Calendario

Ottobre 2021


17 lug

TTB - Accademia delle Forme Sceniche, Accademia Arte Diversità-Teatro La Ribalta Antonio Viganò e Teatro Koreja

Il suono della caduta

Teatro Koreja

Come amore Canta


18 lug

TTB - Accademia delle Forme Sceniche, Accademia Arte Diversità-Teatro La Ribalta Antonio Viganò e Teatro Koreja

Il suono della caduta

Martina Natuzzi e Christian Greco

Dalla Luna alla Terra


19 lug

Tourneè

Teatro Koreja in collaborazione con Potenziali Evocati Multimediali

X di Xylella, Bibbia e alberi sacri

dj set a cura di Enrico Stefanelli

Frequenze naturali


20 lug

Emanuela Pisicchio ed Enrico Stefanelli

Ánemos Nóos

I nuovi scalzi/crest

La Ridiculosa commedia


21 lug

Roberto Latini

Paradiso Perduto

Gianluca De Rubertis (Il Genio)

Discorsi suonati su Paolo Conte


22 lug

Brigitte Cirla & Sébastien Béranger

Recettes Immorales

Brigitte Cirla & Sébastien Béranger

Recettes Immorales


23 lug

Carlotta Viscovo

Il corpo della Lotta

Gianni Blasi e Vincenzo Pentassuglia

Eco Liquido

A. Renda/ Albe, Ravenna Teatro

NEPHESH


24 lug

A. Renda/ Albe, Ravenna Teatro

NEPHESH

A. Renda/ Albe, Ravenna Teatro

NEPHESH

Atalaya de Musicas

Resistencia Arbórea


25 lug

A. Renda/ Albe, Ravenna Teatro

NEPHESH

A. Renda/ Albe, Ravenna Teatro

NEPHESH

Teatro Koreja

Modugno, prima di Volare

Atalaya de Musicas

Suite Flamenca

immagine di copertina rassegna Concerto Baul

Strade Maestre 2021 // Concerto

non posso continuare, continuerò

2021

Odin Teatret/Parvathy Baul

Concerto Baul

Parvathy Baul è la più famosa interprete Baul al mondo. Performer e insegnante della tradizione Baul del Bengala in India, è anche strumentista, narratrice e pittrice. Nel febbraio 2019 le è stato conferito il Sangeet Natak Akademi Award, riconoscimento nazionale per il suo immenso contributo all’antica tradizione Baul. La tradizione Baul risale all’inizio dell’VIII secolo D.C. ed è cresciuta intrecciando fili del buddismo Sahajiya, del sufismo turco e dell’induismo bengalese. Questa potente forma musicale è stata riconosciuta dall’UNESCO come “Capolavoro del Patrimonio Orale e Immateriale dell’Umanità”.

Odin Teatret / Conoscenze condivise. Il teatro come laboratorio sociale Lecce _Spettacoli, dimostrazioni, conferenze, film, incontri, baratti

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immagine di copertina rassegna Teatro della reciprocità

Strade Maestre 2021 // Incontri

non posso continuare, continuerò

2021

Odin Teatret/ Kai Bredholt

Teatro della reciprocità

incontro con musica e immagini con Kai Bredholt

Odin Teatret / Conoscenze condivise. Il teatro come laboratorio sociale Lecce _Spettacoli, dimostrazioni, conferenze, film, incontri, baratti
immagine di copertina rassegna Gli attori scrivono

Strade Maestre 2021 // incontro

non posso continuare, continuerò

2021

Odin Teatret / Roberta Carreri, Iben Nagel Rassmussen, Julia Varley

Gli attori scrivono

incontro con Roberta Carreri, Iben Nagel Rasmussen e Julia Varley

Odin Teatret / Conoscenze condivise. Il teatro come laboratorio sociale Lecce _Spettacoli, dimostrazioni, conferenze, film, incontri, baratti

immagine di copertina rassegna Non mi pento di niente

Strade Maestre 2021 //

non posso continuare, continuerò

2021

ACTI - Teatri Indipendenti

Non mi pento di niente

Székely, pluripremiato autore romeno, narra di un ex colonnello della
Securitate, polizia del regime comunista, ricattato dai nuovi servizi segreti, in contrasto con l’affetto per una ragazzina, piombata nella vita del colonnello. Sottili trame legano le vite dei personaggi, che lo spettatore è chiamato a sciogliere attraverso un susseguirsi di colpi di scena. Una commedia nera, capace di combinare humour e tragedia. Una riflessione sull’impossibilità di cancellare il passato e sull’influenza che esso esercita sul presente. A 30 anni dalla caduta del muro di Berlino, lo spettacolo apre alla comprensione sul mondo dell’“Est”, dove le dinamiche sono ancora difficili da cogliere.


