja.it
ctkoreja@pec.teatrokoreja.it
P.I. 01446600759

Seguici sui social

immagine di copertina rassegna Trans

Teatro dei luoghi festival internazionale 2025 // Danza

Senza ferire il mondo

2025

Annamaria De Filippi Compagnia Elektra

Trans

Trans è un caleidoscopio irriverente che narra della nostra società e dei suoi protagonisti più bizzarri o più arditi, di chi rifiuta l’ordinarietà dei costumi, di chi andando oltre ha cercato di scoprirsi diverso o forse semplicemente di conoscersi. Questo attraversamento da una dimensione ad un’altra, dal vecchio mondo al nuovo, non investe solo chi percorre un viaggio di trasmutazione interiore e di consapevolezza di sé, ma tutta quell’umanità disorientata e angosciata che si snatura passivamente sotto le deformità della tecnica e del progresso, che si crede ancora opulenta e libera consumatrice e che risulta invece solo misera e consumata. Questo viaggio vorticoso nella nostra contemporaneità avverrà attraverso la potenza occulta di antichi simbolismi, che uniscono opposizioni e contraddizioni in immagini oniriche ancora vivide. L’ironia sarà la lente con cui tutto questo sarà osservato. I tempi che cambiano ci insegnano che siamo tutti trans, volenti di esserlo o incoscienti di poterne sfuggire.


Regia e coreografia: Annamaria De Filippi Compagnia Elektra con Mariliana Bergamo, Francesca Nuzzo, Francesca Sansò, Martina Nuzzo, Gaia Quarta, Gianluca Rollo Drammaturgia: Gabriele Spina Scenografia: Piero Andrea Pati Costumi: Alessandra Strano Musiche originali e suono: Emanuele Perrone

immagine di copertina rassegna Figura Figura

Teatro dei luoghi festival internazionale 2025 // Danza

Senza ferire il mondo

2025

Compagnia Xe

Figura Figura

foto Figura Figura

“Ho perforato e scalpellato. Ho usato la punta come una trivella. Mille e mille segni a rendere nera di colpi di matita la faccia che rappresento e percuoto, che non posso più arrivare a vedere, copiata, cancellata, ricopiata, rifatta, innumerevoli volte per innumerevoli anni…” – Alberto Giacometti –

Il segno grafico indaga e traccia figure alla disperata ricerca della verità.
Il corpo indaga e traccia segni alla disperata ricerca della verità.
Come può l’atto pittorico trovare spazio nel corpo, nel gesto e nella presenza?
Due corpi in scena raccontano lo sforzo e la ricerca dell’annerire, del tracciare, del cancellare.
Disossano, rimpiccioliscono, fanno emergere e raggiungono il reale.
Un tentativo di raggiungere e fissare sul corpo quello che sono, che siamo.


Coreografia
Paola Bedoni
Interpretazione
Paola Bedoni
Giacomo Graziosi
Consulenza musicale
Emanuele De Checchi
Consulenza costumi
Nunzia Lazzaro e Fabiola Soldano
Musiche
Olivier Messiaen, Alfred Schnittke, Maurice Ravel, Georges Aperghis
Produzione
Compagnia Xe

immagine di copertina rassegna Butchers

Teatro dei luoghi festival internazionale 2025 // Danza

Senza ferire il mondo

2025

Index/Gloria Dorliguzzo With Butchers

Butchers

foto Butchers

“Butchers” e` una performance che nasce dalla scoperta casuale di un’etimologia, quella della danza popolare greca Hasapikos– tuttora diffusa e praticata – che letteralmente significa danza dei macellai. ”Butchers” vuole tentare di affondare radicalmente in questa etimologia che affida la danza ritmica ai macellai. Sottraendo ogni oggetto della pratica e ogni immagine dell’oggetto del taglio, cioè della carne, il lavoro intende concentrarsi su corpi che portano i segni di una pratica corporativa facendoli diventare esecutori della danza.

In un saggio breve ma dimenticato dagli studi accademici e tradizionali, il grecista e filologo Jesper Svenbro, ha analizzato le analogie tra il lessico della metrica nella poesia e i termini inerenti al campo semantico della macelleria sacrificale. Il ‘taglio’ è ciò che accomuna il gesto del sacerdote che fa a pezzi il corpo dell’animale sacrificato e il gesto del poeta che letteralmente fa a pezzi il corpo della parola per farne poesia: dunque secondo questa ipotesi la metrica in poesia ha un’origine organica e sacrificale e la sua scansione è ciò che nella trama del corpo del testo genera il ritmo.

“Butchers”vuole mettersi sulle tracce organiche di una pratica rituale e cercare nella pratica attuale del taglio della carne quel gesto remotissimo, riportando la danza ai macellai stessi, come nell’etimologia di Hasapikos, e cercando ciò che resta di quel gesto rituale.

Ciò che è inconsapevole per i macellai, perché interiorizzato nell`abitudine della pratica quotidiana, nel momento in cui si astrae prende maggiore coscienza e diventa materiale coreografico.

L’obiettivo di Butchers è infatti quello di estrarre e astrarre i gesti dalla pratica in sé isolandoli e enfatizzandone ritmo ed efficacia.