di Csaba Székely; con Lorenzo Bartoli, Beppe Rosso, Annamaria Troisi; regia Beppe Rosso; scene e light design Lucio Diana; ambientazioni sonore Guglielmo Diana

immagine di copertina rassegna Mulinobianco <br>back to the green future

Strade Maestre 2021 //

non posso continuare, continuerò

2021

Babilonia Teatri

Mulinobianco
back to the green future

Mulinobianco si interroga sulla relazione che abbiamo instaurato con il pianeta che abitiamo, a quanto pare l’unico abitato, nonché l’unico abitabile nell’intero universo. Abitiamo in un luogo, se non per altro, anche solo per queste ragioni, piuttosto prezioso. Da quanto siamo qui? Quando scade il nostro contratto d’affitto? Esistono delle clausole nel contratto di locazione? Quali? Chi è il proprietario? La possibilità che noi si venga sfrattati quanto è vicina? Sono domande a cui solo gli scienziati possono rispondere. Sono domande che solo i bambini possono porre. Dall’alto della loro scienza e della loro saggezza. Dall’alto del loro sapere. Il futuro è loro. Due bambini soli sulla scena. Due bambini parlano ad una platea di adulti. Due bambini raccontano il loro punto di vista sul futuro del mondo.


di Enrico Castellani e Valeria Raimondi; con Ettore Castellani e Orlando Castellani e con Valeria Raimondi, Enrico Castellani, Luca Scotton; luci e audio, direttore di scena Luca Scotton, Vfx video Francesco Speri  

immagine di copertina rassegna Aspettando Manon

Strade Maestre 2021 //

non posso continuare, continuerò

2021

Teatro Libero

Aspettando Manon

In viale Ortigia 72 si consuma il rito di una felicità desiderata, anelata, soprattutto mancata. Manon è felice? Una domanda che fa da scintilla alla narrazione, scandendo a più riprese l’attesa, l’attesa dell’incontro, l’attesa della felicità stessa. Ma chi è Manon? Al civico 72 di viale Ortigia a Palermo, dove vive, la signora nota come Manon difende da sola principi che il resto del mondo dilapida come fossero un’immeritata eredità, o almeno così crede. Il rapporto di un figlio e di sua madre, della vita di un figlio, della sua felicità e dell’affermazione del proprio sé che si scontra con l’ancestrale giogo esercitato dalle madri. «Per volersi bene basta annuire in silenzio. Uno accenna al proprio profondo malessere, l’altro annuisce. Il silenzio è parte fondamentale di questa storia».


tratto da “La morale del Centrino. Ovvero come sopravvivere a una mamma siciliana” di Alberto Milazzo, edizioni SEM – Milano; adattamento teatrale di Luca Mazzone e Alberto Milazzo; scena, regia e paesaggio sonoro Luca Mazzone; con Giuseppe Lanino; luci Fiorenza Dado e Gabriele Circo; video Pietro Vaglica – con la collaborazione di Marta Lunetta  

immagine di copertina rassegna DragPennyOpera

Strade Maestre 2021 //

non posso continuare, continuerò

2021

NINA’D DRAG QUEENS

DragPennyOpera

È l’alba. Nel cortile di un carcere, sotto il patibolo, un plotone di vedove attende l’esecuzione del bandito Macheath. Sono Polly, Peachum, Jenny, Lucy, Tigra, le donne della sua vita. Saranno loro a dare voce a questa storia: una storia di amore, morte, sesso e soldi, sullo sfondo di una città corrotta. Sono donne che tradiscono, che lottano, che si usano a vicenda.

Lo spettacolo, ispirato a The Beggar’s Opera di John Gay, è un pastiche di citazioni, affettuose parodie e brani cantati in playback, che attinge al repertorio della musica contemporanea e lo reinventa all’interno di un gioco scenico. Con la stessa allegra ferocia messa in campo da Gay, sotto il segno di un umorismo amaro e politicamente scorretto. Un ritratto a colori della nostra umanità così nera.


con Alessio Calciolari, Gianluca Di Lauro, Stefano Orlandi, Lorenzo Piccolo, Ulisse Romanò; coreografie Alessio Calciolari; drammaturgia Lorenzo Piccolo; regia Sax Nicosia; costumi Gianluca Falaschi; scene Nathalie Deana; musiche originali Diego Mingolla

immagine di copertina rassegna Le nuove avventure dei musicanti di Brema

Teatro dei Luoghi fest // Teatro

XV edizione - Lecce e Valona

2021

Teatro Due Mondi

Le nuove avventure dei musicanti di Brema

foto Le nuove avventure dei musicanti di Brema

E se gli animali – che i fratelli Grimm ci hanno fatto conoscere come I Musicanti di Brema – uscissero dalla loro favola, o la continuassero fino ai giorni nostri, se si perdessero nelle nostre città, che storia racconterebbero?

E se all’asino, al cane, al gatto e al gallo – no, il gallo no, come dice la canzone “il gallo è morto” e al suo posto si unisce al gruppo un’oca – capitasse d’incontrare una cicogna, che sta facendo il suo lavoro di distribuire bambini nelle famiglie del mondo, un po’ disorientata davanti a un indirizzo irrintracciabile… Di qui si parte per il racconto de Le nuove avventure dei Musicanti di Brema nel nostro tempo, sulle strade dei nostri Paesi, e infine dell’Europa. Alla ricerca di una città ospitale, che possa mettere i valori davanti alle apparenze.

Ospitare un bambino perché è un bambino, indipendentemente dalla sua provenienza, dal colore della sua pelle, perché la storia del mondo è esattamente la storia degli spostamenti dell’uomo tra un luogo da cui bisogna allontanarsi, o fuggire, e un luogo migliore nel quale approdare e costruire il futuro

Showcase Progetto AIDA (Adriatic Identity through Development of Arts) / INTERREG IPA CBC ITALY–ALBANIA–MONTENEGRO PROGRAMME


testi Gigi Bertoni – con Tanja Horstmann, Angela Pezzi, Maria Regosa, Renato Valmori regia Alberto Grilli – scene e costumi Maria Donata Papadia, Angela Pezzi, Loretta Ingannato direzione musicale Antonella Talamonti – foto Stefano Tedioli – video Andrea Pedna – grafica Marilena Benini

immagine di copertina rassegna Progetto REMOTE <br>Lo specchio dell’Adriatico . Incontro tra i protagonisti della scena artistica e culturale di Puglia e Albania

REMOTE – places of uRban mEMOry for Tourism dEvelopment // giornate di studio

Progetto REMOTE
Lo specchio dell’Adriatico . Incontro tra i protagonisti della scena artistica e culturale di Puglia e Albania

Giornate di studio 11 e 12 Giugno 2021 – Cantieri Teatrali Koreja

Importante appuntamento internazionale a Lecce venerdì 11 e sabato 12 giugno p.v. organizzato da Teatro Koreja di Lecce (Italy) in partenariato con il M.A.M. – Multidisciplinay Art Movement Centre – di Tirana (Albania) nell’ambito del Progetto REMOTE (places of uRban mEMOry for Tourism dEvelopment), finanziato dal programma Interreg IPA CBC – Italy–Albania–Montenegro.

Il progetto REMOTE pone l’attenzione sui beni inutilizzati e sul patrimonio dissonante presente nell’area del programma per l’implementazione di nuovi network e strategie innovative per lo sviluppo turistico. Nelle città dell’area di programma sono presenti numerosi esempi di siti storici, culturali o ambientali oggi inutilizzati o non valorizzati. Il patrimonio dissonante rappresenta l’insieme di luoghi dal valore storico “negativo”, ma che fanno ancora parte di una città. Sono luoghi ad alto valore storico che necessitano di essere ripensati e valorizzati in chiave culturale

Il Sud Italia e l’Albania sono, in un certo senso, l’altra faccia della medaglia per storia, sviluppo, memorie diverse eppure, allo stesso tempo, hanno un fil rouge che le lega.