In questo progetto, la ricerca ritmica e timbrica si concentra maggiormente sulla materia del gesto e sulla ricerca in corpi già abitati e impressi da una pratica concreta come il taglio della carne e la macellazione. L’obiettivo è quello di estrarre e astrarre il gesto della pratica stessa e isolarlo per enfatizzarne il ritmo e l’efficacia come gesto.
Il performer si relaziona con un “fantasma”. Quanto cambia il ritmo e l’intensità di questo gesto nella sua ripetizione? E quanto è trasmissibile nel momento in cui viene codificato? Ciò che è inconscio perché interiorizzato nell’abitudine della pratica, nel momento in cui viene astratto, diventa più consapevole e diventa materiale coreografico.


concept and choreography Gloria Dorliguzzo With Butchers sound designer Manfredi Clemente light designer Andrea Samson set designer Elena Zamparutti dramaturg Lucia Amara masks Plastikart Studio Produzione index , Triennale Milano, Fuorimargine Sardegna  

immagine di copertina rassegna Suite Flamenca

Teatro dei luoghi festival internazionale 2025 // Musica

Senza ferire il mondo

2025

Atalaya de Musicas

Suite Flamenca

foto Suite Flamenca

In questo spettacolo contemporaneo e innovativo, Juana Casado fonde il flamenco con altre discipline e utilizza i potenti versi di Federico García Lorca per amplificare la forza espressiva del gesto e della voce. Un’esperienza intensa, dove ogni elemento è in perfetta armonia.


cantante Inma la Carbonera; violinista Celia Vicente; ballerina Paula González Salazar; ballerina Lucía You; attrice Lidia Maudit

immagine di copertina rassegna Modugno, prima di Volare

Teatro dei luoghi festival internazionale 2025 // Teatro

Senza ferire il mondo

2025

Teatro Koreja

Modugno, prima di Volare

foto Modugno, prima di Volare

Ancora pochi conoscono le vere origini di Domenico Modugno. Ed è per questo che vale la pena recuperare la memoria del contesto storico e culturale nel quale il giovanissimo Mimmo nutrì la sua vena creativa: quel piccolo paese del Nord Salento che lasciò per andare a Roma e realizzare il suo sogno.


scritto da Angelo De Matteis in collaborazione con Salvatore Tramacere; regia di Salvatore Tramacere; con Angelo De Matteis, Emanuela Pisicchio ed Enrico Stefanelli

immagine di copertina rassegna Nassim Soleimanpour / 369 gradi                               White Rabbit, Red Rabbit

Teatro dei luoghi festival internazionale 2025 // Teatro

Senza ferire il mondo

2025

Nassim Soleimanpour

Nassim Soleimanpour / 369 gradi White Rabbit, Red Rabbit

foto Nassim Soleimanpour / 369 gradi                               White Rabbit, Red Rabbit

Uno spettacolo senza regia né prove. L’attore scopre il testo sul palco, insieme al pubblico: scritto nel 2010 dall’Iraniano Nassim Soleimanpour, è una riflessione metaforica sulla libertà, lontana da ogni dichiarazione politica. Un esperimento teatrale unico, tra sorpresa, coraggio e autenticità


con Paolo Paticchio

immagine di copertina rassegna Resistencia Arbórea

Teatro dei luoghi festival internazionale 2025 // DanzaMusica

Senza ferire il mondo

2025

Atalaya de Musicas

Resistencia Arbórea

foto Resistencia Arbórea

Resistencia Arbórea è un grido e un canto. Un rito scenico che affonda le radici nella terra, nella memoria e nelle vene della tradizione flamenca per raccontare la lotta silenziosa e tenace degli alberi, simboli viventi di una resistenza che riguarda tutti noi.


cantante Inma la Carbonera; violinista Celia Vicente; ballerina Paula González Salazar; ballerina Lucía You; attrice Lidia Maudit

immagine di copertina rassegna Eco Liquido

Teatro dei luoghi festival internazionale 2025 // Musica

Senza ferire il mondo

2025

Gianni Blasi e Vincenzo Pentassuglia

Eco Liquido

Un dialogo intimo prende vita tra il ritmo del cajon e le melodie del pianoforte. Due strumenti che si intrecciano in un’unica trama sonora, per attraversare paesaggi interiori in continua evoluzione.


con Gianni Blasi, pianoforte; Vincenzo Pentassuglia, cajon

immagine di copertina rassegna Il corpo della Lotta

Teatro dei luoghi festival internazionale 2025 // Teatro

Senza ferire il mondo

2025

Carlotta Viscovo/Ettore Greco

Il corpo della Lotta

foto Il corpo della Lotta

Carlotta Viscovo trasforma il corpo in spazio di resistenza e racconto, mentre uno scultore disegna o modella la creta ispirato da ciò che accade. Tra danza, parola e azione, i corpi diventano superfici su cui leggere tracce di lotte invisibili, ferite, strategie di sopravvivenza e desiderio di riscatto.


progetto di Carlotta Viscovo; con Carlotta Viscovo ed Ettore Greco; suono Marco Mantovani drammaturgia Angela Dematté