REMOTE analizza proprio l’opportunità di esportare alcune buone pratiche di gestione dei siti nell’area del basso Adriatico: la prima parte del progetto, infatti, ha interessato il Campo di Lavoro Forzato di Tepelene in Albania. La sfida comune dei partner è quella di studiare e comprendere quale potrebbe essere un metodo e un approccio riconoscibile e condivisibile per ripensare la natura dei luoghi da diversi punti di vista, creare una rete che possa ridefinire l’idea di memoria urbana grazie ad un collegamento diretto con la vita dei cittadini: visione della comunità e luogo, modelli alternativi di rigenerazione, produzione, distribuzione, scambio, consumo, utilizzo delle risorse finanziarie.

I Cantieri Teatrali Koreja che ospitano il B2B, seconda fase del progetto, sono essi stessi un esempio di rigenerazione urbana e forniscono la case history da cui partire, per analizzare e discutere di patrimonio architettonico e luoghi, di recupero urbano e strategie da adottare.

Evento in presenza: ingresso con prenotazione obbligatoria allo 0832.242000 .Sarà possibile seguire l’evento anche in diretta fb su @teatrokoreja

immagine di copertina rassegna Cumpanaggiu <br> il pane e il resto

Teatro dei Luoghi fest // Teatro

XV edizione - Lecce e Valona

2021

Teatro Koreja

Cumpanaggiu
il pane e il resto

Cumpanaggiu – il pane e il resto è uno spettacolo sensoriale che vuole rappresentare una filosofia di vita mettendo in scena i sui prodotti tipici, commestibili e non, a partire dal pane, personaggio centrale. Guidati da due aspiranti fornai-attori, una celebrante di prodotti tipici salentini, un pedagogo fornaio in pensione e una traduttrice simultanea, gli spettatori vengono coinvolti attivamente in un percorso multisensoriale.

Le forme che il pane assume e gli ingredienti con cui è preparato rivelano i caratteri fondamentali di una terra: la geologia, l’orografia, il clima, la storia e l’antropologia della popolazione. Il pane pugliese è di grano duro, plasmato in grosse forme. Per conoscerlo bisogna toccare e assaggiare la sua farina, bere l’acqua con cui è impastato, succhiare il sale che lo insaporisce. Poi entrano in scena i comprimari, il companatico, il cumpanaggiu: gli spettatori assistiti da una mediatrice gastro-culturale procedono all’assaggio. Il dialogo tra il pane pugliese e il suo companatico avviene sia nella bocca che nella mente degli spettatori.

Il Salento e la Puglia sono anche un viaggio, un paesaggio che da cartolina di bellezza atavica divengono desolazione di ulivi morti a causa del virus della Xylella, di un luogo, quindi, da reinventare e rinverdire, ricreando con il rispetto della diversità della natura una nuova armonia. Lo spettacolo è fruibile in cuffia e le scene sono arricchite dal videomapping che di volta in volta ricrea stanze e ambienti diversi. Un percorso che dal teatro muove verso la tradizione che diventa innovazione.

Progetto promosso dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale – Direzione Generale per la Promozione del Sistema Paese, in collaborazione con la Direzione Generale Spettacolo del Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo, nell’ambito del progetto Vivere all’italiana sul palcoscenico.


scritto da Paolo Pagliani e Salvatore Tramacere  regia Salvatore Tramacere aiuto regia Andelka Vulic con Giorgia Cocozza, Carlo Durante, Maria Rosaria Ponzetta,  Andelka Vulic con la partecipazione straordinaria di Paolo Pagliani scenografia, videomapping, footage, luci, costumi Luca Ruzza, Zeno Maria Ruzza traduzione di Andelka Vulic tecnico audio/luci Mario Daniele Si ringrazia Edoardo Winspeare per la concessione delle immagini